MILANO – «Diffido chiunque dall'usare la mia persona per dare notizie false relativamente all'Olimpia Milano»: è netta la smentita di Santo Versace, in riferimento a una notizia secondo cui si starebbe occupando del salvataggio della storica società di basket. «Con il basket abbiamo già fatto un grossolano errore a occuparci di Reggio Calabria. Grazie, ma abbiamo già dato» ha spiegato Versace, che assieme alla sorella Donatella guida l'azienda creata con il fratello Gianni. Appassionato di basket, da ragazzo Santo Versace giocò proprio nella Viola, la squadra che poi, alla fine degli anni Novanta, ha salvato quando era fallita. Nel periodo della gestione Versace, la Viola ha ottenuto una promozione dalla A2 alla A1 e soprattutto il miglior piazzamento di sempre nella massima serie: un quinto posto con Gaetano Gebbia in panchina nel campionato 1999-2000. Nell'estate scorsa, dopo tre anni di impegno, la decisione di passare la mano. E del resto Santo Versace lo aveva sempre sostenuto: il suo coinvolgimento nella Viola era legato ad uno sforzo collettivo di tutte le componenti cittadine. In mancanza di un progetto complessivo, il gruppo ha così deciso di cedere la società. Nella vicenda del glorioso club lombardo, Versace ha comunque negato qualsiasi coinvolgimento: «Non mi sono occupato in questa fase dell'Olimpia (di cui invece si era interessato amichevolmente nella prima fase della crisi, tre anni fa, ndr). Su richiesta di Dan Peterson ho risposto “no grazie”».