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La Kinder abituata alle battaglie

La squadra di Messina dovrà ovviare alle assenze ma nell'emergenza si esalta

E con questa fanno 12. Ininterrottamente dalla stagione 90-91(2-1 con Cantù) la Virtus gioca una semifinale scudetto. Bisogna risalire agli anni '80 per trovare i bianconeri fuori dalle prime quattro. Fu la Phonola Caserta, allora, a sbarrare la strada alla Virtus nei quarti (2-1).
Continuando a dare i numeri dei playoff bisogna anche ricordare che da quando esistono i quarti di finale al meglio dellle 5 partite per la Virtus è il quarto 3-0 ( 98/99 con Roma), (99/2000 con Siena); (2000/2001 con Treviso), (2001/2002 con Pesaro). Ma adesso viene il difficile. La serie con la Scavolini, infatti, era l'unica in cui la Kinder godeva del fattore campo favorevole. D'ora in poi, mantenendo l'imbattibilità interna bisognerà vincerne almeno una fuori casa per continuare la corsa verso lo scudetto. E' già successo nella serie con Pesaro ma senza considerare il valore dell'avversaria di turno, sarà la diversa condizione psicologica a rendere più complicata l'impresa. Anche se, in vista dell'ultima spiaggia, la Kinder è capace di bracciate molto più vigorose del solito.
Contro la Benetton, l'assenza di Smodis creerà a Messina sicuramente parecchi problemi. Non tanto dal punto di vista difensivo perchè sia Andersen che Frosini possono riuscire a limitare la pericolosità esterna di Nicola e Garbajosa, quanto da quello offensivo. L'assenza nel quintetto virtussino di un lungo capace di segnare da tre punti consentirà alla Benetton di restare ben chiusa nell'area colorata rendendo più difficile il lavoro di Rashard Griffith ma anche quello di Ginobili e Jaric che amano penetrare nel cuore delle difese avversarie. Sarà una sfida dura, difficile per entrambe.
La Kinder ha avuto segnali molto confortanti dall'inserimento di Granger che, in punta di piedi, si è conquistato una bella fetta di campo confermando tutte le sue doti migliori.
Proprio Granger riassume in due battute la prossima sfida con la Benetton. «Sarà diversa — spiega— dalla semifinale di Eurolega. in quell'occasione ci si giocava tutto in 40 minuti, in questa potrebbero servirne anche 200».
Becirovic. Due partite su tre saltate contro Pesaro, Tre quarti d'ora d'allenamento nell'ultima settimana.Questi giorni d'intervallo tra i quarti e le semifinali (si partirà martedì sera) sono una vera manna per Sani dopo la brutta e dolorosissima contusione alla rotula rimediata nella prima sfida con la Scavolini. Superare la paura e ritrovare un minimo di condizione sono gli obiettivi da raggiungere in questi 6 giorni per avere Becirovic in grado di entrare nuovamente nella rotazione degli esterni permettendo a Messina di allungare la squadra fino a 8 uomini , tenendo comunque anche David Brkic sul chi vive e pronto ad alzarsi dalla panchina. La Benetton, da parte sua, ha avuto il vantaggio di giocare tre «amichevoli» con Trieste, correndo, segnando (336 punti) e divertendosi. Ma non sono state tre battaglie ed è nelle battaglie che le squadre di D'Antoni, così belle da vedere in allenamento, mostrano limiti di gestione e di carattere.
Gianni Cristofori
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