ROSETO. A Siena l'Euro Roseto mette in palio, questo pomeriggio, la sua credibilità. Anche se il pronostico è chiuso in favore del Montepaschi, in virtù della posizione di classifica (quarto posto e ben 16 punti in più all'attivo), infatti, l'Euro è reduce dal primo successo esterno stagionale, sarà seguita massicciamente dai propri tifosi e, cosa non da poco, ha poco da perdere rispetto ai più quotati avversari, reduci da una settimana faticosa.
A fare coraggio al Roseto c'è anche il risultato dell'andata, una vittoria maturata grazie a una delle migliori prestazioni difensive della stagione: «E' vero», ricorda il capitano dell'Euro, Mario Boni, «è stato un successo importante che ha dato lustro a un periodo positivo. Certo in quell'occasione c'era ancora Attruia, l'anima difensiva della squadra, che oggi è a Madrid. Ma in più abbiamo Swinson, l'uomo che ha colmato la lacuna che avevamo quando dovevamo difendere sui quattro avversari particolarmente agili. Anche Siena non è la stessa squadra, in quanto ha in più un giocatore del calibro di Naumoski. Vedremo, loro sono senz'altro favoriti ma noi siamo imprevedibili, forse la squadra più imprevedibile del campionato». Se potesse togliere una freccia dalla faretra del coach turco Ergin Ataman quale toglierebbe Mario Boni? «Domanda facile e difficile al tempo stesso. D'acchito direi Chiacig o Gorenc oppure Stefanov, forse il miglior play del campionato. Ma poi mi vengono in mente le ottime prove offerte da Siena in Coppa Italia, quando avrebbe meritato di vincere il trofeo e il ricordo è quello di una squadra completa capace di coinvolgere tutti. Siamo di fronte ad una grande squadra e, di conseguenza, è perfettamente inutile dire togliamo questo piuttosto che quell'altro. Pensiamo piuttosto a giocare noi al meglio e ad uscire dal campo a testa alta». Per uno che è stato il vessillo, insieme a Niccolai, di Montecatini, quella di Siena è una partita particolare: «Quando giocavo a Montecatini la rivalità più sentita era con Pistoia, poi venne il gemellaggio tra Siena e Pistoia e si sa che uno più uno fa due», sorride Super Mario. «Sono consapevole che il pubblico di Siena sarà molto cattivo con me, ma ho molto rispetto verso loro e loro verso me, che sono ancora qui a giocare da protagonista, e dire che non sono più un ragazzino». Chi si prenderà cura di Super Mario? E' forse questo il nodo da sciogliere per Ataman che all'andata, sbagliando, ha affidato la missione al lituano Zukauskas, che ha commesso tre falli in due minuti e mezzo. Palla a due alle ore 18.15, agli ordini di Grossi di Roma e Strozzi di Parma. Radiocronaca diretta su Radio Capital sulla frequenza 100,7 mhz.
Giorgio Pomponi
A fare coraggio al Roseto c'è anche il risultato dell'andata, una vittoria maturata grazie a una delle migliori prestazioni difensive della stagione: «E' vero», ricorda il capitano dell'Euro, Mario Boni, «è stato un successo importante che ha dato lustro a un periodo positivo. Certo in quell'occasione c'era ancora Attruia, l'anima difensiva della squadra, che oggi è a Madrid. Ma in più abbiamo Swinson, l'uomo che ha colmato la lacuna che avevamo quando dovevamo difendere sui quattro avversari particolarmente agili. Anche Siena non è la stessa squadra, in quanto ha in più un giocatore del calibro di Naumoski. Vedremo, loro sono senz'altro favoriti ma noi siamo imprevedibili, forse la squadra più imprevedibile del campionato». Se potesse togliere una freccia dalla faretra del coach turco Ergin Ataman quale toglierebbe Mario Boni? «Domanda facile e difficile al tempo stesso. D'acchito direi Chiacig o Gorenc oppure Stefanov, forse il miglior play del campionato. Ma poi mi vengono in mente le ottime prove offerte da Siena in Coppa Italia, quando avrebbe meritato di vincere il trofeo e il ricordo è quello di una squadra completa capace di coinvolgere tutti. Siamo di fronte ad una grande squadra e, di conseguenza, è perfettamente inutile dire togliamo questo piuttosto che quell'altro. Pensiamo piuttosto a giocare noi al meglio e ad uscire dal campo a testa alta». Per uno che è stato il vessillo, insieme a Niccolai, di Montecatini, quella di Siena è una partita particolare: «Quando giocavo a Montecatini la rivalità più sentita era con Pistoia, poi venne il gemellaggio tra Siena e Pistoia e si sa che uno più uno fa due», sorride Super Mario. «Sono consapevole che il pubblico di Siena sarà molto cattivo con me, ma ho molto rispetto verso loro e loro verso me, che sono ancora qui a giocare da protagonista, e dire che non sono più un ragazzino». Chi si prenderà cura di Super Mario? E' forse questo il nodo da sciogliere per Ataman che all'andata, sbagliando, ha affidato la missione al lituano Zukauskas, che ha commesso tre falli in due minuti e mezzo. Palla a due alle ore 18.15, agli ordini di Grossi di Roma e Strozzi di Parma. Radiocronaca diretta su Radio Capital sulla frequenza 100,7 mhz.
Giorgio Pomponi