UN CENTONE e passa la paura. C´è voluta la miglior della serie per archiviare il fascicolo Myers e passare alla semifinale con Cantù. I bolognesi sono stati davanti dal primo all´ultimo minuto (tranne un battito di ciglia sul 5-5) contro una tutt´altro che in disarmo per almeno tre quarti, come testimoniano le prestazioni di Allen e Myers, 54 punti in due. Carlton è uscito a 2´ dalla fine con 28 punti (4/10 e 4/11), equamente divisi tra i due tempi, miglior marcatore del match, raccogliendo l´ovazione del suo ex pubblico. Passarella finale anche per l´uomo della serie, cioè Gregor Fucka, cui un Boniciolli in estasi è volato a dargli «un petto contro petto» che a momenti incrina due costole al giocatore. «Per voi la semifinale è la normalità - ha detto poi il coach - per me no: è un risultato che mi emoziona molto, è un momento importante della mia vita. L´obiettivo ora è la finale: non sottovalutiamo Cantù che a parer mio vale la Benetton e la Kinder».
A differenza delle prime due gare, la Skipper stavolta ha avuto la lucidità e la calma per resistere senza cedimenti ai ritorni di Roma, in una partita contraddistinta dagli attacchi (50% da tre per l´Aquila). La squadra di Boniciolli ha giocato a lungo un basket piacevole e soprattutto, vivaddio, regolare.
A parte il consueto incontenibile secondo tempo di Fucka, va sottolineata la serata di grazia di Andrea Meneghin, strepitoso nei primi 15´ con 5 bombe su 5 e la guarnizione di due stoppate rifilate a Myers, che hanno sempre il loro bel perché. Il Menego è andato all´intervallo con 17 punti e nella ripresa ha lasciato che si divertissero i compagni, rientrando dietro le quinte dove ama stare. Una citazione la meritano anche Kovacic e Marcelic.
Nel primo quarto la Fortitudo ha sempre guidato con un leggero margine, pur tirando molto bene (71% da due). Solo all´inizio del secondo è arrivato il colpo di acceleratore da Meneghin, che con due triple consecutive ha portato i biancoblù sul +11, vantaggio più o meno conservato fino al riposo vivendo anche alcuni momenti di gioco molto felice, fluido e veloce ad aggirare la zona di Caja.
All´inizio della ripresa due bombe di Myers in un minuto hanno riportato sotto Roma ma la Skipper non ha perso la testa, cioè cercando subito la replica nella stessa moneta bensì continuando a servire in area Kovacic e Fucka (11 punti in due in 5´: come il solo Myers). Gregorio ne ha fatti altri 5 fino alla pausa, calamitando anche il quarto fallo di un disastroso Tonolli, e la Fortitudo ha potuto affrontare l´ultimo quarto sempre con un cuscino di 10 punti. Il cavaliere pallido è partito con altri tre canestri intervallati da una tripla di Marcelic che ha dato il massimo vantaggio (+14). A quel punto la Wurth s´è arresa (gli ultimi sospiri li ha esalati Allen) e la Effe ha concluso in scioltezza. Dopo, tutti a vedere e gufare, invano, il finale della Kinder sui maxischermi.
Emilio Marrese
SKIPPER-WURTH 100-84
Skipper: Basile 8, Meneghin 19, Marcelic 17, Fucka 25, Kovacic 19, Goldwire 2, Pilutti 2, Milic 2, Galanda 6. N.e. Savic
Wurth: Allen 26, Myers 28, Marcaccini 3, Tonolli, Handlogten 14, Righetti 5, Masper 5, Callahan 8. N.e. Zanelli e Santolamazza
Arbitri: Facchini e Reatto
Note: tiri liberi Bo 11/17 Rm 20/22. Da due Bo 31/48 Rm 20/32. Da tre Bo 9/18 Rm 8/23. Rimbalzi Bo 32 Rm 26 Parziali: 5´ 12-9 10´ 30-23 15´ 40-32 20´ 54-44 25´ 66-62 30´ 76-66 35´ 89-76 40´. Massimo vantaggio Skipper: +20 (96-76) al 37´. Mai in svantaggio.
A differenza delle prime due gare, la Skipper stavolta ha avuto la lucidità e la calma per resistere senza cedimenti ai ritorni di Roma, in una partita contraddistinta dagli attacchi (50% da tre per l´Aquila). La squadra di Boniciolli ha giocato a lungo un basket piacevole e soprattutto, vivaddio, regolare.
A parte il consueto incontenibile secondo tempo di Fucka, va sottolineata la serata di grazia di Andrea Meneghin, strepitoso nei primi 15´ con 5 bombe su 5 e la guarnizione di due stoppate rifilate a Myers, che hanno sempre il loro bel perché. Il Menego è andato all´intervallo con 17 punti e nella ripresa ha lasciato che si divertissero i compagni, rientrando dietro le quinte dove ama stare. Una citazione la meritano anche Kovacic e Marcelic.
Nel primo quarto la Fortitudo ha sempre guidato con un leggero margine, pur tirando molto bene (71% da due). Solo all´inizio del secondo è arrivato il colpo di acceleratore da Meneghin, che con due triple consecutive ha portato i biancoblù sul +11, vantaggio più o meno conservato fino al riposo vivendo anche alcuni momenti di gioco molto felice, fluido e veloce ad aggirare la zona di Caja.
All´inizio della ripresa due bombe di Myers in un minuto hanno riportato sotto Roma ma la Skipper non ha perso la testa, cioè cercando subito la replica nella stessa moneta bensì continuando a servire in area Kovacic e Fucka (11 punti in due in 5´: come il solo Myers). Gregorio ne ha fatti altri 5 fino alla pausa, calamitando anche il quarto fallo di un disastroso Tonolli, e la Fortitudo ha potuto affrontare l´ultimo quarto sempre con un cuscino di 10 punti. Il cavaliere pallido è partito con altri tre canestri intervallati da una tripla di Marcelic che ha dato il massimo vantaggio (+14). A quel punto la Wurth s´è arresa (gli ultimi sospiri li ha esalati Allen) e la Effe ha concluso in scioltezza. Dopo, tutti a vedere e gufare, invano, il finale della Kinder sui maxischermi.
Emilio Marrese
SKIPPER-WURTH 100-84
Skipper: Basile 8, Meneghin 19, Marcelic 17, Fucka 25, Kovacic 19, Goldwire 2, Pilutti 2, Milic 2, Galanda 6. N.e. Savic
Wurth: Allen 26, Myers 28, Marcaccini 3, Tonolli, Handlogten 14, Righetti 5, Masper 5, Callahan 8. N.e. Zanelli e Santolamazza
Arbitri: Facchini e Reatto
Note: tiri liberi Bo 11/17 Rm 20/22. Da due Bo 31/48 Rm 20/32. Da tre Bo 9/18 Rm 8/23. Rimbalzi Bo 32 Rm 26 Parziali: 5´ 12-9 10´ 30-23 15´ 40-32 20´ 54-44 25´ 66-62 30´ 76-66 35´ 89-76 40´. Massimo vantaggio Skipper: +20 (96-76) al 37´. Mai in svantaggio.
Fonte: La Repubblica