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Maggioli ora ha voglia di restare

Il centro della Scavolini, ieri operato al ginocchio: "Questa è la mia città e mi può dare tante soddisfazioni"

PESARO — La giornata è cominciata presto, ieri, per Michele Maggioli: in ospedale di buon'ora perché era il primo nella lista del dottor Zini. Operato in anestesia locale, il pivot si è guardato l'intervento su un monitor, così ha saputo cosa c'era dentro quel ginocchio che ha tormentato il suo finale di stagione.
«E' andato tutto bene. Alle otto e tre quarti ero già in sala operatoria: ho assistito a tutto quanto, seguivo su un video a colori — racconta quasi divertito — mentre Zini mi spiegava dov'era con la sonda. Il dottore mi ha detto che pensava di trovare una situazione peggiore, invece tutto sommato si è trattato di un intervento breve perché il problema era contenuto. Avevo una lieve infiammazione, la cartilagine era un po' rovinata e lui me l'ha sistemata. Ora ho un orologio svizzero invece di un ginocchio».
Dopo l'operazione, quali gli altri passi?
«Ho davanti un mese e mezzo di riabilitazione. Ma sono estremamente sereno: negli ultimi quattro mesi ho tirato avanti con il dolore. Potevo passare un'estate con la Nazionale — spiega il giocatore — magari continuando a forzare il ginocchio, o fare potenziamento muscolare, col rischio di ritrovarmi nella stessa situazione a settembre. Il problema, seppur piccolo, era fastidioso e penso di aver fatto la cosa giusta».
Ma dove giocherà a settembre Maggioli?
«Non so ancora cosa mi regalerà il futuro o dove andrò a finire. Ma, se mi aveste chiesto due mesi fa cosa volevo fare, avrei risposto subito che volevo andare via, staccare la spina con Pesaro. Invece adesso no: nell'ultimo periodo mi sono accorto di tante cose, ad esempio che attorno a me c'è molto affetto, soprattutto tra i tifosi. Dopo tutto questa è la mia città e mi può dare tante soddisfazioni, anche se non dimentico le difficoltà nel giocare dove uno è nato».
Insomma è tornata la voglia di restare alla Scavolini?
«Non me la sento ancora di sbilanciarmi, vedremo qual è la proposta».
Un giudizio da Maggioli sulla stagione di Maggioli?
«Quando sono stato messo in condizione di fare la mia parte, ho risposto bene. Avevo cominciato tra i problemi, perché io e Blair facevamo fatica a giocare assieme e sono finito presto in panchina. Durante l'infortunio di Joseph ho avuto i miei due mesi di gloria dove secondo me ho disputato delle buone partite, su tutte quella di Atene che ci ha permesso di continuare la corsa in Eurolega. Com'era prevedibile, dopo l'arrivo di DeMarco il mio minutaggio si è ridotto ed è coinciso anche con l'inizio dei guai al ginocchio, che mi dava problemi persino ad allenarmi: capisco che per il coach non è stato facile gestirmi, aveva timore di mettermi dentro perché prima di tutto avevo paura io».
E la squadra?
«Le aspettative erano tante dopo la stagione stupenda dell'anno scorso e si sperava in qualcosa di meglio, magari di vincere una delle trecompetizioni alle quali partecipavamo — ammette Maggioli —. Capisco la delusione dei tifosi, ma abbiamo avuto un sacco di problemi per l'assetto di squadra che un anno fa non c'erano, a cominciare da questo quarto lungo che non arrivava. Siamo passati da giornate super a periodi negativi: peccato che quando la squadra pareva aver ingranato, e comunque era tardi, abbiamo cozzato proprio contro la Kinder. Anche colpa nostra perchè siamo arrivati sesti e sfidare la terza col fattore campo a sfavore non è facile, oltretutto in garatre la partita è stata decisa anche da alcune fischiate arbitrali un po' così...».
Elisabetta Ferri

PESARO — Poche ore dopo l'intervento, la società ha emesso un comunicato stampa: «Michele Maggioli è stato sottoposto ad intervento in artroscopia per regolarizzazione di un'iniziale condropatia rotulea dal dottor Raul Zini consulente ortopedico della Vuelle, presso l'ospedale San Salvatore di Pesaro. L'intervento è perfettamente riuscito e il giocatore può iniziare immediatamente la riabilitazione a carico completo».
Se il giocatore è più sereno, il dottor Zini, che l'ha operato, è decisamente ottimista: «Si trattava di una piccola lesione della cartilagine della rotula in fase iniziale — spiega — e dunque abbiamo fatto la pulizia di questa cartilagine. Sono ottimista poiché non si trattava di una grossa lesione, in un paio di mesi tornerà a giocare».
Già ma dove?
«Ah bè, io gli sono affezionato e se resta qui sono contento. Ma questo è il mio lavoro e io dovevo rimetterlo in sesto comunque — sorride Zini —. Michele era molto voglioso di risolvere la questione, ha seguito l'intervento su un monitor e si è reso conto che il problema è risolto, non avrà difficoltà a recuperare».
Quello di Maggioli è uno dei tanti nodi da sciogliere in quest'estate dove ben sette decimi della Scavolini sono in scadenza di contratto, in attesa di sapere se vestiranno ancora la maglia biancorossa.
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