FABRIANO - Dall'Assemblea di Lega, tenutasi ad inizio settimana a Bologna con il battesimo del nuovo presidente Enrico Prandi, sono arrivate le prime disposizioni in vista del prossimo campionato di A1, che partirà il 22 o il 29 settembre. Confermata la formula (le prime 12 squadre ai play-off scudetto), identiche le date dei trasferimenti del mercato interno (fino al 28 febbraio) e dei nuovi tesseramenti (48 ore prima la fine della 'regular season'). Interessanti le novità: ogni squadra durante la stagione può mandare a referto al massimo 18 giocatori (per un tetto salariale minimo di spesa aumentato a 1.550.000 euro), previsti maggiori controlli sulla qualità degli impianti di gioco, inoltrata alla Fip la richiesta di introdurre sùbito il triplo arbitraggio, decisa la riorganizzazione dell'All Star Game. Recepiti gli 'input', in casa Fabriano Basket si inizia a progettare il futuro. I primi nodi da sciogliere riguardano la definizione del budget, che passa attraverso le trattative di riconferma degli sponsor (Banca Marche in primis) e l'ingresso di sostenitori forti (Antonio Merloni, a quanto sembra). A livello societario, poi, sarà necessario verificare la possibilità di inserire o no un manager. Quindi il nodo allenatore. E' ancora tutta da chiarire la situazione di Maurizio Lasi, tra riconferma e interruzione del rapporto, ma con maggiori possibilità che si verifichi la seconda ipotesi. Per i suoi eventuali successori, la piazza sogna il sangiorgese Cesare Pancotto (indiscrezione che a Fabriano si ripropone puntuale ogni estate da una decina d'anni...) che però non avrebbe motivo di muoversi da Trieste dov'è andato benissimo. L'altra possibile pista è quella dei coach fabrianesi 'purosangue', con la promozione del vice Luca Ciaboco o con il ritorno di Roberto Carmenati, gran conoscitore del mercato Usa, che in questo periodo sta lavorando ad Oklahoma City (lega Usbl) come assistente del mitico Kareem-Abdul Jabbar. Capitolo giocatori. Tutti sono in scadenza di contratto. L'intenzione sembra quella di puntare prima di tutto alla conferma dei leader americani Monroe e Thompson e degli italiani Gattoni e Bonsignori.
Ferruccio Cocco
Ferruccio Cocco