CANTU'. Messa tra le due bolognesi e Treviso, la piccola Cantù sembra quasi un vaso di coccio in mezzo a giganteschi contenitori di metallo. Sembra, e perciò attenzione a non farsi ingannare dalle apparenze. L'Oregon è in semifinale scudetto dopo aver liquidato 3-0 la squadra che aveva vinto poco prima la Saporta, quel Montepaschi indicato da tutti come mina vagante ed, invece, saltato in aria davanti ad un gruppetto di «marines» che non hanno paura di nessuno. E adesso la Brianza, tornata nel giro dopo quasi 20 anni, lancia la sfida anche alla Skipper miliardaria. Cosa dovrebbe accadere, per vedere una delle supercorazzate fuori dalla finale? Risponde Bruno Arrigoni, il general manager capace di portare a Cantù americani sconosciuti (alzi la mano chi aveva mai sentito nominare Mc Coullogh, Thornton, Hines, Hoover, Lindeman, Stonerook, prezzo 100 mila dollari di media cadauno) e poi rivelatisi tra i migliori.
«Dovrebbero capitare molte cose, non facili. Limitare Fucka, se ne siamo capaci, anche se poi salta fuori il Kovacic che ci fece perdere a Cantù. Bisognerebbe tenere basso il punteggio, fare come le formichine in difesa. E che, come sempre, in attacco tiriamo fuori qualcosa di buono...». Tutte cose che però è dall'inizio di campionato che l'Oregon sta facendo, e bene. Ma ora arriva la Fortitudo affamata di vittorie. «Una Skipper che in effetti mi pare, fin da principio della stagione, abbia camminato forte, e che semmai è stata meno bella in Coppa. A mio avviso, Boniciolli e Lefebre hanno fatto un gran bel lavoro e adesso per la finale sono favoriti loro. Noi? Vogliamo solo vedere come va a finire. Come diceva Totò, in quel film in cui prendeva tutti quegli schiaffoni...».
si. fo.
«Dovrebbero capitare molte cose, non facili. Limitare Fucka, se ne siamo capaci, anche se poi salta fuori il Kovacic che ci fece perdere a Cantù. Bisognerebbe tenere basso il punteggio, fare come le formichine in difesa. E che, come sempre, in attacco tiriamo fuori qualcosa di buono...». Tutte cose che però è dall'inizio di campionato che l'Oregon sta facendo, e bene. Ma ora arriva la Fortitudo affamata di vittorie. «Una Skipper che in effetti mi pare, fin da principio della stagione, abbia camminato forte, e che semmai è stata meno bella in Coppa. A mio avviso, Boniciolli e Lefebre hanno fatto un gran bel lavoro e adesso per la finale sono favoriti loro. Noi? Vogliamo solo vedere come va a finire. Come diceva Totò, in quel film in cui prendeva tutti quegli schiaffoni...».
si. fo.