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Montepaschi, stasera devi crederci

Cantù ha la possibilità di dare il colpo di grazia davanti al pubblico amico

SIENA – Commiato o resurrezione? Montepaschi ad un bivio: se oggi perde a Cantù è eliminata dai play-off e se ne va in vacanza, se invece vince compie il primo passo per riaprire la serie dei quarti di finale. Una serie che, in verità, regala a Siena ben poche chances. Sia per il 2-0 con il quale l’Oregon ha opzionato la semifinale, sia per il momento di grave involuzione che sembra essersi impadronito degli uomini e dei meccanismi della squadra di Ergin Ataman.
Una squadra, quella biancoverde, arrivata al secondo turno della griglia-scudetto con il fiato corto, forse logorata (in maniera imprevedibile, è bene aggiungerlo) dalle battaglie combattute e quasi sempre vinte in Italia ed in Europa. Una squadra che però avrebbe, anche stasera, tutte le carte in regola, e gli uomini, per evitare un pesante “cappotto” da parte del black-power canturino. Sempre che gli stimoli siano quelli giusti.
Le cifre dicono che la Mens Sana ha prodotto solo 64.5 punti per gara, che in difesa non ha saputo tenere come aveva fin qui abituato, che a rimbalzo ha catturato quasi 8 palloni di media in meno rispetto ad un’avversaria che, sulla carta, avrebbe invece dovuto subire la superiore fisicità dei lunghi senesi. Difficile spiegarle, certe statistiche. E arduo anche provare a far credere che un collettivo basato su campioni rotti a tutte le esperienze abbia improvvisamente perduto combattività e mentalità vincente di fronte allo spirito, peraltro encomiabile, che anima la pattuglia a stelle e strisce della Brianza.
Sulla natura di questo male oscuro che ha colpito in primis Roberto Chiacig e Mindaugas Zukauskas, ma anche tutti (o quasi) gli altri biancoverdi non esistono al momento risposte. Senza dubbio è un problema che risiede anche nella testa della squadra allenata da Ataman. Per testa si intende approccio mentale alle partite: sbagliatissimi sia quello di giovedì a Cantù (12-2), sia quello di domenica a Siena (0-7), avvisaglie di gare in salita che poi avrebbero finito per far pagare a caro prezzo al Montepaschi i tentativi di rientro in partita.
E’ arrivato il momento di entrare sul parquet di Cucciago con una mentalità diversa, chiudere bene sul perimetro su Hines e McCullough, saper dare finalmente una “spallata” al duo Lindeman-Stonerook e soprattutto far funzionare il pick & roll in attacco. Siena non ha altre alternative, l’alternativa è poco allettante: significa chiudere anticipatamente, e con qualche rammarico, la stagione.
Matteo Tasso
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