GARA 1 è stata una dimostrazione di forza, la Fortitudo non ha concesso niente. Boniciolli, da dove si deve ricominciare questa sera a Cantù, dopo una partita che ha cementato delle certezze?
«Violenza a noi stessi, ecco cosa bisogna fare. Dimenticare la vittoria facile, senza però cancellare le scelte giuste effettuate. Cantù non ci aspetterà, loro stessi con orgoglio hanno dichiarato di non aver mai perso due gare consecutive in campionato. Ci daranno battaglia, ma la Skipper è formata da gente da battaglia».
Martedì però lo scontro frontale non c´è stato. Un dominio totale e un approccio molto sicuro.
«Mi ha sorpreso lo scarto finale, ma non l´impatto che ha avuto la mia squadra. La difesa nel primo quarto è stata eccellente, non ha concesso niente. Il livello toccato mi ha soddisfatto completamente e anche la consapevolezza dei miei nelle proprie potenzialità e nelle alternative di gioco».
Infatti il tiro da tre, nel passato cartina di tornasole di ogni prestazione, non è andato, ma la Skipper non ne ha risentito. A esser pignoli è mancato il colpo del ko.
«Qualche errore è stato commesso nella seconda parte. Anch´io dopo l´inizio mi aspettavo di andare sempre più su. Abbiamo perso il ritmo, ma non il controllo. I primi 10´ di Gara 1 sono stati perfetti: io non ho fatto cambi, così è capitato che Galanda e Goldwire siano entrati dopo 20´ effettivi di 'raffreddamento´, con qualche problema. Oggi giocheranno di più, ma martedì è stato giusto non rischiare».
L´Oregon proverà qualche accorgimento tattico?
«Non credo a sorprese enormi. Io punto a lavorare molto sulla mia squadra, più che sulle caratteristiche delle altre. Qualcuno mi accusa di essere 'facilone´, ma questo è il mio metodo. La Fortitudo oggi è pronta ad affrontare le avversarie più forti. Non credo che le tattiche possano spostare gli equilibri. Qualcosa incidono, ma se si è organizzati la percentuale scende ancora».
Dopo un campionato fatto di regolarità, la Fortitudo ora è diventata anche brillante. Lo spiega?
«La Skipper praticamente non ha fatto la preparazione. Ci manca un mese. Il nostro lavoro ci fa sentire come se fossimo a fine aprile. A fine stagione regolare, potevamo crescere del 30%, adesso del 10».
L´altra semifinale come l´ha vista?
«Nessun commento, semplicemente perché non la seguo in modo approfondito. Leggo i risultati e i resoconti, nulla di più».
Francesco Forni
«Violenza a noi stessi, ecco cosa bisogna fare. Dimenticare la vittoria facile, senza però cancellare le scelte giuste effettuate. Cantù non ci aspetterà, loro stessi con orgoglio hanno dichiarato di non aver mai perso due gare consecutive in campionato. Ci daranno battaglia, ma la Skipper è formata da gente da battaglia».
Martedì però lo scontro frontale non c´è stato. Un dominio totale e un approccio molto sicuro.
«Mi ha sorpreso lo scarto finale, ma non l´impatto che ha avuto la mia squadra. La difesa nel primo quarto è stata eccellente, non ha concesso niente. Il livello toccato mi ha soddisfatto completamente e anche la consapevolezza dei miei nelle proprie potenzialità e nelle alternative di gioco».
Infatti il tiro da tre, nel passato cartina di tornasole di ogni prestazione, non è andato, ma la Skipper non ne ha risentito. A esser pignoli è mancato il colpo del ko.
«Qualche errore è stato commesso nella seconda parte. Anch´io dopo l´inizio mi aspettavo di andare sempre più su. Abbiamo perso il ritmo, ma non il controllo. I primi 10´ di Gara 1 sono stati perfetti: io non ho fatto cambi, così è capitato che Galanda e Goldwire siano entrati dopo 20´ effettivi di 'raffreddamento´, con qualche problema. Oggi giocheranno di più, ma martedì è stato giusto non rischiare».
L´Oregon proverà qualche accorgimento tattico?
«Non credo a sorprese enormi. Io punto a lavorare molto sulla mia squadra, più che sulle caratteristiche delle altre. Qualcuno mi accusa di essere 'facilone´, ma questo è il mio metodo. La Fortitudo oggi è pronta ad affrontare le avversarie più forti. Non credo che le tattiche possano spostare gli equilibri. Qualcosa incidono, ma se si è organizzati la percentuale scende ancora».
Dopo un campionato fatto di regolarità, la Fortitudo ora è diventata anche brillante. Lo spiega?
«La Skipper praticamente non ha fatto la preparazione. Ci manca un mese. Il nostro lavoro ci fa sentire come se fossimo a fine aprile. A fine stagione regolare, potevamo crescere del 30%, adesso del 10».
L´altra semifinale come l´ha vista?
«Nessun commento, semplicemente perché non la seguo in modo approfondito. Leggo i risultati e i resoconti, nulla di più».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica