TREVISO - Zero a uno o meno trentuno? La risposta l´avremo domani sera, al dilemma se la Kinder abbia ancora qualcosa nei vecchi bauli, o se l´energia fresca della Benetton sia già troppo per le sue esauste risorse di fine stagione. La risposta di chi ha visto, ieri sera, è che sarà dura inventarsi un pareggio. Quella di Messina, senz´altro più autorevole, non c´è. «Prestazione nostra incommentabile, sono venuto in sala stampa solo per salutarvi. Spero giovedì di giocare una partita. Sottolineo partita». Nero, e duro, anche Madrigali: «Non va bene mollare così».
Lo sfascio è stato completo. Fisico, tecnico e mentale, davanti a una Benetton che di questi tempi fa bene tutto e che ha avuto perfino l´agio di spartire le sue glorie. Marconato il migliore (e Griffith, di fronte, il peggiore): un padrone di tutto, con 7/9, 10 rimbalzi e 2 stoppate. Ma Pittis è stato il volano di tutti gli allunghi, Edney la trottola anche dispersiva ma inafferrabile (5/9, 4 assist, 6 perse), Garbajosa e Nicola la torta ricca, Chikalkin la ciliegia nel tiro all´orso finale (5/9). L´orso non si muoveva più.
Da «Signore e Signori» sono passati quarant´anni, nessuno fa più l´amore nei pagliai e intanto hanno pure inventato il Nord Est, ma nel foyer del PalaVerde la città pettegola ciacola di D´Antoni che ha una gran voglia di tornare in America e aggiunge, facendo due più due, che chiamato a rilevarlo non potrà essere che Messina. Per adesso, comunque, il prode Ettorre officia sull´altra panca e sceglie Jaric come primo staffettista su Edney. Ci vuole poco a capire che non è serata. O che la serata è tutta degli altri. 5-0 Treviso, poi un colpetto di Rigaudeau e quindi un 15-2, dopo meno di 5´. La Benetton corre, salta, tira, la Kinder non fa niente di tutto questo, e solo orrendi pasticci. Si potrebbe dire che, su molti contatti, i suoi omoni subiscono e i fischi tacciono, ma c´è uno scarto di fisicità, tra bianchi e verdi, che a parlare d´arbitri ci si fa solo rider dietro. La Benetton apre voragini coi tiri lunghi dei 4 (due Garbajosa, uno Nicola), ma anche Marconato sevizia Griffith a rimbalzo e pure quando Ginobili sale, con un sussulto, a 19-12, è una fiammatina che dura meno d´uno svedese. 27-16 alla prima pausa e, fatti i conti, Treviso ha fatto tutto meglio: difesa, contropiede, triple, rimbalzi.
In avvio di secondo quarto, un Griffith che solo per rilevatori evangelici ha perso una sola palla (dico tre e sto stretto) sale al terzo fallo e Messina deve giocare per forza, e non per tattica, con quattro piccoli. Ne cava zero, anzi sprofonda ancora, senza attacco (39% alla pausa, 10 perse) e senza difesa (9 rimbalzi offensivi concessi, oltre al 44% di una Benetton che si concede perfino d´esser farfallona). Il - 16 di metà è una fotografia impietosa, ma nitidissima del gap di valori.
Ripresa, la Virtus scala fino a un sudato - 13, ma basta Pittis, da solo (stoppata, furto, contropiede), a rispedirla a - 20, e poi Edney, che saltella un po´ troppo da spaccone, a - 22. E´ chiaro che ormai si gioca solo per vedere quanti sono alla fine, e pure per ammirare Ginobili, che ormai fa attacco da solo (12 punti nel terzo periodo). Sotto di 26, Messina non fa la faccia dell´orco, ma quella del priore paziente e chiede solo alla squadra di giocare senza guardare quell´angoscioso tabellone che c´è lassù. Ce ne saranno altre, sperabilmente meno cupe, tanto vale provare a capirci qualcosa. Niente, solo buio. Quarto quarto, sul - 27 gonfiato da Chikalkin Ginobili ha ancora cuore di volare in cielo a stoppare un lob di Edney. E poi di stampare sul ferro una schiacciata da cinema, delle sue, che, per i Signore e Signori dell´anno 2002, meritano un uuh uhh uuh irrispettoso di chi gioca per far divertire i pagatori di biglietto. Peggio fanno solo altri decerebrati che, a fine gara, centrano con una moneta il figlioletto di D´Antoni. Solo un graffio. Dall´infermeria, anche l´incerta presenza di Bell domani sera a Casalecchio. Ma da - 31 si vede meno luce che da 0-1.
Walter Fuochi
BENETTON-KINDER 97-66
Benetton: Edney 13, Bell 8, Pittis 8, Garbajosa 10, Marconato 17, Bulleri 7, Chikalkin 15, Nachbar 7, Nicola 8, Tskitishvili 4.
Kinder: Jaric 16, Rigaudeau 12, Ginobili 21, Frosini 4, Griffith 2, Becirovic 5, Granger, Andersen 6, Barlera. N.e. Bonora.
Arbitri: Grossi e Reatto.
Note: liberi: Tv 20/23, Bo 12/16. Da due: Tv 22/41, Bo 18/44. Da tre: Tv 11/25, Bo 6/17. Rimbalzi: Tv 43, Bo 31.
Parziali: 5´ 15-7, 10´ 27-16, 15´ 39-23, 20´ 48-32, 25´ 59-40, 30´ 73-49, 35´ 84-59, 40´ 97-66. Massimo svantaggio Virtus: - 33 (61-94) al 39´. Mai in vantaggio.
Lo sfascio è stato completo. Fisico, tecnico e mentale, davanti a una Benetton che di questi tempi fa bene tutto e che ha avuto perfino l´agio di spartire le sue glorie. Marconato il migliore (e Griffith, di fronte, il peggiore): un padrone di tutto, con 7/9, 10 rimbalzi e 2 stoppate. Ma Pittis è stato il volano di tutti gli allunghi, Edney la trottola anche dispersiva ma inafferrabile (5/9, 4 assist, 6 perse), Garbajosa e Nicola la torta ricca, Chikalkin la ciliegia nel tiro all´orso finale (5/9). L´orso non si muoveva più.
Da «Signore e Signori» sono passati quarant´anni, nessuno fa più l´amore nei pagliai e intanto hanno pure inventato il Nord Est, ma nel foyer del PalaVerde la città pettegola ciacola di D´Antoni che ha una gran voglia di tornare in America e aggiunge, facendo due più due, che chiamato a rilevarlo non potrà essere che Messina. Per adesso, comunque, il prode Ettorre officia sull´altra panca e sceglie Jaric come primo staffettista su Edney. Ci vuole poco a capire che non è serata. O che la serata è tutta degli altri. 5-0 Treviso, poi un colpetto di Rigaudeau e quindi un 15-2, dopo meno di 5´. La Benetton corre, salta, tira, la Kinder non fa niente di tutto questo, e solo orrendi pasticci. Si potrebbe dire che, su molti contatti, i suoi omoni subiscono e i fischi tacciono, ma c´è uno scarto di fisicità, tra bianchi e verdi, che a parlare d´arbitri ci si fa solo rider dietro. La Benetton apre voragini coi tiri lunghi dei 4 (due Garbajosa, uno Nicola), ma anche Marconato sevizia Griffith a rimbalzo e pure quando Ginobili sale, con un sussulto, a 19-12, è una fiammatina che dura meno d´uno svedese. 27-16 alla prima pausa e, fatti i conti, Treviso ha fatto tutto meglio: difesa, contropiede, triple, rimbalzi.
In avvio di secondo quarto, un Griffith che solo per rilevatori evangelici ha perso una sola palla (dico tre e sto stretto) sale al terzo fallo e Messina deve giocare per forza, e non per tattica, con quattro piccoli. Ne cava zero, anzi sprofonda ancora, senza attacco (39% alla pausa, 10 perse) e senza difesa (9 rimbalzi offensivi concessi, oltre al 44% di una Benetton che si concede perfino d´esser farfallona). Il - 16 di metà è una fotografia impietosa, ma nitidissima del gap di valori.
Ripresa, la Virtus scala fino a un sudato - 13, ma basta Pittis, da solo (stoppata, furto, contropiede), a rispedirla a - 20, e poi Edney, che saltella un po´ troppo da spaccone, a - 22. E´ chiaro che ormai si gioca solo per vedere quanti sono alla fine, e pure per ammirare Ginobili, che ormai fa attacco da solo (12 punti nel terzo periodo). Sotto di 26, Messina non fa la faccia dell´orco, ma quella del priore paziente e chiede solo alla squadra di giocare senza guardare quell´angoscioso tabellone che c´è lassù. Ce ne saranno altre, sperabilmente meno cupe, tanto vale provare a capirci qualcosa. Niente, solo buio. Quarto quarto, sul - 27 gonfiato da Chikalkin Ginobili ha ancora cuore di volare in cielo a stoppare un lob di Edney. E poi di stampare sul ferro una schiacciata da cinema, delle sue, che, per i Signore e Signori dell´anno 2002, meritano un uuh uhh uuh irrispettoso di chi gioca per far divertire i pagatori di biglietto. Peggio fanno solo altri decerebrati che, a fine gara, centrano con una moneta il figlioletto di D´Antoni. Solo un graffio. Dall´infermeria, anche l´incerta presenza di Bell domani sera a Casalecchio. Ma da - 31 si vede meno luce che da 0-1.
Walter Fuochi
BENETTON-KINDER 97-66
Benetton: Edney 13, Bell 8, Pittis 8, Garbajosa 10, Marconato 17, Bulleri 7, Chikalkin 15, Nachbar 7, Nicola 8, Tskitishvili 4.
Kinder: Jaric 16, Rigaudeau 12, Ginobili 21, Frosini 4, Griffith 2, Becirovic 5, Granger, Andersen 6, Barlera. N.e. Bonora.
Arbitri: Grossi e Reatto.
Note: liberi: Tv 20/23, Bo 12/16. Da due: Tv 22/41, Bo 18/44. Da tre: Tv 11/25, Bo 6/17. Rimbalzi: Tv 43, Bo 31.
Parziali: 5´ 15-7, 10´ 27-16, 15´ 39-23, 20´ 48-32, 25´ 59-40, 30´ 73-49, 35´ 84-59, 40´ 97-66. Massimo svantaggio Virtus: - 33 (61-94) al 39´. Mai in vantaggio.
Fonte: La Repubblica