TRIESTE - Tramonta a Nordest, esattamente come un anno fa, il campionato della Coop. Questa sera a Treviso, Palaverde ore 20.30 Trieste proverà a lanciare l’ultimo assalto alla Benetton di Mike D’Antoni. Una gara ampiamente segnata dal pronostico che può consentire alla formazione di Pancotto di giocare con la forza dei nervi distesi.
«Si può andare in campo con la necessaria tranquillità – conferma Furio Steffè –. Il che però, non vuol dire rinunciare in partenza a vincere. Ognuno di noi ha rispetto del proprio lavoro, per noi stessi e per la società della quale facciamo parte. Molti giocatori saranno con noi anche il prossimo anno, altri, magari si impegnano per cercare una riconferma. Certo è che al di là del grande valore di Treviso, al Palaverde scenderà in campo una squadra stanca. Domenica sera i giocatori facevano notare come in queste prime due partite della serie siamo stati in grado di giocare bene e reggere solo nel primo tempo. Fino a quando teniamo fisicamente, siamo aggressivi e giochiamo d’anticipo riusciamo a restare in partita, quando abbassiamo il ritmo finiamo per essere stritolati da una Benetton che si è confermata fortissima». L’obiettivo dunque, in casa Coop diventa quello di provare ad alzare i tempi di resistenza in una gara in cui Treviso farà, invece, il possibile per mettere al sicuro il risultato già nei primi minuti.
«Credo sarà così – conferma Steffè –. Per loro è troppo importante chiudere la serie questa sera per prepararsi con tranquillità alla semifinale con la Kinder. L’esperienza di gara 2, in questo senso, li sarà servita. Per questo ci aspettiamo una Benetton feroce e determinata fin dalla palla a due iniziale». In casa triestina ieri l’ultimo allenamento ha posto in dubbio la presenza in campo di Podestà, il pivot ligure che soffre per problemi all’alluce del piede destro. Samuele ha stretto i denti nelle ultime settimane nonostante il dolore ma stasera potrebbe essere risparmiato. «Decideremo in extremis – conferma Steffè – anche se non sarebbe giusto massacrarlo ancora dopo che per tante partite ha sofferto in campo. Samu ha continuato ieri la terapia per cui valuteremo stasera il da farsi».
Benetton favorita, dunque, che guarda alla sfida con la Kinder. «Sarà una grande semifinale – conclude Steffè –. Si affrontano due squadra con filosofie di gioco e caratteristiche molto diverse; un carro armato come la Kinder, una Ferrari la Benetton. Mi aspetto comunque una bella sfida anche tra Skipper e Oregon. Credo che Cantù, sulle ali dell’entusiasmo di un’annata straordinaria possa puntare a centrare la finale».
Lorenzo Gatto
«Si può andare in campo con la necessaria tranquillità – conferma Furio Steffè –. Il che però, non vuol dire rinunciare in partenza a vincere. Ognuno di noi ha rispetto del proprio lavoro, per noi stessi e per la società della quale facciamo parte. Molti giocatori saranno con noi anche il prossimo anno, altri, magari si impegnano per cercare una riconferma. Certo è che al di là del grande valore di Treviso, al Palaverde scenderà in campo una squadra stanca. Domenica sera i giocatori facevano notare come in queste prime due partite della serie siamo stati in grado di giocare bene e reggere solo nel primo tempo. Fino a quando teniamo fisicamente, siamo aggressivi e giochiamo d’anticipo riusciamo a restare in partita, quando abbassiamo il ritmo finiamo per essere stritolati da una Benetton che si è confermata fortissima». L’obiettivo dunque, in casa Coop diventa quello di provare ad alzare i tempi di resistenza in una gara in cui Treviso farà, invece, il possibile per mettere al sicuro il risultato già nei primi minuti.
«Credo sarà così – conferma Steffè –. Per loro è troppo importante chiudere la serie questa sera per prepararsi con tranquillità alla semifinale con la Kinder. L’esperienza di gara 2, in questo senso, li sarà servita. Per questo ci aspettiamo una Benetton feroce e determinata fin dalla palla a due iniziale». In casa triestina ieri l’ultimo allenamento ha posto in dubbio la presenza in campo di Podestà, il pivot ligure che soffre per problemi all’alluce del piede destro. Samuele ha stretto i denti nelle ultime settimane nonostante il dolore ma stasera potrebbe essere risparmiato. «Decideremo in extremis – conferma Steffè – anche se non sarebbe giusto massacrarlo ancora dopo che per tante partite ha sofferto in campo. Samu ha continuato ieri la terapia per cui valuteremo stasera il da farsi».
Benetton favorita, dunque, che guarda alla sfida con la Kinder. «Sarà una grande semifinale – conclude Steffè –. Si affrontano due squadra con filosofie di gioco e caratteristiche molto diverse; un carro armato come la Kinder, una Ferrari la Benetton. Mi aspetto comunque una bella sfida anche tra Skipper e Oregon. Credo che Cantù, sulle ali dell’entusiasmo di un’annata straordinaria possa puntare a centrare la finale».
Lorenzo Gatto