Si profila un'estate ricchissima di appuntamenti per Sasha Vujacic il talentuoso diciottenne di Maribor in forza alla Snaidero. Lo sloveno che attualmente si sta ancora allenando con la prima squadra, il 16 giugno raggiungerà la nazionale del suo paese per preparare i campionati europei junior in programma a Ludwigsburg in Germania per poi partecipare sempre agli europei under 20 in Lettonia. Ventiquattro presenze, 15 partite giocate per una media di 6,8 minuti a gara e 1,2 punti realizzati i suoi numeri in campionato quest'anno. Maggiore è stato il suo utilizzo in Saporta ove Sasha ha giocato 5 match alla media di 17 minuti e 5.4 punti a gara. Con Vujacic ripercorriamo le tappe della sua stagione: «Della prima parte del campionato -attacca Sasha- ho ben poco da dire, dato che non ero inserito nei dieci e a volte neppure partecipavo ai training con la squadra. Con l'avvento di Frates le cose sono cambiate. Il nuovo tecnico mi ha dato fiducia mettendomi nelle possibilità di misurarmi alla pari con gli altri compagni, e per questo lo ringrazio pubblicamente».
- Sei soddisfatto del tuo rendimento?
«All'inizio non è stato facile inserirmi, anche perchè, di fatto, sono stato per sei mesi a guardare. Poi ho preso via via confidenza con la squadra e le cose sono decisamente migliorate. Se ho fatto bene? Si può sempre fare meglio».
- I tuoi rapporti con Esposito e Gentile?
«Direi buoni; sono due campioni ed hanno sempre avuto il mio rispetto. Nando poi nei miei confronti era spesso prodigo di consigli».
- Quale sarà il tuo futuro?
«Per adesso penso a prepararmi al meglio per gli impegni che mi attendono con la nazionale. Siamo uno dei team favoriti assieme a Grecia e Spagna; puntiamo alla medaglia. Ad Udine sto comunque benissimo e mi piacerebbe rimanervi. Ho un ottimo rapporto con la società, presidente e vice in primis, con Frates, con Lorenzo Bettarini, con i compagni. Un po' tutti mi hanno dato una grossa mano quest'anno e non voglio dimenticare neppure il contributo dei miei genitori che mi sono sempre stati molto vicini».
- Sei diventato anche uno dei beniamini del pubblico.
«Il pubblico è stato straordinario nei miei confronti. Ricordo come fosse adesso l'ovazione che mi ha tributato ai miei primi due punti in serie A siglati contro la Kinder».
- Che ne pensi di Zagorac il giovane sloveno in prova ad Udine e tuo compagno di squadra in nazionale?
«E' un buon giocatore, io e lui ci intendiamo alla perfezione. Ha però inevitabilmente bisogno di farsi un po'le ossa».
- Qual è il tuo augurio agli amici della squadra juniores che domenica partirà per Latina per le finali nazionali?
«Faccio ai ragazzi un grosso in bocca al lupo e spero che vendichino la prestrazione un po'deludente dello scorso anno. Hanno tutti i mezzi per fare bene».
Giovanni Boldarino
- Sei soddisfatto del tuo rendimento?
«All'inizio non è stato facile inserirmi, anche perchè, di fatto, sono stato per sei mesi a guardare. Poi ho preso via via confidenza con la squadra e le cose sono decisamente migliorate. Se ho fatto bene? Si può sempre fare meglio».
- I tuoi rapporti con Esposito e Gentile?
«Direi buoni; sono due campioni ed hanno sempre avuto il mio rispetto. Nando poi nei miei confronti era spesso prodigo di consigli».
- Quale sarà il tuo futuro?
«Per adesso penso a prepararmi al meglio per gli impegni che mi attendono con la nazionale. Siamo uno dei team favoriti assieme a Grecia e Spagna; puntiamo alla medaglia. Ad Udine sto comunque benissimo e mi piacerebbe rimanervi. Ho un ottimo rapporto con la società, presidente e vice in primis, con Frates, con Lorenzo Bettarini, con i compagni. Un po' tutti mi hanno dato una grossa mano quest'anno e non voglio dimenticare neppure il contributo dei miei genitori che mi sono sempre stati molto vicini».
- Sei diventato anche uno dei beniamini del pubblico.
«Il pubblico è stato straordinario nei miei confronti. Ricordo come fosse adesso l'ovazione che mi ha tributato ai miei primi due punti in serie A siglati contro la Kinder».
- Che ne pensi di Zagorac il giovane sloveno in prova ad Udine e tuo compagno di squadra in nazionale?
«E' un buon giocatore, io e lui ci intendiamo alla perfezione. Ha però inevitabilmente bisogno di farsi un po'le ossa».
- Qual è il tuo augurio agli amici della squadra juniores che domenica partirà per Latina per le finali nazionali?
«Faccio ai ragazzi un grosso in bocca al lupo e spero che vendichino la prestrazione un po'deludente dello scorso anno. Hanno tutti i mezzi per fare bene».
Giovanni Boldarino
Fonte: Il Gazzettino