CANTU’ - Ergin Ataman è sfinito e ferito quando entra nella sala stampa del Pianella di Cucciago. A fargli male non è solo la prestazione dei suoi ragazzi, c’è anche qualcosa di molto più grave: “E’ presente un provocatore - cerca di dominare la sua furia - che ha più volte offeso me e la mia nazionalità. Se lui esce, io tengo la conferenza stampa altrimenti me ne vado. Si tratta del telecronista locale, ho visionato tutti i video di Cantù, ho sentito le sue parole e dunque so di cosa parlo. In tanti anni non mi è mai capitata una cosa del genere”.
Il diretto interessato capisce al volo e abbandona la postazione. Il coach ottomano riprende: “Sono molto deluso per questa sconfitta. L’Oregon ha meritato al 100% di passare, si è preparata bene mentre noi eravamo a festeggiare in piazza del Campo per la Saporta. Siamo reduci da una grande stagione ma abbiamo finito le energie dopo Lione. Abbiamo passato il primo turno dei play off perché Udine non ha lottato, ma appena abbiamo trovato un’avversaria motivata, ci siamo accontentati di quanto già ottenuto e ci siamo sentiti più forti di quanto non siamo realmente. Avevo promesso alla città di vincere Saporta e di raggiungere la finale per lo scudetto, invece siamo già fuori dai play off e con il gioco che abbiamo espresso non poteva andare diversamente. Abbiamo centrato obiettivi storici per Siena, compreso il quinto posto finale, ma adesso sto vivendo una grande delusione. E’ inutile commentare la partita, l’avete vista tutti. Non c’era più energia, sembravamo una formazione di serie C”.
L’obiettivo di sposta sul futuro, ma Ataman ha il morale basso: “Ho ancora 2 anni di contratto, ma adesso parlerò con la società e non mi barricherò certo dietro a una firma. Sia io che i dirigenti siamo liberi di fare cosa vogliamo. A Siena ho lavorato bene e con tranquillità, ma dovremo discutere. C’è da allestire una squadra più forte, non dobbiamo accontentarci dei risultati già raggiunti. Se c’è ancora fiducia in me, rimango volentieri, ma ci dovranno essere dei cambiamenti radicali. Al pubblico dico di stare tranquillo, la Montepaschi arriverà sempre più in alto”. Con il suo grande eroe turco sul ponte di comando, è questa la speranza di un popolo innamorato della mezzaluna.
Anche Roberto Chiacig rilascia qualche dichiarazione: “E’ un peccato aver chiuso così una stagione del genere. Io non mi sono fermato per tanti mesi e ho sentito la stanchezza. Parlerò con il coach della Nazionale per prendere un po’ di fiato. Dovrò farmi vedere anche il ginocchio e, se necessario, mi sottoporrò a un intervento di pulizia. Se rimarrò a Siena? Si vedrà, ma è molto probabile”.
Il diretto interessato capisce al volo e abbandona la postazione. Il coach ottomano riprende: “Sono molto deluso per questa sconfitta. L’Oregon ha meritato al 100% di passare, si è preparata bene mentre noi eravamo a festeggiare in piazza del Campo per la Saporta. Siamo reduci da una grande stagione ma abbiamo finito le energie dopo Lione. Abbiamo passato il primo turno dei play off perché Udine non ha lottato, ma appena abbiamo trovato un’avversaria motivata, ci siamo accontentati di quanto già ottenuto e ci siamo sentiti più forti di quanto non siamo realmente. Avevo promesso alla città di vincere Saporta e di raggiungere la finale per lo scudetto, invece siamo già fuori dai play off e con il gioco che abbiamo espresso non poteva andare diversamente. Abbiamo centrato obiettivi storici per Siena, compreso il quinto posto finale, ma adesso sto vivendo una grande delusione. E’ inutile commentare la partita, l’avete vista tutti. Non c’era più energia, sembravamo una formazione di serie C”.
L’obiettivo di sposta sul futuro, ma Ataman ha il morale basso: “Ho ancora 2 anni di contratto, ma adesso parlerò con la società e non mi barricherò certo dietro a una firma. Sia io che i dirigenti siamo liberi di fare cosa vogliamo. A Siena ho lavorato bene e con tranquillità, ma dovremo discutere. C’è da allestire una squadra più forte, non dobbiamo accontentarci dei risultati già raggiunti. Se c’è ancora fiducia in me, rimango volentieri, ma ci dovranno essere dei cambiamenti radicali. Al pubblico dico di stare tranquillo, la Montepaschi arriverà sempre più in alto”. Con il suo grande eroe turco sul ponte di comando, è questa la speranza di un popolo innamorato della mezzaluna.
Anche Roberto Chiacig rilascia qualche dichiarazione: “E’ un peccato aver chiuso così una stagione del genere. Io non mi sono fermato per tanti mesi e ho sentito la stanchezza. Parlerò con il coach della Nazionale per prendere un po’ di fiato. Dovrò farmi vedere anche il ginocchio e, se necessario, mi sottoporrò a un intervento di pulizia. Se rimarrò a Siena? Si vedrà, ma è molto probabile”.