Pino Sacripanti, che quest’anno ha compiuto il suo secondo miracolo alla guida della formazione del presidente Corrado dopo aver conquistato una salvezza quasi impossibile la scorsa stagione, ha già in testa quelle che devono essere le linee conduttrici del gioco canturino contro la corazzata bolognese:
“Innanzitutto – spiega Sacripanti - dobbiamo basare ancora una volta tutto sulla nostra difesa, il che significa, non prendere mai contropiede primario e farli attaccare sempre con la nostra difesa schierata. In attacco dobbiamo provare ad essere noi ad esasperare il contropiede, cosa che a mio avviso c’è riuscita abbastanza bene contro Siena”.
Da che cosa è determinata la pericolosità della Skipper?
“Uno dei loro punti di forza è il gioco in post basso da parte di Fucka: oltre a sfruttare i suoi movimenti in avvicinamento a canestro, sono riusciti a costruire molteplici soluzioni di passaggio che permettono loro di trovare sempre un buon tiro sul lato opposto o dal post alto. A livello di squadra, hanno una grande fisicità ed un grande equilibrio. Sono pericolosi con gli esterni grazie al tiro in uscita dai blocchi di Meneghin e Marcelic ed hanno una panchina lunga, tecnica e forte a livello fisico”.
Quest’anno siete stati gli unici a vincere in campionato sul loro campo, pensi che questo possa pesare su di loro?
“Io credo che chiaramente il fattore campo un po’ incida e noi sappiamo di essere sfavoriti in questo senso. Il campionato dice però che noi abbiamo vinto a Bologna e loro qui. Arrivati a questo punto io credo che il fattore campo conti ma soprattutto sia l’aspetto fisico, reattivo e di concentrazione a fare la differenza. Penso che il fatto di avere forse un po’ meno da perdere rispetto a loro possa colmare in parte il gap del fattore campo”.
E questo se lo augurano anche tutti i tifosi biancoblù che vogliono continuare a vivere questo sogno della squadra costruita con un budget inferiore a quello delle grandi e che ora sta lottando per vincere lo Scudetto.
“Innanzitutto – spiega Sacripanti - dobbiamo basare ancora una volta tutto sulla nostra difesa, il che significa, non prendere mai contropiede primario e farli attaccare sempre con la nostra difesa schierata. In attacco dobbiamo provare ad essere noi ad esasperare il contropiede, cosa che a mio avviso c’è riuscita abbastanza bene contro Siena”.
Da che cosa è determinata la pericolosità della Skipper?
“Uno dei loro punti di forza è il gioco in post basso da parte di Fucka: oltre a sfruttare i suoi movimenti in avvicinamento a canestro, sono riusciti a costruire molteplici soluzioni di passaggio che permettono loro di trovare sempre un buon tiro sul lato opposto o dal post alto. A livello di squadra, hanno una grande fisicità ed un grande equilibrio. Sono pericolosi con gli esterni grazie al tiro in uscita dai blocchi di Meneghin e Marcelic ed hanno una panchina lunga, tecnica e forte a livello fisico”.
Quest’anno siete stati gli unici a vincere in campionato sul loro campo, pensi che questo possa pesare su di loro?
“Io credo che chiaramente il fattore campo un po’ incida e noi sappiamo di essere sfavoriti in questo senso. Il campionato dice però che noi abbiamo vinto a Bologna e loro qui. Arrivati a questo punto io credo che il fattore campo conti ma soprattutto sia l’aspetto fisico, reattivo e di concentrazione a fare la differenza. Penso che il fatto di avere forse un po’ meno da perdere rispetto a loro possa colmare in parte il gap del fattore campo”.
E questo se lo augurano anche tutti i tifosi biancoblù che vogliono continuare a vivere questo sogno della squadra costruita con un budget inferiore a quello delle grandi e che ora sta lottando per vincere lo Scudetto.