TRIESTE - Per Trieste, oltre alla A italiana, in cui ripartirà da un’eccezionale settimo posto, la A2 europea. Non è una definizione strampalata questa per la Eurocup, nata dalla fusione tra la Saporta e la Korac, alla quale saranno ammesse tutte le migliori formazioni continentali che vengono immediatamente a ruota dell’elite della Euroleague. Sarà questo dunque il più ambizioso palcoscenico sul quale si sia mai esibita una formazione triestina di basket.
«Noi la partecipazione a questa Coppa la desideriamo con tutte le nostre forze», dicono in coro il presidente Cosolini e il gm Ghiacci. Come rilevato una settimana fa, per raggiungere la tranquillità di budget servivano ancora un milione e 100 mila euro. Ebbene, gran parte della strada è stata fatta e 800 mila euro sono stati reperiti. Manca solo un piccolo sforzo, circa 600 milioni di vecchie lire, e l’ottimismo si è rafforzato anche se le scadenze incalzano. Le prime garanzie devono essere depositate in Lega già tra una settimana, lunedì 10.
Trieste parteciperà per la sesta volta della propria storia a una competizione europea. In quattro delle cinque precedenti volte si trattò di una partecipazione effimera o comunque poco convinta. Nell’83-’84 la Bic in Korac venne eliminata ai quarti, nel ’92-’93 in coppa Saporta la Stefanel fu fatta fuori agli ottavi, nel ’94-’95 e nel 2000-2001 prima la Illycaffè e poi la Telit vennero entrambe eliminate ai quarti in Korac. In questo panorama modesto spicca il cammino vittorioso fino alla finale di Korac nel ’93-’94. Ma eravamo in era Stefanel con la miglior squadra triestina degli ultini cinquant’anni o quasi.
Nella Eurocup Trieste sarà inserita nella west-conference dove giocheranno quattro club italiani, francesi e spagnoli, tre belgi, due inglesi, olandesi e portoghesi e uno austriaco, lussemburghese e svizzero. Queste 24 squadre saranno divise in quattro gironi da sei squadre, quindi già questa prima fase prevederà dieci partite: cinque in casa e cinque in trasferta. Al livello successivo saranno ammesse la prima di ogni girone e alcune delle migliori seconde.
«Il fatto di giocare la west-conference - commenta Ghiacci - dove ci sono nazioni più ricche, ci favorisce anche nella ricerca di uno sponsor speciale per la Coppa.»
Silvio Maranzana
«Noi la partecipazione a questa Coppa la desideriamo con tutte le nostre forze», dicono in coro il presidente Cosolini e il gm Ghiacci. Come rilevato una settimana fa, per raggiungere la tranquillità di budget servivano ancora un milione e 100 mila euro. Ebbene, gran parte della strada è stata fatta e 800 mila euro sono stati reperiti. Manca solo un piccolo sforzo, circa 600 milioni di vecchie lire, e l’ottimismo si è rafforzato anche se le scadenze incalzano. Le prime garanzie devono essere depositate in Lega già tra una settimana, lunedì 10.
Trieste parteciperà per la sesta volta della propria storia a una competizione europea. In quattro delle cinque precedenti volte si trattò di una partecipazione effimera o comunque poco convinta. Nell’83-’84 la Bic in Korac venne eliminata ai quarti, nel ’92-’93 in coppa Saporta la Stefanel fu fatta fuori agli ottavi, nel ’94-’95 e nel 2000-2001 prima la Illycaffè e poi la Telit vennero entrambe eliminate ai quarti in Korac. In questo panorama modesto spicca il cammino vittorioso fino alla finale di Korac nel ’93-’94. Ma eravamo in era Stefanel con la miglior squadra triestina degli ultini cinquant’anni o quasi.
Nella Eurocup Trieste sarà inserita nella west-conference dove giocheranno quattro club italiani, francesi e spagnoli, tre belgi, due inglesi, olandesi e portoghesi e uno austriaco, lussemburghese e svizzero. Queste 24 squadre saranno divise in quattro gironi da sei squadre, quindi già questa prima fase prevederà dieci partite: cinque in casa e cinque in trasferta. Al livello successivo saranno ammesse la prima di ogni girone e alcune delle migliori seconde.
«Il fatto di giocare la west-conference - commenta Ghiacci - dove ci sono nazioni più ricche, ci favorisce anche nella ricerca di uno sponsor speciale per la Coppa.»
Silvio Maranzana