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Il futuro della Snaidero secondo Busca

"Ho un anno ancora di contratto. Mi alleno fino a giugno, poi curerò la schiena"

In teoria e sulla carta (quella dell'accordo triennale autografato nell'estate del 2000 e, dunque, valido sino al termine del campionato 2002/2003) dovrebbe essere al riparo da sconquassi. Ma se è vero che i contratti sono (sarebbero) sì fatti per essere rispettati ma, in base alle impietose regole dello sport business, pure rescissi o ceduti, fossimo nei panni di Leo Busca non saremmo del tutto tranquilli. Perchè, se alla Snaidero c'è un doveroso silenzio di attesa, il clima di eccessiva quiete potrebbe anche far presagire discreti ribaltoni. Se poi qualcuno ha la fregola di spulciare il minutaggio del regista di scorta relativo all'ultima fase di torneo (con tutto il rispetto per Woolridge), può anche farsi qualche idea alternativa sul futuro del "bonsai" patavino. Che però è troppo professionista, furbo ed intelligente per capire che è preferibile stare al gioco. In attesa di segnali più diretti.
«Non vedo problemi - precisa Busca - ho ancora un anno di accordo con la Snaidero, che mi ha scelto due anni fa, e intendo rispettarlo. Per il resto, come voi, come tutti, non so nulla di altro».
- Però la panchina non è il "ruolo" ideale per un giocatore.
«Nessuna polemica, non è nel mio stile. Non sono presuntuoso, anzi; dico solo che il sottoscritto è disposto ad accettare qualsiasi soluzione interna, a patto che ci sia chiarezza, da ambo le parti, sin dall'inizio».
- Durante l'anno appena andato agli archivi ne hai (ne abbiamo) viste sin troppe.
«Ho dovuto adattarmi, come tutti, a diverse situazioni. E nel mio ruolo, soprattutto, si è assistito a diversi aggiustamenti in corsa. Ma sono tutte esperienze, fanno bene, fortificano. Non si finisce mai di imparare, nella vita».
- Stagione si, stagione no, di che partito sei ?
«Di quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno. Se penso che, fino a tre - quattro giornate dalla fine eravamo ancora a rischio coinvolgimento nella lotta per la retrocessione e che siamo addirittura approdati ai play - off, si può stare contenti».
- Nei progetti futuri c'è una Snaidero più giovane e dinamica...
«Allora non ho problemi! Limitato come sono sul piano tecnico e quanto a centimetri, mi vedo costretto necessariamente a rimediare battendo altre strade...».
- La post stagione?
«Voglio lavorare almeno sino a metà giugno, tanto poi godremo di un mese e mezzo abbondante di ferie. Servirà anche per curare meglio la schiena che, per necessità contingenti, non ha potuto godere delle giuste attenzioni durante il campionato».
- A proposito: dove va lo scudetto?
«La mia favorita è sempre la Kinder. Prima alternativa Benetton e Skipper mina vagante».
SITUAZIONE.Prosegue intanto (ieri e oggi al Carnera, domani al Marinoni, con sedute mattutine atletiche al Palagym) la prima settimana di allenanenti in casa. Unico assente ingiustificato rimane Li Vecchi il quale, a quanto pare, non si è inteso con la società. Che, per quanto ne sappiamo, continua però a corrispondergli regolarmente un lauto stipendio...
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino
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