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Tusek è pronto, si può dare di più

L’ala pivot della Scavolini attende a giorni il rinnovo del contratto e...l’arrivo della cicogna

PESARO - La tifoseria lo adora e lui cosa fa? Si “sdoppia". Tra due settimane i Tusek in famiglia saranno due perchè Marko, o meglio ,la sua dolce mogliettina, è in attesa del primogenito.
«Sono in Slovenia già da tre giorni - racconta l’ala/pivot biancorossa - e adesso il mio unico pensiero è la nascita di Mark (già, il bimbo si chiamerà proprio “quasi" come il papà, ndr). Sono emozionatissimo, io e mia moglie stiamo girando i negozi per allestire il nuovo appartamento».
E’ partito senza firmare il rinnovo? «Sono in attesa di una telefonata della società. So che il presidente vuole aspettare, perchè il campionato è appena finito. E poi ci sono tanti giocatori in scadenza... Ma sono tranquillo e ho tutte le intenzioni di prepararmi bene per il prossimo campionato. A Pesaro ho passato due anni bellissimi e io voglio rimanere. Credo che la firma del biennale sia solo una questione di giorni».
Si terrà in forma con la sua Nazionale (a proposito: in sede è arrivata anche la richiesta di disponibilità da parte dello staff azzurro per Traina, che però non risponderà alla chiamata. Anche lui sta per abbracciare l’erede)? «La priorità sono mia moglie e mio figlio. Ci sono i genitori e i suoceri, ma il mio aiuto non può mancare. So che la Slovenia parteciperà ad un torneo in Australia e che le convocazioni saranno diramate tra pochissimo. Vedremo».
Negli ultimi anni la Scavolini aveva iniziato un crescendo di risultati che, alla luce di quanto avvenuto nel 2001/2002, ha lasciato molto amaro nelle bocche dei tifosi. C’è chi ha fatto peggio spendendo, probabilmente, anche di più, ma in questi casi viene sempre più facile guardare a chi sta meglio (Cantù, ma anche Siena, che ha pur sempre vinto una Coppa e raggiunto una finale). Anche a Marko Tusek il compito di tracciare un bilancio della stagione della Scavolini e della sua personale: «Non siamo arrivati in fondo a nessuna manifestazione e non ci siamo qualificati per la prossima Eurolega. Abbiamo vinto alcune partita perdendone tante altre, quindi non posso dire che sia stata un’annata così buona. E’ andata peggio della scorsa stagione, nonostante fossimo più forti. Per quel che riguarda il sottoscritto devo ammettere che avrei potuto fare meglio. Mi sono riunito alla squadra a settembre, in ritardo rispetto agli altri e non sono molto contento di come sono andate le cose. Voglio restare a Pesaro anche per questo motivo. Voglio dare di più e vincere qualcosa con la Scavolini. Mi piacciono la città e i tifosi e spero che la squadra resti competitiva».
Camilla Cataldo
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