SIENA — Il nuovo play di Roseto, Keith Brunner, è giunto alla corte del patron Martinelli venerdì ma la formazione abruzzese non ha potuto rientrare nei tempi limite per il tesseramento. Così gli Squali rosetani saranno gli stessi di domenica scorsa sul campo della Filattice Imola e cercheranno di addentare anche la Montepaschi. Dall'altra parte, però, il gruppo di Ataman si presenta alla sfida di questa sera con una grande rabbia da sfogare per la sconfitta sul campo dell'Oregon Cantù. La squadra ha ripreso ad allenarsi giovedì dopo il rientro da Kazan e proprio il -3 maturato sul campo dei russi sembra aver dato un'iniezione di fiducia al gruppo. Il passivo potrà essere ribaltato martedì e la vittoria con Roseto potrebbe fornire quell'inerzia necessaria per proseguire l'avventura in Coppa Saporta. Non sarà facile, però, battere la resistenza di Boni e compagni che dopo la sconfitta interna con Cantù hanno trovato la forsa di reagire passando sul campo di Imola e chiudendo, quindi, il discorso salvezza. Quella in terra emiliana, però, è stata l'unica vittoria esterna di Roseto che se in casa ha fatto vedere grandissime cose battendo formazioni di primo livello, fuori casa non è mai riuscita a trovare il bandolo della matassa. Una vittoria su 12 gare con una media punti subiti altissima (91,5) inferiore soltanto a quella della Viola Reggio Calabria (92,7) che, però, nelle prime giornate di campionato ha giocato con la squadra juniores. Dalla parte opposta, invece, la Montepaschi detiene la terza miglior difesa tra le mura casalinghe (73,3 dietro a Kinder con 70,2 e Skipper con 72,4). Un testacoda significativo ma che dovrà essere confermato sul campo di gioco. Attenzione poi al fattore Mario Boni. Il pubblico biancoverde ha sempre riservato trattamenti «particolari» all'ex Montecatini. Questa situazione potrebbe far salire la temperatura all'interno del Palasport offrendo quindi alla squadra l'apporto del sesto uomo. Parlare di risultato già scritto sarebbe un gravissimo errore. Ma una cosa è certa: la Montepaschi non può neppure pensare ad un risultato diverso dalla vittoria. E proprio la necessità di non perdere ulteriore margine nei confronti di Cantù sarà determinante per consentire ai giocatori di mantenere altissima la concentrazione. Sarà un test di maturità probante perchè una squadra vincente, in situazioni come questa, «asfalterebbe» il Roseto di turno nel primo tempo offrendo al coach la possibilità di far ruotare la squadra in vista dell'importantissima gara di Coppa che arriverà tra soli due giorni. La Mens Sana è una squadra vincente? La risposta può arrivare solo dal campo.
Federico Cappelli
Federico Cappelli