BOLOGNA - I giganti della Roma dei canestri terminano lo loro stagione. La Fortitudo scatenata in attacco non ha trovato troppe barriere per battere la Wurth, 100-84 alla fine, e proseguire il viaggio approdando subito in semifinale dove troverà Cantù che ieri si è sbarazzata agevolmente di Siena. L’altra semifinale vedrà la Kinder opposta a Treviso. La Virtus ha cercato in ogni modo di prolungare la serie, ha avuto coraggio e cuore per 30’, poi la resa, incondizionata, mentre gli uomini di Matteo Boniciolli hanno danzato a loro piacimento. Ma ormai sul parquet c’erano loro soli. Myers, il cavaliere della Wurth, ha cercato in ogni modo di portare punti, idee, voglia di vincere. Ha messo a segno 28 punti (è rimasto a -17 da quota 9000: festa rimandata alla stagione prossima) poi s’è arreso. A 2’ dalla fine Carlton è uscito. Tra gli applausi del suo vecchio pubblico che ha continuato ad acclamarlo come un re, tutti in piedi per lui.
La Virtus ha concesso troppo all’attacco della Fortitudo nel primo tempo, 54 punti ma soprattutto 7 bombe (sulle 11 tentate). La Skipper ha avuto sempre la meglio contro la difesa di Roma, zona (tanta) o uomo, e Andrea Meneghin perfetto per visione di gioco e tiro, 5 canestri da 3 punti per lui nei primi 20’, poi più nulla nel secondo tempo. Ma intanto Andrea ha mostrato segnali importanti di ripresa. Carlton Myers ha dovuto faticare molto e ha anche sbagliato parecchio al tiro (8 su 21 dal campo per lui); Handlogten sotto le plance ha fatto bene, ma a creare difficoltà alla Skipper ha pensato, oltre che Myers, Allen. Il play con le sue penetrazioni ha costretto Basile e poi Goldwire a commettere fallo e Roma nel primo tempo dalla lunetta ha realizzato 14 punti su 15 tiri liberi e 20 alla fine.
L’ultimo ballo Roma lo ha iniziato a testa alta, con Myers e Allen subito pronti anche se Fucka, ancora immenso, e Kovacevic hanno seminato il terrore in area trovando il canestro da ogni posizione. Per la Wurth tutto finisce a Bologna: il passato è già alle spalle anche se adesso ci saranno i bilanci, le valutazioni, i progetti per il futuro. Roma con il presidente Claudio Toti è già proiettata all’anno prossimo, ad una stagione che sogna in prima fila. Ultimo tango al PalaDozza per questa Roma che aveva illuso tutti l’estate scorsa e che il cammino ha reso prima umana e poi poco attendibile per regalare un bel sogno. E’ durato mezz’ora l’ultima illusione, poi è annegata lì la partita, quando Fucka e Kovacic hanno messo dentro tutta la loro potenza.
Carlo Santi
SKIPPER BO-WURTH ROMA 100-84
SKIPPER: Basile 8 (2/5, 1/4), Marcelic 17 (4/6, 3/8), Meneghin 19 (2/3, 5/5), Fucka 25 (10/16), Kovacic 19 (8/10), Goldwire 2 (0/1), Milic 2 (1/2), Galanda 6 (3/4, 0/1), Pilutti 2 (1/1). N.e.: Savic.
WURTH: Allen 26 (6/8, 2/6), Myers 28 (4/10, 4/11), Marcaccini 3 (0/0, 1/2), Tonolli (0/1, 0/2), Handlogten 14 (5/5), Righetti 5 (1/2, 1/2), Callahan 8 (4/5), Masper (0/1). N.e.: Zanelli e Santolamazza.
Arbitri: Facchini e Reatto.
Note: parziali: 30-23, 54-44, 76-66. T.l.: Skipper 11/17, Wurth 20/22. Tiri da 3: Skipper 9/18, Wurth 8/23. Usciti per 5 falli: Tonolli (85-76) e Handlogten 93-76). Rimbalzi: Skipper 32 (12 off., 20 dif.), Wurth 26 (7 off., 19 dif.). Percentuali al tiro: Skipper 40/66 (61%), Wurth 28/55 (51%).
La Virtus ha concesso troppo all’attacco della Fortitudo nel primo tempo, 54 punti ma soprattutto 7 bombe (sulle 11 tentate). La Skipper ha avuto sempre la meglio contro la difesa di Roma, zona (tanta) o uomo, e Andrea Meneghin perfetto per visione di gioco e tiro, 5 canestri da 3 punti per lui nei primi 20’, poi più nulla nel secondo tempo. Ma intanto Andrea ha mostrato segnali importanti di ripresa. Carlton Myers ha dovuto faticare molto e ha anche sbagliato parecchio al tiro (8 su 21 dal campo per lui); Handlogten sotto le plance ha fatto bene, ma a creare difficoltà alla Skipper ha pensato, oltre che Myers, Allen. Il play con le sue penetrazioni ha costretto Basile e poi Goldwire a commettere fallo e Roma nel primo tempo dalla lunetta ha realizzato 14 punti su 15 tiri liberi e 20 alla fine.
L’ultimo ballo Roma lo ha iniziato a testa alta, con Myers e Allen subito pronti anche se Fucka, ancora immenso, e Kovacevic hanno seminato il terrore in area trovando il canestro da ogni posizione. Per la Wurth tutto finisce a Bologna: il passato è già alle spalle anche se adesso ci saranno i bilanci, le valutazioni, i progetti per il futuro. Roma con il presidente Claudio Toti è già proiettata all’anno prossimo, ad una stagione che sogna in prima fila. Ultimo tango al PalaDozza per questa Roma che aveva illuso tutti l’estate scorsa e che il cammino ha reso prima umana e poi poco attendibile per regalare un bel sogno. E’ durato mezz’ora l’ultima illusione, poi è annegata lì la partita, quando Fucka e Kovacic hanno messo dentro tutta la loro potenza.
Carlo Santi
SKIPPER BO-WURTH ROMA 100-84
SKIPPER: Basile 8 (2/5, 1/4), Marcelic 17 (4/6, 3/8), Meneghin 19 (2/3, 5/5), Fucka 25 (10/16), Kovacic 19 (8/10), Goldwire 2 (0/1), Milic 2 (1/2), Galanda 6 (3/4, 0/1), Pilutti 2 (1/1). N.e.: Savic.
WURTH: Allen 26 (6/8, 2/6), Myers 28 (4/10, 4/11), Marcaccini 3 (0/0, 1/2), Tonolli (0/1, 0/2), Handlogten 14 (5/5), Righetti 5 (1/2, 1/2), Callahan 8 (4/5), Masper (0/1). N.e.: Zanelli e Santolamazza.
Arbitri: Facchini e Reatto.
Note: parziali: 30-23, 54-44, 76-66. T.l.: Skipper 11/17, Wurth 20/22. Tiri da 3: Skipper 9/18, Wurth 8/23. Usciti per 5 falli: Tonolli (85-76) e Handlogten 93-76). Rimbalzi: Skipper 32 (12 off., 20 dif.), Wurth 26 (7 off., 19 dif.). Percentuali al tiro: Skipper 40/66 (61%), Wurth 28/55 (51%).