TREVISO. Qual è il giocatore che in questo momento fa ingranare alla Benetton la marcia in più? Edney? Nachbar? Garbajosa? Pittis? No, Bulleri Massimo da Cecina. Il «Bullo», nella garatre di sabato sera, è stato fenomenale: entrato in un momento di equilibrio a rilevare Tyus Edney, ha infilato nel canestro della Kinder sette punti in nemmeno due minuti. E dire che, dopo lo stiramento al retto femorale sinistro di garauno, non avrebbe dovuto nemmeno giocare: in questo senso il lavoro del fisioterapista Luca Antenucci, va sottolineato, ha avvuto del miracoloso. «Non credo proprio di aver fatto nulla di eccezionale - minimizza Bulleri - la differenza l'hanno fatta l'atteggiamento e la cattiveria agonistica con i quali siamo entrati in campo».
«In questa Benetton c'è molta tranquillità e serenità, gli errori commessi vengono accettati senza problemi e non c'è l'angoscia di qualche tempo fa, quando ogni sbaglio veniva punito col cambio. Ed in questo clima mi trovo bene».
La Kinder giocherà in casa, ma sa bene che vi deve battere due volte e che, d'ora in poi, non potrà più sbagliare niente.
«Ed allora noi dovremo essere bravi a sfruttare questo vantaggio, che comunque è relativo solo a garaquattro: se ci sarà garacinque anche per noi sarà vietato fallire. L'importante sarà iniziare bene, tenerli lì: chissà che, alla fine, la Virtus, sentendosi addosso la pressione, possa commettere qualche errore».
Certo che il fattore campo in queste semifinali è pesante...
«D'altra parte giocare in casa è un vantaggio indubbio, che dovremo cercare di sfruttare sino in fondo, anche perché gli arbitri sono umanamente più influenzabili davanti a 4.000-5.000 persone che fanno baccano».
Probabilmente d'ora in poi finirà sempre punto a punto.
«Sì, molto difficile che ci siano ancora scarti di 20 punti, credo che al massimo ce ne saranno 5-10».
La differenza la sta facendo la vostra panchina.
«Per ora sembra sia questa la chiave di lettura, del resto Becirovic e Griffith sono senz'altro fuori condizione. Ma aggiungo che il modo con cui D'Antoni sta gestendo la panchina dall'inizio della stagione sta dando i suoi frutti».
E Bulleri, anche sabato, l'ha dimostrato realizzando 15 punti con il 50% dal campo.
(si. fo.)
«In questa Benetton c'è molta tranquillità e serenità, gli errori commessi vengono accettati senza problemi e non c'è l'angoscia di qualche tempo fa, quando ogni sbaglio veniva punito col cambio. Ed in questo clima mi trovo bene».
La Kinder giocherà in casa, ma sa bene che vi deve battere due volte e che, d'ora in poi, non potrà più sbagliare niente.
«Ed allora noi dovremo essere bravi a sfruttare questo vantaggio, che comunque è relativo solo a garaquattro: se ci sarà garacinque anche per noi sarà vietato fallire. L'importante sarà iniziare bene, tenerli lì: chissà che, alla fine, la Virtus, sentendosi addosso la pressione, possa commettere qualche errore».
Certo che il fattore campo in queste semifinali è pesante...
«D'altra parte giocare in casa è un vantaggio indubbio, che dovremo cercare di sfruttare sino in fondo, anche perché gli arbitri sono umanamente più influenzabili davanti a 4.000-5.000 persone che fanno baccano».
Probabilmente d'ora in poi finirà sempre punto a punto.
«Sì, molto difficile che ci siano ancora scarti di 20 punti, credo che al massimo ce ne saranno 5-10».
La differenza la sta facendo la vostra panchina.
«Per ora sembra sia questa la chiave di lettura, del resto Becirovic e Griffith sono senz'altro fuori condizione. Ma aggiungo che il modo con cui D'Antoni sta gestendo la panchina dall'inizio della stagione sta dando i suoi frutti».
E Bulleri, anche sabato, l'ha dimostrato realizzando 15 punti con il 50% dal campo.
(si. fo.)