ROMA - Fermata nella notte in cui la Virtus credeva di avercela fatta. C’era l’entusiamo giusto, il pubblico caldissimo con la bella coreografia voluta dal presidente Toti e ben messa in atto dal giemme Gino Natali, la voglia di dimostrare che questa Wurth non è inferiore alla Fortitudo prima di capitolare per un solo punto. Sconfitta proprio per questo diventata più amara, una sorta di beffa arrivata a 1’’47 dalla sirena. No, la colpa non è di Jerome Allen che ha fallito il primo dei due liberi: la colpa è da attribuire a errori sparsi per tutta la partita.
Stasera si gioca ancora. Al PalaDozza di Bologna, il caro e vecchio Madison (alle 20.30) va in scena gara-3, quella che potrebbe chiudere la serie a mandare la Skipper subito alle semifinali e la Wurth in vacanza.
Ha cambiato volto tante la volte la sfida con la Skipper domenica sera al Palazzetto di viale Tiziano. Carlton Myers, che insegue il traguardo dei 9000 punti in campionato - adesso ne mancano 45 - si è dannato l’anima per battere la sua ex squadra ma tutto è stato vanificato dagli errori di qualche compagno. Sarà ancora lui, il capitano di Azzurra, a tentare di giocare l’ultima carta per la sua Roma con la quale è sicuro di poter vincere l’anno prossimo.
Nella Virtus il kappaò è stato digerito. Tutti giurano che hanno dimenticato la partita e sono pronti a ricominciare. Sì, stasera si potrebbe anche vincere, riportare la Fortitudo a Roma giovedì ma conquistare la serie ci appare impresa ben più ardua, diremmo impossibile. Finora, mai nessuno è riuscito a capovolgere uno 0-2 in un 3-2. Sarà difficile per Roma ma anche per Scavolini e Trieste mentre Siena che affronta Cantù potrebbe avere qualche opportunità in più a patto che lo spogliatoio torni unito e non vi siano più questioni tra il gruppo e la guida tecnica.
Dicevamo di Roma. Attilio Caja mostra ottimismo, carica i suoi ricordando loro che nelle prime due sfide le differenze tra Wurth e Skipper non sono state nette. «Dobbiamo avere la certezza di poter giocare una grande partita - spiega il coach - Abbiamo dimostrato nelle prime due gare di essere alla pari con i nostri avversari. Non vedo perché si debba perdere gara-3». Analizza, il tencico, le prestazioni precedenti. «Siamo cresciuti come del resto la Fortitudo. Per questa sera mi auguro che tutti diano un contributo e non solo una parte dei giocatori». Qualche appunto vorrebbe muoverlo perché quelli errori che Caja non avrebbe mai voluto vedere hanno vanificato il successo e il possibile pareggio nella serie. «Abbiamo fatto tante cose positive - sintetizza l’allenatore l’86-87 che ha punito la sua Wurth - in attacco siamo stati bravi, aggressivi nelle penetrazioni. Anche la difesa mi ha soddisfatto tranne qualche concessione di troppo che abbiamo fatto a Milic». Sarà ancora Fucka l’ago della bilancia della partita, il giocatore che può spostare a suo piacimento gli equilibri. Se ha voglia (ancora) di giocare ed essere protagonista, Gregor può davvero mettere la sua impronta sulla gara più di Basile e di Kovacic.
Due parole sugli incidenti di domenica, a Roma ma non solo. A Siena è stato arrestato un tifoso dell’Oregon Cantù e un altro è stato denunciato. A Roma, dove tre bolognesi e un agente sono finiti all’ospedale, i fans della Virtus della Curva Davide Ancilotto, coordinamento dei gruppi Brigata e Apache, si sono «dissociati da quegli atti. Coi i ragazzi della Fossa dei Leoni (i sostenitori della Fortitudo, ndr) c’è grande amicizia. Per questo escludiamo il coinvolgimento dei nostri tesserati nei tristi fatti di domenica».
Carlo Santi
Stasera si gioca ancora. Al PalaDozza di Bologna, il caro e vecchio Madison (alle 20.30) va in scena gara-3, quella che potrebbe chiudere la serie a mandare la Skipper subito alle semifinali e la Wurth in vacanza.
Ha cambiato volto tante la volte la sfida con la Skipper domenica sera al Palazzetto di viale Tiziano. Carlton Myers, che insegue il traguardo dei 9000 punti in campionato - adesso ne mancano 45 - si è dannato l’anima per battere la sua ex squadra ma tutto è stato vanificato dagli errori di qualche compagno. Sarà ancora lui, il capitano di Azzurra, a tentare di giocare l’ultima carta per la sua Roma con la quale è sicuro di poter vincere l’anno prossimo.
Nella Virtus il kappaò è stato digerito. Tutti giurano che hanno dimenticato la partita e sono pronti a ricominciare. Sì, stasera si potrebbe anche vincere, riportare la Fortitudo a Roma giovedì ma conquistare la serie ci appare impresa ben più ardua, diremmo impossibile. Finora, mai nessuno è riuscito a capovolgere uno 0-2 in un 3-2. Sarà difficile per Roma ma anche per Scavolini e Trieste mentre Siena che affronta Cantù potrebbe avere qualche opportunità in più a patto che lo spogliatoio torni unito e non vi siano più questioni tra il gruppo e la guida tecnica.
Dicevamo di Roma. Attilio Caja mostra ottimismo, carica i suoi ricordando loro che nelle prime due sfide le differenze tra Wurth e Skipper non sono state nette. «Dobbiamo avere la certezza di poter giocare una grande partita - spiega il coach - Abbiamo dimostrato nelle prime due gare di essere alla pari con i nostri avversari. Non vedo perché si debba perdere gara-3». Analizza, il tencico, le prestazioni precedenti. «Siamo cresciuti come del resto la Fortitudo. Per questa sera mi auguro che tutti diano un contributo e non solo una parte dei giocatori». Qualche appunto vorrebbe muoverlo perché quelli errori che Caja non avrebbe mai voluto vedere hanno vanificato il successo e il possibile pareggio nella serie. «Abbiamo fatto tante cose positive - sintetizza l’allenatore l’86-87 che ha punito la sua Wurth - in attacco siamo stati bravi, aggressivi nelle penetrazioni. Anche la difesa mi ha soddisfatto tranne qualche concessione di troppo che abbiamo fatto a Milic». Sarà ancora Fucka l’ago della bilancia della partita, il giocatore che può spostare a suo piacimento gli equilibri. Se ha voglia (ancora) di giocare ed essere protagonista, Gregor può davvero mettere la sua impronta sulla gara più di Basile e di Kovacic.
Due parole sugli incidenti di domenica, a Roma ma non solo. A Siena è stato arrestato un tifoso dell’Oregon Cantù e un altro è stato denunciato. A Roma, dove tre bolognesi e un agente sono finiti all’ospedale, i fans della Virtus della Curva Davide Ancilotto, coordinamento dei gruppi Brigata e Apache, si sono «dissociati da quegli atti. Coi i ragazzi della Fossa dei Leoni (i sostenitori della Fortitudo, ndr) c’è grande amicizia. Per questo escludiamo il coinvolgimento dei nostri tesserati nei tristi fatti di domenica».
Carlo Santi