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La Kinder si allontana dalla finale

Nasce un altro caso Griffith: bastano due minuti per sancire il futuro addio

TREVISO – Non c’è gloria per la Kinder al PalaVerde: 2-1 Benetton, la serie torna a Bologna ed il match ball è nelle mani dei verdi di Treviso. La Kinder questa volta però ha lasciato segni di presenza nella Marca, già una notizia visto l’ultimo lieve segno di passaggio lasciato da queste parti circa quattro giorni fa. Treviso arriverà martedì al PalaMalaguti per chiudere, la Kinder dovrà proteggere il proprio campo per giocarsi una quinta che già da ora, comunque pare proibitiva; Bologna ha avuto 7 punti in totale dalla panchina, di cui, solo a scaldare la sedia, ha fatto parte anche Griffith, utilizzato per due imbarazzanti minuti da Messina. Il coach bianconero ha spedito dentro Andersen con Frosini in quintetto, il moro di rincalzo, ma ciò che Bonora e Granger hanno dato in gara 2, stavolta lo spreme, per un quarto (il primo), solo il bell’Antonio, autore degli unici punti non segnati dai titolari. Treviso invece di punti ne trova 36 dai suoi panchinari, 15 di Bulleri, che la partita la gira, mettendo a sedere un Edney nullo, ma regalando comunque parecchie ghiande ai suoi. L’impressione è comunque che la Virtus abbia perso una mezza occasione, essendo stata in partita con la testa ma gettando alle ortiche l’occasione di ribaltarne l’inerzia nel terzo periodo, di fatto un buco nella sceneggiatura dell’incontro. Bologna è partita forte, il tema della partita è diventato subito quello di gara due, ovvero quattro piccoli causa falli di Andersen. Ma la Kinder è rimasta in gara nonostante un colpo da KO di Treviso, scappata con le magie di Nachbar e la solidità di Garbajosa a +14 (37-23). La Kinder ha appena incassato un 18-2 di parziale che stenderebbe un cammello, eppure giocandola riesce a rimettersi in partita. 44-41 sulla tripla di Jaric, cui replica ancora Garbajosa. Marko gestisce però malissimo gli ultimi istanti di primo tempo, e Treviso va a riposo avanti di 8 (51-43). La svolta della gara arriva nel terzo quarto: la Kinder va avanti ancora con i quattro piccoli, che rendono all’inizio (5-0 firmato Ginobili) ma che iniziano a pagare dazio dopo qualche minuto. La coperta diventa presto corta: in difesa la Kinder ha un passo di ritardo, come in tutto il primo tempo, sbilanciandosi troppo ed incassando il parziale. 62-48, 11-0 tremendo da cui Bologna di fatto non si risolleverà più, arrivato nel quarto in cui la Benetton tira peggio (5/15). In attacco la Kinder diventa prevedibile: ha un mis match favorevole con Rigaudeau guardato da Garbajosa: lo spagnolo però non viene mai mandato sui blocchi, neutralizzando di fatto un minimo vantaggio, e nella gestione dei possessi la Virtus si gioca il punto, con qualche forzatura di Jaric che ribalta alla cieca sul taglio del lungo aprendo il contropiede. La Kinder resta appena sotto la linea di galleggiamento, non mollando le briglie, ma la partita è in mano alla Benetton che controlla fino in fondo. Messina cerca qualche minuto anche da Becirovic, lo sloveno fa rifiatare Ginobili ma è l’unico segno di esistenza dato da Sani. Si torna a Bologna, con la sensazione che la Virtus possa vincerla, questa serie: ma da adesso in avanti è davvero vietato sbagliare.
Daniele Baiesi
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