CANTÙ (Como) — «Adesso siamo pari. Dovevamo vincere e abbiamo vinto. Sappiamo che la Skipper è fortissima, ma noi siamo una squadra che non si arrende facilmente e l'abbiamo dimostrato. Tatticamente la partita è stata giocata su un buon livello: attenti in difesa e molto concentrati in attacco. Tutti i giocatori hanno fatto la loro parte. Ma soprattutto abbiamo espresso un ottimo gioco di squadra». L'allenatore dell'Oregon, Stefano Sacripanti, è contento per una vittoria che «è importante per il morale». Fa una pausa, il tecnico canturino. Poi riprende e dice: «In questa stagione non abbiamo mai perso due partite di fila. E non volevamo certamente cominciare nella semifinale playoff. Dopo questo colpo cruciale, dobbiamo ricompattarci e non abbassare la guardia perché domenica, a Bologna, ci aspetta un'altra battaglia». «Una vittoria - dice capitan Antonello Riva - che premia un approccio molto positivo e determinato di tutta la squadra alla partita. Nelle conclusioni siamo stati molti più precisi e abbiamo sfruttato bene il contropiede. In difesa non abbiamo permesso alla Skipper di giocare in velocità». Mentre i tifosi biancoblù fanno festa, i Sacripanti boys guardano già avanti: «La Fortitudo è una squadra ostica e di grande esperienza - afferma Marcelo Damiao, protagonista del successo di Cantù -, ma l'Oregon è un osso duro. Siamo uno pari e daremo il massimo per conquistare la finale. Anche se a Bologna sarà durissima e dovremo ripetere una super prestazione».
Pa.Ma.
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