CANTU’ – (s.g.) E’ stata la sfida infinita della stagione quella fra i biancoblù canturini ed i biancoverdi senesi. Iniziata addirittura nel precampionato con una Mens Sana subito in grande spolvero al Valtellina Circuit. Era il 15 settembre e per Cantù arrivò la prima sconfitta in precampionato dopo otto vittorie consecutive. Allora i senesi si dimostrarono subito più completi in ogni reparto e con più soluzioni a disposizione. Oregon capace di stare avanti nel punteggio per 35’ ma poi battuta nel finale da una Siena trascinata da Tolbert.
Così è iniziata la grande sfida che per tutto l’anno ha tenuto impegnati i canturini con Siena e che spesso è stata emozionante per via della conquista della quarta piazza in campionato.
Dopo il precampionato, inizia la vera regular season ed è subito Siena. Cantù ha un grande inizio, soprattutto perché le aspettative erano ben altre, ma è Siena la vera sorpresa. La squadra del coach di Ankara, Ergin Ataman, conquista nove vittorie nelle prime nove uscite balzando in testa alla classifica e demolendo proprio la Oregon (89-62) alla decima di campionato quando la classifica vede i senesi con quattro punti di vantaggio sui biancoblù di coach Sacripanti.
Dopo aver toccato il punto più alto dall’inizio della stagione, la Monte dei Paschi ha un momento di sbandamento: quattro sconfitte consecutive mentre i canturini inanellano quattro successi che ribaltano la situazione di classifica alla 14esima giornata con Oregon a 22 punti e Siena ancora a 18.
Nell’ultime giornate del girone d’andata i senesi riescono però a riprendersi conquistando vittorie di prestigio contro Kinder e Benetton e soffiando sul filo di lana la quarta piazza ai canturini. Al giro di boa, infatti, Cantù e Siena sono entrambe a quota 26 punti con i toscani avvantaggiati però dal confronto diretto vinto. Se solo Cantù non si fosse addormentata ad Avellino….
La classifica sancisce inoltre che le due squadre dovranno affrontarsi subito alle Final Eight di Coppa Italia. Siena fatica a tenere il passo delle prime all’inizio del girone di ritorno ed inciampa contro Fabriano e Pesaro mentre la Oregon (Kinder a parte) è un rullo compressore e così si arriva all’appuntamento delle Final Eight con Cantù a +2 in classifica sui senesi.
A Forlì ci sono però solo amarezze per i biancoblù, per la terza volta consecutiva sconfitti da una squadra che, per gli uomini di Sacripanti, sembra imbattibile.
Si torna al campionato. Dopo la sconfitta con la Skipper, per Cantù arrivano tre vittorie consecutive prima della gara di ritorno proprio contro Gorenc e soci. Per la prima volta in stagione i biancoblù superano la formazione di Ataman e da qui in poi cambia l’inerzia delle sorti delle due squadre.
Cantù conclude in maniera trionfale la regular season conquistando la quarta piazza con quattro lunghezze di vantaggio sulla Monte dei Paschi ed a soli quattro punti dalla capolista solitaria Skipper.
Il resto è storia dei giorni nostri. Una serie di play-off conclusasi sul 3-0, una vittoria che è andata al di là di ogni possibile pronostico e che ha regalato ufficialmente ai canturini la qualificazione all’Eurolega del prossimo anno.
(s.g.) I primi 20’ di gara-1 sono stati sufficienti a far si che il giocatolo di Siena potesse rompersi. Sembra proprio che sia bastato un piccolo granello di polvere ad entrare e rompere gli ingranaggi senesi. Le tensioni fra Ataman e Chiacig (e probabilmente non solo fra loro due) hanno determinato così la fine del sogno Montepaschi.
Ciò non toglie che il merito del 3-0 sia esclusivamente della Oregon Scientific che è riuscita a preparare al meglio la serie a cominciare dalla prima sfida, quella più delicata sotto il profilo nervoso, nella quale i Fab Five biancoblù hanno sorpreso tutti per la facilità con la quale si sono portati avanti di oltre 20 punti.
E’ stata la grandissima difesa a presidio dell’area a fare la differenza. I continui raddoppi su Chiacig, le ricezioni rese difficili, il contenimento di Stefanov e Naumoski sui giochi a due con i lunghi.
Tutto è andato per il meglio in casa Oregon a cominciare da una condizione fisica brillante il cui caso più eclatante è rappresentato dalla “Montagna Bianca” Todd Lindeman, un giocatore attualmente al top della forma fisica.
Su tutti, Shaun Stonerook è colui che ha fatto maggiormente la differenza. Ha concluso la serie con medie da capogiro: 12 punti, 9 rimbalzi, 68,7% da due, 40% da tre, 100% ai liberi, 2,7 recuperi, 2 assist e 23,3 di valutazione per uno che dovrebbe essere semplicemente un gregario.
Insieme a Lindeman e Damiao ha contribuito alla grande difesa su Chiacig e Topic ai quali sono stati concessi solamente 14,6 punti e 12 rimbalzi di media in coppia.
Una mano sotto le plance l’hanno data anche Mc Cullough e Thornton che sono stati capaci di catturare 5,7 rimbalzi a testa, incredibile soprattutto per il folletto newyorkese alto meno di 1.78.
Cantù ha inoltre sovrastato Siena in tutte le percentuali di tiro tenendo la miglior squadra della regular season al solo 48,6% da due.
Sacripanti ha trovato anche un buon apporto dalla panchina, soprattutto dal “Soldato Ryan” che ha contribuito con 9,7 punti in soli 17’ con il 57,1% da tre punti. Anche Marcelo Damiao ha dato qualcosa di importante come 5 punti e 3,3 rimbalzi in 16’ con il 66,7% da tre punti.
Per Siena, invece, l’unica nota positiva è stato Boris Gorenc, l’uomo più pericoloso che comunque non è riuscito nell’impresa di trascinare i compagni. Naumoski e Stefanov, dopo gara-1, sono stati imbrigliati dagli esterni canturini e così per la formazione toscana non c’è stato più niente da fare.
Ai biancoblù è mancato invece Sam Hines il quale ha tirato male: solo 13 punti di media con 14/31 da due e 0/4 da tre. In realtà, però, la sua non sufficienza è maturata per via della insistenza a cercare la soluzione personale in uno contro uno con il diretto avversario che spesso era Zukauskas. Ora, per affrontare l’ostacolo Skipper, la Oregon non può fare a meno del suo cannoniere. I play-off di Hines inizieranno dunque da Bologna.
Così è iniziata la grande sfida che per tutto l’anno ha tenuto impegnati i canturini con Siena e che spesso è stata emozionante per via della conquista della quarta piazza in campionato.
Dopo il precampionato, inizia la vera regular season ed è subito Siena. Cantù ha un grande inizio, soprattutto perché le aspettative erano ben altre, ma è Siena la vera sorpresa. La squadra del coach di Ankara, Ergin Ataman, conquista nove vittorie nelle prime nove uscite balzando in testa alla classifica e demolendo proprio la Oregon (89-62) alla decima di campionato quando la classifica vede i senesi con quattro punti di vantaggio sui biancoblù di coach Sacripanti.
Dopo aver toccato il punto più alto dall’inizio della stagione, la Monte dei Paschi ha un momento di sbandamento: quattro sconfitte consecutive mentre i canturini inanellano quattro successi che ribaltano la situazione di classifica alla 14esima giornata con Oregon a 22 punti e Siena ancora a 18.
Nell’ultime giornate del girone d’andata i senesi riescono però a riprendersi conquistando vittorie di prestigio contro Kinder e Benetton e soffiando sul filo di lana la quarta piazza ai canturini. Al giro di boa, infatti, Cantù e Siena sono entrambe a quota 26 punti con i toscani avvantaggiati però dal confronto diretto vinto. Se solo Cantù non si fosse addormentata ad Avellino….
La classifica sancisce inoltre che le due squadre dovranno affrontarsi subito alle Final Eight di Coppa Italia. Siena fatica a tenere il passo delle prime all’inizio del girone di ritorno ed inciampa contro Fabriano e Pesaro mentre la Oregon (Kinder a parte) è un rullo compressore e così si arriva all’appuntamento delle Final Eight con Cantù a +2 in classifica sui senesi.
A Forlì ci sono però solo amarezze per i biancoblù, per la terza volta consecutiva sconfitti da una squadra che, per gli uomini di Sacripanti, sembra imbattibile.
Si torna al campionato. Dopo la sconfitta con la Skipper, per Cantù arrivano tre vittorie consecutive prima della gara di ritorno proprio contro Gorenc e soci. Per la prima volta in stagione i biancoblù superano la formazione di Ataman e da qui in poi cambia l’inerzia delle sorti delle due squadre.
Cantù conclude in maniera trionfale la regular season conquistando la quarta piazza con quattro lunghezze di vantaggio sulla Monte dei Paschi ed a soli quattro punti dalla capolista solitaria Skipper.
Il resto è storia dei giorni nostri. Una serie di play-off conclusasi sul 3-0, una vittoria che è andata al di là di ogni possibile pronostico e che ha regalato ufficialmente ai canturini la qualificazione all’Eurolega del prossimo anno.
(s.g.) I primi 20’ di gara-1 sono stati sufficienti a far si che il giocatolo di Siena potesse rompersi. Sembra proprio che sia bastato un piccolo granello di polvere ad entrare e rompere gli ingranaggi senesi. Le tensioni fra Ataman e Chiacig (e probabilmente non solo fra loro due) hanno determinato così la fine del sogno Montepaschi.
Ciò non toglie che il merito del 3-0 sia esclusivamente della Oregon Scientific che è riuscita a preparare al meglio la serie a cominciare dalla prima sfida, quella più delicata sotto il profilo nervoso, nella quale i Fab Five biancoblù hanno sorpreso tutti per la facilità con la quale si sono portati avanti di oltre 20 punti.
E’ stata la grandissima difesa a presidio dell’area a fare la differenza. I continui raddoppi su Chiacig, le ricezioni rese difficili, il contenimento di Stefanov e Naumoski sui giochi a due con i lunghi.
Tutto è andato per il meglio in casa Oregon a cominciare da una condizione fisica brillante il cui caso più eclatante è rappresentato dalla “Montagna Bianca” Todd Lindeman, un giocatore attualmente al top della forma fisica.
Su tutti, Shaun Stonerook è colui che ha fatto maggiormente la differenza. Ha concluso la serie con medie da capogiro: 12 punti, 9 rimbalzi, 68,7% da due, 40% da tre, 100% ai liberi, 2,7 recuperi, 2 assist e 23,3 di valutazione per uno che dovrebbe essere semplicemente un gregario.
Insieme a Lindeman e Damiao ha contribuito alla grande difesa su Chiacig e Topic ai quali sono stati concessi solamente 14,6 punti e 12 rimbalzi di media in coppia.
Una mano sotto le plance l’hanno data anche Mc Cullough e Thornton che sono stati capaci di catturare 5,7 rimbalzi a testa, incredibile soprattutto per il folletto newyorkese alto meno di 1.78.
Cantù ha inoltre sovrastato Siena in tutte le percentuali di tiro tenendo la miglior squadra della regular season al solo 48,6% da due.
Sacripanti ha trovato anche un buon apporto dalla panchina, soprattutto dal “Soldato Ryan” che ha contribuito con 9,7 punti in soli 17’ con il 57,1% da tre punti. Anche Marcelo Damiao ha dato qualcosa di importante come 5 punti e 3,3 rimbalzi in 16’ con il 66,7% da tre punti.
Per Siena, invece, l’unica nota positiva è stato Boris Gorenc, l’uomo più pericoloso che comunque non è riuscito nell’impresa di trascinare i compagni. Naumoski e Stefanov, dopo gara-1, sono stati imbrigliati dagli esterni canturini e così per la formazione toscana non c’è stato più niente da fare.
Ai biancoblù è mancato invece Sam Hines il quale ha tirato male: solo 13 punti di media con 14/31 da due e 0/4 da tre. In realtà, però, la sua non sufficienza è maturata per via della insistenza a cercare la soluzione personale in uno contro uno con il diretto avversario che spesso era Zukauskas. Ora, per affrontare l’ostacolo Skipper, la Oregon non può fare a meno del suo cannoniere. I play-off di Hines inizieranno dunque da Bologna.
