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Mens Sana mia non ti riconosco

Mps crolla in casa. Domani sfida verità in Brianza

SIENA - Per 8 lunghi mesi Siena ha sperato che i 7-uomini-7 di Cantù, di fronte ad una stagione lunga ed impegnativa, iniziassero a perdere smalto e condizione fisica. Una speranza mal riposta, perché proprio quando tutti si attendevano il "flop", l'Oregon di Scaripanti le ha piazzato un paio di terrificanti zampate in faccia, mettendo la più seria delle ipoteche sull'accesso alla semifinale-scudetto.
La prima è arrivata in gara-1 al PalaOregon, la seconda ieri sera al Palasclavo, quando al contrario è stato il Montepaschi a colare a picco (61-69) nella peggiore delle sue uscite di fronte al pubblico amico. Non fa una piega il 2-0 canturino, costruito sul fantastico raziocinio (McCullough 6 assist) dato agli ospiti da Sacripanti, su di un approccio difensivo che ha annientato il pick & roll ed il gioco in post basso della Mens Sana e sulla imprevista ma devastante supremazia a rimbalzo (38-25), laddove Lindeman e Stonerook hanno dominato gli opachi Chiacig e Topic. Di contro, poco o nulla è riuscito a Siena, in vantaggio solo una volta (32-31) nel match: in rottura prolungata Zukauskas (3 punti in 19'), stavolta neanche Naumoski (8) ha tirato fuori dal cilindro le sue magie e forse il solo Gorenc (16 con 6/8 da 2) ha provato a salvare il salvabile in un contesto che forse ha risentito più del dovuto della pressione di dover fare il risultato a tutti i costi.
LA CRONACA - Ataman parte confermando la fiducia ad occhi chiusi a Naumoski e proponendo nei cinque Chiacig. L'inizio però è da incubo, copia in carta-carbone di quanto successo giovedì notte: l'Oregon ha l'occhio della tigre, pressa e raddoppia in ogni angolo del campo trovando un paio di recuperi che la fanno volare 0-7 in 2', complice il nervosismo del Montepaschi.
Ci vogliono 3' per vedere il primo "ciuff" di Siena, è un tre punti di Stefanov che rianima la torcida di un Palasclavo pieno fino ai suoi gradoni più alti. Un caso isolato perché le polveri sono bagnate e l'astinenza offensiva biancoverde prosegue, con Cantù che invece ne approfitta (3-13 al 6') grazie ad un paio di numeri di Damiao, entrato per Lindeman. Dalla panca si alzano Masiulis e Gorenc per Chiacig e Naumoski: la Mens Sana ne guadagna in reattività riportandosi 10-13 a 2'33" dal primo intervallo, con Stefanov ancora trascinatore dalla lunga distanza. Il play scarica bene sul perimetro e grazie ad altre due gittate pesanti (di Zukauskas e Topic) arriva l'aggancio a quota 16, con 58" da far scorrere nel primo quarto.
Ergin Ataman è un fiume in piena e muta più volte la fisionomia della sua squadra. Riprova con Chiacig (che pure appare in netta confusione) e mette dentro anche Tolbert ma viene punito dall'unico vero rincalzo sul quale conta Sacripanti, quell'Hoover che piazza nove punti in un batter d'occhi e riporta i suoi a +8 (21-29) al 18' proprio quando Siena sembrava invece poter spiccare il volo. Ci mettono una pezza (parziale di 10-2) un paio di buone zone-press e la sicurezza di Gorenc al tiro. All'intervallo è 31-31.
Un libero di Chiacig in apertura di ripresa regala il primo vantaggio (32-31) al Montepaschi ma la musica non cambia. Biancoverdi statici in attacco, azzurri ospiti fantastici in difesa nei raddoppi su Chiacig e pronti a correre in contropiede con la premiata ditta Thornton-Hines: quando anche Lindeman infila sette punti consecutivi, l'Oregon fugge nuovamente (37-49 al 16') e vede ormai il punto del 2-0 all'orizzonte. L'ultima carta di Ataman si chiama Petar Naumoski ma Cantù ormai ha una fiducia incrollabile nei propri mezzi e abbassa la saracinesca davanti alle ormai flebili prove di reazione dei mensanini: nel terzo periodo Siena segna col contagocce (11 punti in 10') e si fa surclassare a rimbalzo, con Stonerook gigantesco nel tagliafuori e McCullough bravo a cogliere anche il guizzo (42-53) sulla sirena del 30'.
Servirebbe un miracolo ma non arriva perché l'inerzia ormai è tutta da una parte, quella ospite. Neppure la forza della disperazione è dalla parte di Gorenc e compagni, che al massimo risalgono a -6 (55-61) al 38' con un rimbalzo offensivo vincente di Masiulis. Hines e McCullough però sono una sicurezza dalla lunetta e lì chiudono il conto.
Domani sera gara-3 a Cantù. Una gara-3 che, speriamo ovviamente di sbagliarci, appare purtroppo già ampiamente segnata.
MatteoTasso
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