BOLOGNA. Vendetta, tremenda vendetta. Alla Virtus stanno pensando solo a dimostrare che quella del Palaverde era solo una versione venuta male di se stessa, quella autentica si vedrà stasera. Al presidente Madrigali tuttavia il rospo è rimasto in gola, dopo garauno è sbottato: «Si può anche perdere, ma non in questa maniera, lasciando andare le briglie in una semifinale playoff».
«No - continua il presidente - così proprio non va bene. Ora in casa nostra speriamo cambi tutto, la serie è lunga e ci sono partite sufficienti per poter rimediare, tuttavia la gara iniziale l'abbiamo sbagliata. E quest'anno di partite sbagliate ne abbiamo avute diverse». Ricordiamoci della partita di Eurolega. La Benetton perse quando la Virtus riuscì a rallentare la circolazione di palla trevigiana, a correre (ne è capace, Ginobili e Jaric non sono da meno di Edney e Bell) o, in alternativa, ad appoggiare la palla a Griffith. In Coppa però c'era Smodis ad offrire a Messina la possibilità di variare i quintetti, disponendo di un tre in grado di segnare da fuori e da sotto: senza di lui, accanto a Griffith, ci devono essere quasi sempre Frosini o Andersen. Ne esce una Virtus più massiccia, ma anche più prevedibile e macchinosa. E Treviso, che per un solo punto, ha sfiorato il record del massimo scarto delle semifinali playoff (resiste il +32 del '76- '77 (Mobilgirgi-Alco 102-70), ne dovrà approfittare. La Benetton si accinge anche a superare l'Olimpia Milano nella classifica assoluta dei tiri da 3 (667 i canestri lombardi dalla lunga distanza, 665 quelli della Benetton.
L'altra semifinale. A Cantù (ore 20.30) si gioca Oregon-Skipper (serie: 0-1).
si. fo.
«No - continua il presidente - così proprio non va bene. Ora in casa nostra speriamo cambi tutto, la serie è lunga e ci sono partite sufficienti per poter rimediare, tuttavia la gara iniziale l'abbiamo sbagliata. E quest'anno di partite sbagliate ne abbiamo avute diverse». Ricordiamoci della partita di Eurolega. La Benetton perse quando la Virtus riuscì a rallentare la circolazione di palla trevigiana, a correre (ne è capace, Ginobili e Jaric non sono da meno di Edney e Bell) o, in alternativa, ad appoggiare la palla a Griffith. In Coppa però c'era Smodis ad offrire a Messina la possibilità di variare i quintetti, disponendo di un tre in grado di segnare da fuori e da sotto: senza di lui, accanto a Griffith, ci devono essere quasi sempre Frosini o Andersen. Ne esce una Virtus più massiccia, ma anche più prevedibile e macchinosa. E Treviso, che per un solo punto, ha sfiorato il record del massimo scarto delle semifinali playoff (resiste il +32 del '76- '77 (Mobilgirgi-Alco 102-70), ne dovrà approfittare. La Benetton si accinge anche a superare l'Olimpia Milano nella classifica assoluta dei tiri da 3 (667 i canestri lombardi dalla lunga distanza, 665 quelli della Benetton.
L'altra semifinale. A Cantù (ore 20.30) si gioca Oregon-Skipper (serie: 0-1).
si. fo.