Prevale nettamente il fattore campo in gara-1 di due semifinali giocate in fotocopia. A Bologna, la Skipper ha avuto vita facile per 75-56 contro una Cantù irriconoscibile che non è mai entrata, con testa e nervi, in una partita a senso unico. Per portarsi sull’1-0 nella serie, agli uomini di Boniciolli sono bastati i primi dieci minuti, chiusi sul 29-7, durante i quali l’Oregon ha permesso alla Fortitudo di segnare sempre a colpo sicuro (11/12 da due) grazie, in particolare, all’ottima prestazione di Kovacic e Milic, autentiche incognite irrisolte per una difesa troppo permissiva. In attacco, poi, Cantù si è affidata unicamente alle soluzioni individuali rinunciando, così, al suo caratteristico gioco corale. A senso unico anche la partita di Treviso vinta dal Benetton per 97-66, con i devastanti padroni di casa sempre in vantaggio su una Kinder costretta a giocare una partita diversa da quella preparata da Messina. Griffith, infatti, che doveva catalizzare l’attacco dei campioni in carica, è stato presto sovrastato da un immenso Marconato (16) capace di dominare sotto i tabelloni e nel conseguente tiro a segno degli esterni, si dimostravano più in palla quelli della Marca.
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