Ultima chiamata per la Wurth Roma, ultimo tentativo per provare a prolungare una serie playoff che sembra già segnata dopo le due sconfitte che hanno incanalato la sfida verso il passaggio in semifinale della Skipper Bologna. A sole 48 ore di distanza dal bagno di folla del Palazzetto e dalla grande illusione, spazzata via da un misero punto di differenza, Wurth e Skipper si ritroveranno di fronte per capire se il duello avrà un seguito o se il campionato romano questa sera sarà già un ricordo. Il campo ha dimostrato che Bologna è più forte, più concreta, più ricca di individualità. Ma anche che Roma le è stata sempre aggrappata al collo, senza mai dare l’impressione di poter essere travolta. Nella partita del PalaDozza (ore 20.30) entreranno in campo situazioni imprevedibili, perché questa volta sotto canestro andrà anche la differente condizione psicologica: la Wurth potrebbe pagare oltre il lecito il contraccolpo di gara-2, la Skipper potrebbe adagiarsi sulla tranquillità di chi sa di aver già messo un piede oltre l’ostacolo. Non resta, forse, che aggrapparsi alla grinta di Carlton Myers, il cui sguardo domenica sera parlava da solo. Sarebbe un peccato se i playoff dovessero andare avanti senza il suo talento, sarebbe un doppio peccato se alla passione di Roma città non fosse concessa un’altra chance, dopo aver dimostrato di avere fame di spettacolo e voglia di grandi risultati. Serve un’impresa, per capire se ci sarà un’altra possibilità di cullare sogni proibiti o se da questa sera si dovrà iniziare a pensare a quella rivoluzione che dovrebbe portare a costruire intorno a Myers una squadra da scudetto. La resa dei conti è arrivata.
Valerio Vecchiarelli
Valerio Vecchiarelli