NON sarà la resa dei conti, ma garatre questa sera al PalaDozza (20.30, diretta RaiSportSat) tra Skipper e Oregon si presenta come uno spartiacque importante della serie: la bilancia prenderà una direzione precisa e ribaltare l´inerzia, dovendo piazzare un 2-0, sarebbe davvero dura. Categoriche sin qui sono state le indicazioni: chi ha avuto il servizio lo ha tenuto con grande autorità, mettendo alle corde l´ospite. Questa sarà la strada obbligata della Skipper, mentre naturalmente Cantù proverà a sbancare, come fece in stagione regolare nello scorso ottobre.
Quali saranno le chiavi di volta? Visti i ribaltoni, è difficile individuarne una. Di certo, fin qui nessuno ha tirato particolarmente bene da tre e magari chi troverà qualità e quantità dal perimetro potrà comandare il gioco. Rimanere sereni, oltrechè naturalmente tosti, sarà un´altra priorità, come conferma Boniciolli. «Nessun dramma, solo desiderio di riprendere il vantaggio nella serie. Non è possibile un cammino facile, l´Oregon ha dimostrato che la panchina, fin qui non additata come punto di forza, è all´altezza. Occorre evitare che loro chiudano l´area come giovedì, per poter creare buone soluzioni per i lunghi ed anche per gli esterni».
Gli uomini di stazza sin qui avevano fatto scorrere bene la Skipper nei play-off, prima della lezione di Cantù: la loro superiorità, o perlomeno la produzione offensiva, sembra legata a un doppio filo con il risultato finale. Emilio Kovacic, che dopo Fucka (19.6) è il secondo miglior realizzatore biancoblù a quota 14.2, in questa serie deve ancora far sbattere la palla sul ferro: ha 13/13 da 2 e al Pianella ha fatto un 3/3, che però non ha inciso più di tanto. Quando lui va in doppia cifra, si aprono dinamiche molto positive per l´Aquila. «Il problema in gara due non è stato che mi sono arrivati pochi palloni: non importa quanti tiri ho a disposizione, piuttosto è determinante che il gioco arrivi dentro l´area per avere equilibrio e aprire spazi ai tiratori. Gara uno era stata troppo facile, con quel primo quarto perfetto e un dominio totale e indisturbato. In casa loro ci siamo lasciati sorprendere, mancando in difesa, poco aggressivi. E anche davanti ci siamo lasciati prendere dalla fretta. Ora si ricomincia: non credo che avremo paura né che saremo tranquilli, nessuna delle due emozioni andrebbe bene, serve una tensione positiva e una grande voglia di vincere, cercando di bloccare il loro contropiede primario, che per l´Oregon è vero e proprio ossigeno».
E poi, come sempre, dovrà arrivare il ventello di Gregor e i suoi rimbalzi per alimentare il gioco: lui è «il rebus» per le difese avversarie. Dopo un giovedì sofferto e un po´ sbilenco (problemi intestinali), la sua ricetta è semplice. «La difesa, a Cantù non ha funzionato. Cantù è in grado di giocare una partita tosta sia fisicamente sia spingendo sul ritmo: va fermata in questo. Mentre la Skipper senza difesa, diventa una squadra normale, che non può vincere solo in attacco, dove non arriva sempre un buona giornata. Siamo un gruppo buono che ha sempre tratto lezione dagli errori commessi e risposto con volontà e continuità di risultati. Dopo un campionato portato avanti con buon piglio, ho grande fiducia per questi play-off, che cercheremo di riportare a nostro favore subito».
Francesco Forni
Quali saranno le chiavi di volta? Visti i ribaltoni, è difficile individuarne una. Di certo, fin qui nessuno ha tirato particolarmente bene da tre e magari chi troverà qualità e quantità dal perimetro potrà comandare il gioco. Rimanere sereni, oltrechè naturalmente tosti, sarà un´altra priorità, come conferma Boniciolli. «Nessun dramma, solo desiderio di riprendere il vantaggio nella serie. Non è possibile un cammino facile, l´Oregon ha dimostrato che la panchina, fin qui non additata come punto di forza, è all´altezza. Occorre evitare che loro chiudano l´area come giovedì, per poter creare buone soluzioni per i lunghi ed anche per gli esterni».
Gli uomini di stazza sin qui avevano fatto scorrere bene la Skipper nei play-off, prima della lezione di Cantù: la loro superiorità, o perlomeno la produzione offensiva, sembra legata a un doppio filo con il risultato finale. Emilio Kovacic, che dopo Fucka (19.6) è il secondo miglior realizzatore biancoblù a quota 14.2, in questa serie deve ancora far sbattere la palla sul ferro: ha 13/13 da 2 e al Pianella ha fatto un 3/3, che però non ha inciso più di tanto. Quando lui va in doppia cifra, si aprono dinamiche molto positive per l´Aquila. «Il problema in gara due non è stato che mi sono arrivati pochi palloni: non importa quanti tiri ho a disposizione, piuttosto è determinante che il gioco arrivi dentro l´area per avere equilibrio e aprire spazi ai tiratori. Gara uno era stata troppo facile, con quel primo quarto perfetto e un dominio totale e indisturbato. In casa loro ci siamo lasciati sorprendere, mancando in difesa, poco aggressivi. E anche davanti ci siamo lasciati prendere dalla fretta. Ora si ricomincia: non credo che avremo paura né che saremo tranquilli, nessuna delle due emozioni andrebbe bene, serve una tensione positiva e una grande voglia di vincere, cercando di bloccare il loro contropiede primario, che per l´Oregon è vero e proprio ossigeno».
E poi, come sempre, dovrà arrivare il ventello di Gregor e i suoi rimbalzi per alimentare il gioco: lui è «il rebus» per le difese avversarie. Dopo un giovedì sofferto e un po´ sbilenco (problemi intestinali), la sua ricetta è semplice. «La difesa, a Cantù non ha funzionato. Cantù è in grado di giocare una partita tosta sia fisicamente sia spingendo sul ritmo: va fermata in questo. Mentre la Skipper senza difesa, diventa una squadra normale, che non può vincere solo in attacco, dove non arriva sempre un buona giornata. Siamo un gruppo buono che ha sempre tratto lezione dagli errori commessi e risposto con volontà e continuità di risultati. Dopo un campionato portato avanti con buon piglio, ho grande fiducia per questi play-off, che cercheremo di riportare a nostro favore subito».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica