CANTU’ – La Mens Sana, che solo giovedì scorso si apprestava ad affrontare gara-1 dei quarti di finale contro la Oregon, era una squadra che, nonostante il fattore campo non favorevole, poteva comunque godere dei favori del pronostico in quanto in possesso di una rosa completa rispetto a quella, sulla carta, meno assortita dei canturini.
Ed invece il pronostico è stato ribaltato e questa sera la formazione del coach turco Ergin Ataman si trova a dover annullare il primo match point a disposizione dei padroni di casa.
Di sicuro, uno degli uomini che ha fatto sentire maggiormente la propria scarsa vena è stato il miglior centro della regular season, nonché titolare della nazionale azzurra, Roberto Chiacig.
Il lungo nativo di Cividale del Friuli, dopo la polemica di gara-1 con il suo coach che lo ha poi tenuto in panchina per tutta la seconda parte dell’incontro, è sceso di nuovo in campo in gara-2 ma, ancora una volta, senza lo stesso piglio che lo aveva contraddistinto per tutto il campionato.
Cos’è accaduto in queste prime due gare nelle quali vi eravate presentati con le stesse possibilità di passare il turno che aveva Cantù?
“Non siamo riusciti a giocare bene, soprattutto in fase di attacco dove abbiamo sicuramente reso al di sotto delle nostre possibilità. Facendo 60 punti ad incontro è difficile vincere contro chiunque perché significa che devi tenere gli avversari sotto i 60. Per noi ora è diventata una strada completamente in salita. Dobbiamo cercare di non pensare che può finire tutto con un secco 3-0. Saremo a Cantù per fare la nostra partita e per provare a fare ciò che ha fatto Cantù venendo a vincere qui”.
Dove pensa che Cantù sia riuscita a mettervi maggiormente in difficoltà?
“Sicuramente a rimbalzo d’attacco, ovvero nei nostri rimbalzi difensivi. Lì hanno acquisito quel vantaggio che gli ha permesso di portarsi sul 2-0. Noi abbiamo fatto molto male taglia fuori e così ci hanno messo sotto”.
Solo 5,5 punti di media e 4,5 rimbalzi in questa serie con Cantù. Il suo rendimento non è stato lo stesso di quello tenuto in regular season. Ha trovato particolari difficoltà contro un giocatore come Lindeman che invece aveva sovrastato nelle prime due apparizioni stagionali contro la Oregon?
“Di sicuro non ho giocato come sono riuscito a fare durante tutta la stagione. Ho fatto solamente 7 tiri e quindi era anche difficile giocare sui soliti livelli. Non ho ricevuto molti palloni dentro l’area e sinceramente non so perché. Tutti abbiamo reso sotto il nostro livello abituale. Anche Naumoski in gara-2 non ha giocato come al solito perché aveva un problema alla caviglia”.
Gara-3 è già diventata decisiva: la affronterete con il vantaggio di non aver più nulla da perdere?
“Saremo a Cantù per vincere e cercare di ribaltare la situazione. Sicuramente daremo tutto quello che abbiamo dentro perché potrebbe essere l’ultima occasione per rimanere nei play-off”.
Simone Giofrè
Ed invece il pronostico è stato ribaltato e questa sera la formazione del coach turco Ergin Ataman si trova a dover annullare il primo match point a disposizione dei padroni di casa.
Di sicuro, uno degli uomini che ha fatto sentire maggiormente la propria scarsa vena è stato il miglior centro della regular season, nonché titolare della nazionale azzurra, Roberto Chiacig.
Il lungo nativo di Cividale del Friuli, dopo la polemica di gara-1 con il suo coach che lo ha poi tenuto in panchina per tutta la seconda parte dell’incontro, è sceso di nuovo in campo in gara-2 ma, ancora una volta, senza lo stesso piglio che lo aveva contraddistinto per tutto il campionato.
Cos’è accaduto in queste prime due gare nelle quali vi eravate presentati con le stesse possibilità di passare il turno che aveva Cantù?
“Non siamo riusciti a giocare bene, soprattutto in fase di attacco dove abbiamo sicuramente reso al di sotto delle nostre possibilità. Facendo 60 punti ad incontro è difficile vincere contro chiunque perché significa che devi tenere gli avversari sotto i 60. Per noi ora è diventata una strada completamente in salita. Dobbiamo cercare di non pensare che può finire tutto con un secco 3-0. Saremo a Cantù per fare la nostra partita e per provare a fare ciò che ha fatto Cantù venendo a vincere qui”.
Dove pensa che Cantù sia riuscita a mettervi maggiormente in difficoltà?
“Sicuramente a rimbalzo d’attacco, ovvero nei nostri rimbalzi difensivi. Lì hanno acquisito quel vantaggio che gli ha permesso di portarsi sul 2-0. Noi abbiamo fatto molto male taglia fuori e così ci hanno messo sotto”.
Solo 5,5 punti di media e 4,5 rimbalzi in questa serie con Cantù. Il suo rendimento non è stato lo stesso di quello tenuto in regular season. Ha trovato particolari difficoltà contro un giocatore come Lindeman che invece aveva sovrastato nelle prime due apparizioni stagionali contro la Oregon?
“Di sicuro non ho giocato come sono riuscito a fare durante tutta la stagione. Ho fatto solamente 7 tiri e quindi era anche difficile giocare sui soliti livelli. Non ho ricevuto molti palloni dentro l’area e sinceramente non so perché. Tutti abbiamo reso sotto il nostro livello abituale. Anche Naumoski in gara-2 non ha giocato come al solito perché aveva un problema alla caviglia”.
Gara-3 è già diventata decisiva: la affronterete con il vantaggio di non aver più nulla da perdere?
“Saremo a Cantù per vincere e cercare di ribaltare la situazione. Sicuramente daremo tutto quello che abbiamo dentro perché potrebbe essere l’ultima occasione per rimanere nei play-off”.
Simone Giofrè