In una atmosfera irreale - poco pubblico, ma buono!, questo almeno sottolineano i Rebels a gran voce - con una Trieste doma e senza nulla più da chiedere alla sua comunque positiva stagione, la Benetton riesce a trasformare la pratica "quarti di finale" con un netto 3-0 ed un nuovo record. Il divario finale, quei 48 punti inflitti, cancella il precedente in campionato per la Benetton, datato 1999 contro Varese, e suggella l'egemonia nei play off con Trieste avversaria.
Buone nuove per i biancoverdi arrivano da Nachbar, ristabilitosi appieno dalla botta ricevuta 10 giorni or sono, liete novelle giungono da tutta la squadra, che riesce ad imbrigliare la matassa triestina dopo l'intervallo e concede ai giuliani solamente 3 punti. Sì, 3 punti in 10', al fronte dei 30 messi a segno dai biancoverdi.
Trieste sembra avere poco da dire, ma soprattutto poco da domandare alla trasferta, anche perché ad una assenza dell'ultim'ora (quale quella di Podestà) si aggiunge il contemporaneo rientro di Bostjian Nachbar (dalla Final Foru d'EuroLega di inizio maggio). Mike D'Antoni permette subito allo sloveno di scrollarsi di dosso la ruggine accumulata in tale lasso di tempo, e viene ripagato con 6 punti ed un'ottima reattività. Da contro altare c'è da registrare un Edney non precisissimo, però il tutto si sviluppa di fronte alla oramai arrendevole Trieste. La Coop da Erdmann riceve poco (complice anche la difesa asfissiante di Bell) nel primo quarto, ma trova anche gli interessi nei secondi 10', l'unico a tenere testa alla Benetton.
Marconato comunque, con un Podestà in tribuna (problema all'alluce destro, accusato con Varese negli ottavi e ripresentatosi alla vigilia di ieri) riesce ad incidere e non poco, mietendo punti e caricando di falli sia Agostini che Mazique. Lo stesso centro statunitense, veramente in un amen, commette non solo il quarto fallo, ma condisce la frittata con la quinta penalità (poco dopo il 15'), non lasciando più molte alternative a Pancotto sotto le plance.
Treviso gioca in estrema scioltezza e portando tutti gli effettivi a referto già a metà gara macina gioco, Bell gioco: l'ultimo arrivato piazza infatti un parziale di 8 punti su 11 nei primi 5' della ripresa grazie ad una serie di triple emulate successivamente da Garbajosa, Nicola ed Edney. Risultato? Benetton sul +43 (84-41 al 30') ed ipoteca sulle semifinali.
D'Antoni allora può anche permettersi di ruotare la rosa, Pancotto anche, non fosse altro perché Washington si fa espellere e Trieste alza bandiera bianca. Soffia la bora al Palaverde, la Benetton si trasforma in Eolo e vola dalla Kinder. Anzi, la aspetta. Con il pubblico delle grandi occasioni, certamente più numeroso di quello che ieri ha latitato perdendosi uno spettacolo esaltante. All'insegna del divertimento. Da record!
Francesco Maiano
Buone nuove per i biancoverdi arrivano da Nachbar, ristabilitosi appieno dalla botta ricevuta 10 giorni or sono, liete novelle giungono da tutta la squadra, che riesce ad imbrigliare la matassa triestina dopo l'intervallo e concede ai giuliani solamente 3 punti. Sì, 3 punti in 10', al fronte dei 30 messi a segno dai biancoverdi.
Trieste sembra avere poco da dire, ma soprattutto poco da domandare alla trasferta, anche perché ad una assenza dell'ultim'ora (quale quella di Podestà) si aggiunge il contemporaneo rientro di Bostjian Nachbar (dalla Final Foru d'EuroLega di inizio maggio). Mike D'Antoni permette subito allo sloveno di scrollarsi di dosso la ruggine accumulata in tale lasso di tempo, e viene ripagato con 6 punti ed un'ottima reattività. Da contro altare c'è da registrare un Edney non precisissimo, però il tutto si sviluppa di fronte alla oramai arrendevole Trieste. La Coop da Erdmann riceve poco (complice anche la difesa asfissiante di Bell) nel primo quarto, ma trova anche gli interessi nei secondi 10', l'unico a tenere testa alla Benetton.
Marconato comunque, con un Podestà in tribuna (problema all'alluce destro, accusato con Varese negli ottavi e ripresentatosi alla vigilia di ieri) riesce ad incidere e non poco, mietendo punti e caricando di falli sia Agostini che Mazique. Lo stesso centro statunitense, veramente in un amen, commette non solo il quarto fallo, ma condisce la frittata con la quinta penalità (poco dopo il 15'), non lasciando più molte alternative a Pancotto sotto le plance.
Treviso gioca in estrema scioltezza e portando tutti gli effettivi a referto già a metà gara macina gioco, Bell gioco: l'ultimo arrivato piazza infatti un parziale di 8 punti su 11 nei primi 5' della ripresa grazie ad una serie di triple emulate successivamente da Garbajosa, Nicola ed Edney. Risultato? Benetton sul +43 (84-41 al 30') ed ipoteca sulle semifinali.
D'Antoni allora può anche permettersi di ruotare la rosa, Pancotto anche, non fosse altro perché Washington si fa espellere e Trieste alza bandiera bianca. Soffia la bora al Palaverde, la Benetton si trasforma in Eolo e vola dalla Kinder. Anzi, la aspetta. Con il pubblico delle grandi occasioni, certamente più numeroso di quello che ieri ha latitato perdendosi uno spettacolo esaltante. All'insegna del divertimento. Da record!
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino