CANTU' (Como) — Da tre giorni, dall'infortunio che ha messo ko Damiao, Stefano Sacripanti insiste sulla stessa parola d'ordine: concentrazione. Il coach di Cantù chiede ai suoi giocatori attenzione in difesa e lucidità in attacco, di non sottovalutare l'avversario anche se veleggia nei bassifondi della classifica. E soprattutto è convinto che il derby fra Cantù e Milano lo vincerà la squadra che saprà tenere i nervi saldi nei 40 minuti di battaglia.
Il coach biancoblù è consapevole che quella contro l'Adecco sarà una sfida che si vincerà anzitutto con la testa. Sacripanti annusa l'aria e sente che l'atmosfera è elettrica.
Anche se il divario in classifica fra le due squadre è netto, l'infortunio alla spalla che ha aperto la porta dell'infermeria a Marcelo Damiao e che farà saltare alla torre italo-brasiliana la sfida con l'Adecco, preoccupa il timoniere di Cantù.
«L'assenza di Damiao rompe i nostri equilibri tattici - ha detto Sacripanti -. Della sua mancanza risentirà la nostra economia di gioco. Con un lungo in meno Lindeman e Stonerook non dovranno commettere falli inutili. Sarà opportuno gestire bene le energie psico-fisiche perché in panchina avremo un uomo in meno a disposizione. E guai a noi se perderemo il controllo, se cadremo nelle provocazioni di un avversario affamato di punti».
Il trionfo contro il Montepaschi Siena, il secondo posto in classifica, sono il miglior viatico verso questo derby. Con Damiao fermo ai box, l'uomo-chiave di Cantù diventa il veterano Dan Gay: «Deve assicurarci minuti di qualità, soprattutto in difesa», ha aggiunto Sacripanti.
E ieri anche capitan Antonello Riva, smaltita la sbornia dei festeggiamenti per i suoi 40 anni, ha caricato la truppa: «L'Adecco è ferita ma farà di tutto per vincere questa partita, fondamentale per la classifica e il morale. Noi invece non abbiamo nulla da perdere. Se saremo calmi e determinati, potremo castigarli sui loro errori e piazzare un colpo corsaro».
Paolo Marelli
Il coach biancoblù è consapevole che quella contro l'Adecco sarà una sfida che si vincerà anzitutto con la testa. Sacripanti annusa l'aria e sente che l'atmosfera è elettrica.
Anche se il divario in classifica fra le due squadre è netto, l'infortunio alla spalla che ha aperto la porta dell'infermeria a Marcelo Damiao e che farà saltare alla torre italo-brasiliana la sfida con l'Adecco, preoccupa il timoniere di Cantù.
«L'assenza di Damiao rompe i nostri equilibri tattici - ha detto Sacripanti -. Della sua mancanza risentirà la nostra economia di gioco. Con un lungo in meno Lindeman e Stonerook non dovranno commettere falli inutili. Sarà opportuno gestire bene le energie psico-fisiche perché in panchina avremo un uomo in meno a disposizione. E guai a noi se perderemo il controllo, se cadremo nelle provocazioni di un avversario affamato di punti».
Il trionfo contro il Montepaschi Siena, il secondo posto in classifica, sono il miglior viatico verso questo derby. Con Damiao fermo ai box, l'uomo-chiave di Cantù diventa il veterano Dan Gay: «Deve assicurarci minuti di qualità, soprattutto in difesa», ha aggiunto Sacripanti.
E ieri anche capitan Antonello Riva, smaltita la sbornia dei festeggiamenti per i suoi 40 anni, ha caricato la truppa: «L'Adecco è ferita ma farà di tutto per vincere questa partita, fondamentale per la classifica e il morale. Noi invece non abbiamo nulla da perdere. Se saremo calmi e determinati, potremo castigarli sui loro errori e piazzare un colpo corsaro».
Paolo Marelli