CANTU´ - Bandiera bianca, l´Oregon ha restituito gli scopaccioni presi e comandato bene dopo le schermaglie iniziali, pareggiando la serie con autorità. Al Pianella chi ne ha avuto di più non è stata di certo la Skipper che ha aggiustato sui titoli di coda uno scarto pesante, pari a quello che aveva imposto. In verità nell´ultimo quarto ha segnato un solo cesto vero (tripla di Galanda al 32´) in mezzo a 8 errori, (6 tiri, 3 perse), che l´hanno spedita sull´orlo del - 20. In sostanza dal 10´ in poi Cantù ha fatto capire che non era sera buona per un raid, imponendo un parziale di 42-64 (da 16-13 al 10´ a 58-77 al 36´). Due giri indietro, in tutti i reparti (anche a un Fucka con qualche problema intestinale). Tutti a posto per l´Oregon, con Hoover tremendo in prima fila (6/8, 3 assist), che ha dettato i ritmi del gioco dal 15´ in poi. Erano due anni dallo scudetto 2000, non è stato un bel amarcord, nè una felice visione per i 3.000 al maxischermo del PalaDozza.
La gara è stata vera per i primi 30´ non oltre. L´Oregon ha provato a giocare come la «Kantucky» degli anni '70 e '80, in velocità e con una buona difesa, senza mai provare il tiro da lontano. Le è riuscita la seconda cosa, perchè il canestro è rimasto un mistero doloroso per tutti (tranne Kovacic, 6 punti) nel primo quarto. La Skipper non è riuscita a ripetere il canovaccio di venerdì, per demeriti suoi, ma anche perchè la performance altrui è stata di livello superiore. Cantù ha tenuto duro, non si è presa paura e ha provato a cercare i suoi, anche quando hanno steccato molto, come Hines, ma è rimasta fedele alla linea. Sbagliando s´impara, soprattutto se gli altri non ne approfittano. La Fortitudo non ha inquadrato il cesto, con un 6/17 dal campo nei primi 10´ che parla chiaro. Così, a un passo avanti e due indietro, l´equilibrio è rimasto tale, con l´unico vantaggio biancoblù firmato da Marcelic con una tripla sulla prima sirena. Poco per sorridere, niente per rimanere tranquilli. E infatti quando McCollough e Hines si sono decisi a fare un passettino dentro alla serie la faccenda si è fatta più cupa. Terzo fallo di Milic (trasparente) e Fucka che ha retto con un gioco da tre punti fino al 24 pari al 16´. Ma davanti c´è stato solo Gregor, peraltro non molto lucido e quindi la sberla è stata inevitabile, anche a causa di una difesa a zona dormiente, che ha concesso al piccoletto Hoover un paio di canestri coi piedi per terra in piena area. Infatti è arrivato un 9-0 (24-33) in tre minuti, che non è stato arginato, perchè le mani sono state davvero storte. E sul groppone sono arrivati anche gli 80 e passa anni di Riva e Gay: tripla di Antonello, sospensione di Dan allo scadere per un - 11 aspro, giustificato da 10 canestri segnati in 20´, ciapanò. E la tendenza al mattone non sarebbe cambiata. Con Hoover e Stonerook vispi a riprendere subito: 46-29 al 22´, aria di resa. Boniciolli fa chapeau. «L´Oregon ha fatto vedere perchè è in semifinale. Era del resto impensabile che una squadra del genere si fosse arresa subito. Meriti loro, demeriti nostri per disattenzione a partire dal secondo quarto, quando c´è stato lo strappo. Poi ci abbiamo provato, fermandoci di fronte alla prospettiva di altre tre gare. Savic deve essere lasciato giocare, non lo fanno muovere».
Gara tre sarà domenica sera alle 20.30 al PalaDozza: dopo 80´ di alternanza i valori espressi sono complessivamente vicini.
Francesco Forni
OREGON-SKIPPER 80-69
Oregon: McCollough 5, Thorton 9, Hines 14, Stonerook 8, Lindeman 12, Damiao 5, Hoover 16, Riva 5, Gay 6, Ansaloni.
Skipper: Basile, Meneghin 9, Milic 7, Fucka 18, Kovacic 9, Goldwire 9, Galanda 14, Marcelic 3, Savic, Pilutti.
Arbitri: Zancanella e Lamonica.
Note: tiri liberi: Ca 11/16, Bo 17/21. Da due: Ca 24/43, Bo 17/32. Da tre: Ca 7/17, Bo 6/16. Rimbalzi: Ca 30, Bo 30.
Parziali: 5´ 7-7, 10´ 13-16, 15´ 24-21, 20´ 40-29, 25´ 48-35, 30´ 64-53, 35´ 75-58, 40´ 80-69.
Massimo vantaggio Fortitudo: +3 (16-13) al 10´. Massimo svantaggio: - 19 (58-77) al 36´.
La gara è stata vera per i primi 30´ non oltre. L´Oregon ha provato a giocare come la «Kantucky» degli anni '70 e '80, in velocità e con una buona difesa, senza mai provare il tiro da lontano. Le è riuscita la seconda cosa, perchè il canestro è rimasto un mistero doloroso per tutti (tranne Kovacic, 6 punti) nel primo quarto. La Skipper non è riuscita a ripetere il canovaccio di venerdì, per demeriti suoi, ma anche perchè la performance altrui è stata di livello superiore. Cantù ha tenuto duro, non si è presa paura e ha provato a cercare i suoi, anche quando hanno steccato molto, come Hines, ma è rimasta fedele alla linea. Sbagliando s´impara, soprattutto se gli altri non ne approfittano. La Fortitudo non ha inquadrato il cesto, con un 6/17 dal campo nei primi 10´ che parla chiaro. Così, a un passo avanti e due indietro, l´equilibrio è rimasto tale, con l´unico vantaggio biancoblù firmato da Marcelic con una tripla sulla prima sirena. Poco per sorridere, niente per rimanere tranquilli. E infatti quando McCollough e Hines si sono decisi a fare un passettino dentro alla serie la faccenda si è fatta più cupa. Terzo fallo di Milic (trasparente) e Fucka che ha retto con un gioco da tre punti fino al 24 pari al 16´. Ma davanti c´è stato solo Gregor, peraltro non molto lucido e quindi la sberla è stata inevitabile, anche a causa di una difesa a zona dormiente, che ha concesso al piccoletto Hoover un paio di canestri coi piedi per terra in piena area. Infatti è arrivato un 9-0 (24-33) in tre minuti, che non è stato arginato, perchè le mani sono state davvero storte. E sul groppone sono arrivati anche gli 80 e passa anni di Riva e Gay: tripla di Antonello, sospensione di Dan allo scadere per un - 11 aspro, giustificato da 10 canestri segnati in 20´, ciapanò. E la tendenza al mattone non sarebbe cambiata. Con Hoover e Stonerook vispi a riprendere subito: 46-29 al 22´, aria di resa. Boniciolli fa chapeau. «L´Oregon ha fatto vedere perchè è in semifinale. Era del resto impensabile che una squadra del genere si fosse arresa subito. Meriti loro, demeriti nostri per disattenzione a partire dal secondo quarto, quando c´è stato lo strappo. Poi ci abbiamo provato, fermandoci di fronte alla prospettiva di altre tre gare. Savic deve essere lasciato giocare, non lo fanno muovere».
Gara tre sarà domenica sera alle 20.30 al PalaDozza: dopo 80´ di alternanza i valori espressi sono complessivamente vicini.
Francesco Forni
OREGON-SKIPPER 80-69
Oregon: McCollough 5, Thorton 9, Hines 14, Stonerook 8, Lindeman 12, Damiao 5, Hoover 16, Riva 5, Gay 6, Ansaloni.
Skipper: Basile, Meneghin 9, Milic 7, Fucka 18, Kovacic 9, Goldwire 9, Galanda 14, Marcelic 3, Savic, Pilutti.
Arbitri: Zancanella e Lamonica.
Note: tiri liberi: Ca 11/16, Bo 17/21. Da due: Ca 24/43, Bo 17/32. Da tre: Ca 7/17, Bo 6/16. Rimbalzi: Ca 30, Bo 30.
Parziali: 5´ 7-7, 10´ 13-16, 15´ 24-21, 20´ 40-29, 25´ 48-35, 30´ 64-53, 35´ 75-58, 40´ 80-69.
Massimo vantaggio Fortitudo: +3 (16-13) al 10´. Massimo svantaggio: - 19 (58-77) al 36´.
Fonte: La Repubblica
