ROMA - Mai così vicina al successo la Virtus giallorossa beffata per un solo punto (86-87) da una Skipper che stava per cedere il match e che, invece, passa a condurre per 2-0 questa serie dei quarti e mette un piede nelle semifinali. Non bastano tremila e cinquecento cuori giallorossi sugli spalti di un Palazzetto finalmente pieno, non serve l’incitamento di Fabio Capello e di Max Rosolino dopo un inizio di serata da dimenticare con gli incidenti fuori dall’impianto di viale Tiziano dove tre tifosi bolognesi sono finiti all’ospedale vittime di un assalto teppistico. Wurth beffata nel finale con Allen che ha fallito il primo dei due liberi a 1"47 dalla sirena prima di realizzare il secondo. Avesse fatto 2 su 2, si sarebbe giocato il supplementare... Forse Jerome avrebbe anche potuto cercare di sbagliare il secondo tiro cercando il rimbalzo risolutore. Roma ha perso però questa squadra ha qualcosa dentro anche se spesso commette errori banali e fallisce canestri già fatti.
Carlton Myers ancora l’anima della Virtus, 36 punti per Carlitos, 5 su 10 nelle triple, una presenza e una personalità per tutta la sfida che adesso continuerà - è l’ultima chance per la Virtus - domani sera a Bologna dove la Fortitudo vorrebbe mettere il timbro alla pratica e pensare subito alle semifinali. «Dovevamo assolutamente vincere ieri - ha spiegato l’azzurro - Adesso sarà più difficile e io non ho mai visto capovolgere una serie partendo dallo 0-2». Ha promesso, Myers, un grande impegno per l’anno prossimo quando vorrà vincere qualcosa di importante qui.
La scintilla, il primo fuoco dopo la pioggia del pomeriggio la scocca proprio Myers controllato all’inizio ancora da Marcelic mentre lui è andato a prendersi cura di Meneghin, alla fine 2 punti per l’ex Andrea lucente dell’Azzurra campione d’Europa nel ’99 e tre soli tentativi dal campo. Troppo poco per un campione qual è (o era...). Avvio di partita deciso per la Virtus con l’intento di sorprendere l’avversario. Difesa subito dura, uomo e zona per bloccare i terminali della Skipper e con Myers bombardiere anche se all’inizio il gioco è stato basato soprattutto dentro l’area dove c’era Handlotgen. Cinque minuti ad inseguire (18-11 per Bologna) prima di mettere la prua avanti con Carlton Myers al 7’. Roma di corsa, quella che piace a Caja, il contropiede per mettere in difficoltà Basile e Meneghin. Un parziale di 14-0 per la Wurth (25-18). Secondo quarto in equilibrio, con Goldwire in cabina di regia ma sempre, come abbiamo detto, con un Andrea Meneghin in ombra.
Qualche errore di troppo nelle prime mosse dentro l’area della Virtus dove il primo Handlogten ha commesso troppe disattenzioni e poi Callahan è stato più concreto. Sarebbe servito maggior bracconaggio sotto le plance per tenere a bada i lunghi di Boniciolli che ha preferito puntare ancora sulla mobilità piuttosto che affidarsi a Savic (che è rimasto in campo appena 4’). Se alla fine qualcuno ha fatto male, questi è stato Milic che spesso (troppo) si è trovato libero di andare a canestro anche se la vittoria di Bologna porta ancora la firma di Fucka, super come sempre, il migliore della Skipper.
Marcaccini stavolta è stato in ombra rispetto a gara-1 pur lavorando bene in difesa, Righetti ha giocato poco e non ha combiato molto mentre Tonolli ha dovuto occuparsi della difesa venendo escluso dal tiro. Così, quando la Skipper ha piazzato un mini-break nel terzo quarto salendo a +6 (62-68) con la bomba di Galanda, c’è stato un affanno eccessivo per tentare di riprendere subito il comando delle operazioni. Laggiù, Roma ha mollato qualcosa in difesa concedendo qualche tiro troppo facile a Fucka ma anche a Milic ieri insaziabile.
Senza mai smettere di crederci, la Virtus ha cercato la strada del riaggancio e la coppia Marcaccini-Myers ha sfiorato l’impresa prima di vedere un paio di nefandezze in attacco con Allen e Handlogten (ha fallito una schiacciata facile facile) anche se poi Ben si è fatto perdonare con due canestri che hanno portato Roma a -2 prima del fallo di Fucka su Allen.
Ultima fermata per Roma domani sera a Bologna, la partita del dentro o fuori per riportare la Skipper a Roma giovedì. Non sarà facile, perché l’occasione sciupata di ieri potrebbe lasciare qualche segno anche se la sconfitta minima ha fatto capire che la Wurth non è inferiore a questa Fortitudo. Ma le occasioni perdute spesso non tornano.
Carlo Santi
WURTH-SKIPPER 86-87
WURTH: Allen 18 (6/10, 1/5), Marcaccini 9 (2/3, 1/5), Myers 36 (4/8, 5/10), Tonolli 1 (0/2), Handlogten 16 (6/11), Righetti 2 (0/0, 0/1), Zanelli, Callahan 2 (0/2), Masper 2 (1/1). N.e.: Santolamazza.
SKIPPER: Basile 7 (2/2, 1/7), Marcelic 3 (0/0, 1/3), Meneghin 2 (1/1, 0/2), Fucka 24 (6/11, 3/7), Kovacic 11 (4/6), Goldwire 7 (2/3, 1/2), Savic 2 (0/0, 0/1), Milic 18 (8/11), Galanda 13 (1/1, 2/4). N.e.: Pilutti.
Arbitri: Colucci e Mattioli.
Note: parziali: 25-29, 49-46, 64-71. Tiri liberi: Wurth 27/33, Skipper 15/19. Tiri da 3 punti: Wurth 7/21, Skipper 8/26. Rimbalzi: Wurth 34 (13 off., 21 dif.), Skipper 32 (10 off., 22 dif.). Percentuali al tiro: Wurth 26/58 (45%), Skipper 32/61 (52%).
Carlton Myers ancora l’anima della Virtus, 36 punti per Carlitos, 5 su 10 nelle triple, una presenza e una personalità per tutta la sfida che adesso continuerà - è l’ultima chance per la Virtus - domani sera a Bologna dove la Fortitudo vorrebbe mettere il timbro alla pratica e pensare subito alle semifinali. «Dovevamo assolutamente vincere ieri - ha spiegato l’azzurro - Adesso sarà più difficile e io non ho mai visto capovolgere una serie partendo dallo 0-2». Ha promesso, Myers, un grande impegno per l’anno prossimo quando vorrà vincere qualcosa di importante qui.
La scintilla, il primo fuoco dopo la pioggia del pomeriggio la scocca proprio Myers controllato all’inizio ancora da Marcelic mentre lui è andato a prendersi cura di Meneghin, alla fine 2 punti per l’ex Andrea lucente dell’Azzurra campione d’Europa nel ’99 e tre soli tentativi dal campo. Troppo poco per un campione qual è (o era...). Avvio di partita deciso per la Virtus con l’intento di sorprendere l’avversario. Difesa subito dura, uomo e zona per bloccare i terminali della Skipper e con Myers bombardiere anche se all’inizio il gioco è stato basato soprattutto dentro l’area dove c’era Handlotgen. Cinque minuti ad inseguire (18-11 per Bologna) prima di mettere la prua avanti con Carlton Myers al 7’. Roma di corsa, quella che piace a Caja, il contropiede per mettere in difficoltà Basile e Meneghin. Un parziale di 14-0 per la Wurth (25-18). Secondo quarto in equilibrio, con Goldwire in cabina di regia ma sempre, come abbiamo detto, con un Andrea Meneghin in ombra.
Qualche errore di troppo nelle prime mosse dentro l’area della Virtus dove il primo Handlogten ha commesso troppe disattenzioni e poi Callahan è stato più concreto. Sarebbe servito maggior bracconaggio sotto le plance per tenere a bada i lunghi di Boniciolli che ha preferito puntare ancora sulla mobilità piuttosto che affidarsi a Savic (che è rimasto in campo appena 4’). Se alla fine qualcuno ha fatto male, questi è stato Milic che spesso (troppo) si è trovato libero di andare a canestro anche se la vittoria di Bologna porta ancora la firma di Fucka, super come sempre, il migliore della Skipper.
Marcaccini stavolta è stato in ombra rispetto a gara-1 pur lavorando bene in difesa, Righetti ha giocato poco e non ha combiato molto mentre Tonolli ha dovuto occuparsi della difesa venendo escluso dal tiro. Così, quando la Skipper ha piazzato un mini-break nel terzo quarto salendo a +6 (62-68) con la bomba di Galanda, c’è stato un affanno eccessivo per tentare di riprendere subito il comando delle operazioni. Laggiù, Roma ha mollato qualcosa in difesa concedendo qualche tiro troppo facile a Fucka ma anche a Milic ieri insaziabile.
Senza mai smettere di crederci, la Virtus ha cercato la strada del riaggancio e la coppia Marcaccini-Myers ha sfiorato l’impresa prima di vedere un paio di nefandezze in attacco con Allen e Handlogten (ha fallito una schiacciata facile facile) anche se poi Ben si è fatto perdonare con due canestri che hanno portato Roma a -2 prima del fallo di Fucka su Allen.
Ultima fermata per Roma domani sera a Bologna, la partita del dentro o fuori per riportare la Skipper a Roma giovedì. Non sarà facile, perché l’occasione sciupata di ieri potrebbe lasciare qualche segno anche se la sconfitta minima ha fatto capire che la Wurth non è inferiore a questa Fortitudo. Ma le occasioni perdute spesso non tornano.
Carlo Santi
WURTH-SKIPPER 86-87
WURTH: Allen 18 (6/10, 1/5), Marcaccini 9 (2/3, 1/5), Myers 36 (4/8, 5/10), Tonolli 1 (0/2), Handlogten 16 (6/11), Righetti 2 (0/0, 0/1), Zanelli, Callahan 2 (0/2), Masper 2 (1/1). N.e.: Santolamazza.
SKIPPER: Basile 7 (2/2, 1/7), Marcelic 3 (0/0, 1/3), Meneghin 2 (1/1, 0/2), Fucka 24 (6/11, 3/7), Kovacic 11 (4/6), Goldwire 7 (2/3, 1/2), Savic 2 (0/0, 0/1), Milic 18 (8/11), Galanda 13 (1/1, 2/4). N.e.: Pilutti.
Arbitri: Colucci e Mattioli.
Note: parziali: 25-29, 49-46, 64-71. Tiri liberi: Wurth 27/33, Skipper 15/19. Tiri da 3 punti: Wurth 7/21, Skipper 8/26. Rimbalzi: Wurth 34 (13 off., 21 dif.), Skipper 32 (10 off., 22 dif.). Percentuali al tiro: Wurth 26/58 (45%), Skipper 32/61 (52%).