PESARO — Scavolini contro Metis Varese (inizio ore 18,15 al Bpa Palas) si presenta come una partita serena, primaverile, piena di sole e con poche nubi nel cielo azzurro. D'altronde lo dice anche il calendario: è una partita da Domenica delle Palme. Ma il coach Stefano Pillastrini, che evidentemente sa bene come possono andare a finire certe giornate che sembrano solo una festa, ha già messo all'erta credenti e miscredenti invitandoli a non lasciarsi andare agli «osanna» prima del tempo. «Attenzione — ha infatti proclamato Pillastrini, quanto per puro senso del dovere o quanto per intima convinzione non si sa — perché il vero pericolo è proprio quello di ritenere che questa sia una partita di routine».
Ha comunque fatto bene l'allenatore a richiamare tutti alla serietà d'intenti. Perché il quadro di riferimento potrebbe portare veramente a pensare ad una scampagnata primaverile: fra Scavolini e Varese c'è in classifica un baratro di punti, non c'è Pozzecco e c'è invece il tocco sentimental-nostalgico del ritorno a Pesaro di Paolo Conti e c'è anche la presenza inossidabile di un grande come Vescovi, un nome che fa tornare in mente una Varese d'altri tempi, ben più battagliera, temibile e forte di quella che sta stentando più del dovuto in questa stagione partita male e andata avanti senza grandi acuti.
A richiamare tutti all'ordine Pillastrini ha fatto bene anche per un altro motivo. Si dev'essere chiesto: che razza di squadra mi ritroverò in campo contro Varese? Quella tosta che ha spezzato la Kinder, quel mollusco che si è sciolto a Roma o quella eroica che ha vinto a Bologna contro la Skipper? E siccome nelle prestazioni della Scavolini sembra di poter cogliere una attendibile alternanza fra partite da ricordare e quelle da dimenticare, ben venga ogni avvertimento che faccia star lì i giocatori con la testa. Anche perché questo è un momento in cui non bisogna assolutamente lasciar cadere il «trend» a salire innescato dalla splendida serata di Eurolega contro la Skipper: lo spirito di squadra è stato rivitalizzato, l'Europa è diventata di nuovo una posta per cui combattere, la partita di questa sera è un banco di prova, ed anche una prova generale, di quanto bisognerà fare mercoledì prossimo quando al Bpa Palas arriverà, per la Coppa, quella Benetton che all'andata ci ha frastornato letteralmente. Come ultima notazione si potrebbe anche dire che questa sera sarebbe una bella occasione per offrire al pubblico un po' di basket che valga la pena di essere visto. Perché non si vive solo di vittorie aritmetiche, ma anche di roba fresca e bella.
Ha comunque fatto bene l'allenatore a richiamare tutti alla serietà d'intenti. Perché il quadro di riferimento potrebbe portare veramente a pensare ad una scampagnata primaverile: fra Scavolini e Varese c'è in classifica un baratro di punti, non c'è Pozzecco e c'è invece il tocco sentimental-nostalgico del ritorno a Pesaro di Paolo Conti e c'è anche la presenza inossidabile di un grande come Vescovi, un nome che fa tornare in mente una Varese d'altri tempi, ben più battagliera, temibile e forte di quella che sta stentando più del dovuto in questa stagione partita male e andata avanti senza grandi acuti.
A richiamare tutti all'ordine Pillastrini ha fatto bene anche per un altro motivo. Si dev'essere chiesto: che razza di squadra mi ritroverò in campo contro Varese? Quella tosta che ha spezzato la Kinder, quel mollusco che si è sciolto a Roma o quella eroica che ha vinto a Bologna contro la Skipper? E siccome nelle prestazioni della Scavolini sembra di poter cogliere una attendibile alternanza fra partite da ricordare e quelle da dimenticare, ben venga ogni avvertimento che faccia star lì i giocatori con la testa. Anche perché questo è un momento in cui non bisogna assolutamente lasciar cadere il «trend» a salire innescato dalla splendida serata di Eurolega contro la Skipper: lo spirito di squadra è stato rivitalizzato, l'Europa è diventata di nuovo una posta per cui combattere, la partita di questa sera è un banco di prova, ed anche una prova generale, di quanto bisognerà fare mercoledì prossimo quando al Bpa Palas arriverà, per la Coppa, quella Benetton che all'andata ci ha frastornato letteralmente. Come ultima notazione si potrebbe anche dire che questa sera sarebbe una bella occasione per offrire al pubblico un po' di basket che valga la pena di essere visto. Perché non si vive solo di vittorie aritmetiche, ma anche di roba fresca e bella.
Fonte: Il Resto del Carlino
