CANTU' — «Non è finita. E lo dimostreremo». Stefano Sacripanti guida l'assalto alla Skipper. Stasera (alle 20.30), in Brianza si gioca gara4 per le semifinali scudetto. L'Oregon ospita la Fortitudo che conduce la serie 2-1: «Ci davano per spacciati anche dopo gara1 - osserva l'allenatore canturino -. Ma in gara2 abbiamo avuto forza, intelligenza e carattere per pareggiare. Ora di nuovo ci danno già per morti. Ma non lo siamo. Vinceremo e andremo alla bella».
Sacripanti è su di giri, nonostante il crollo verticale di domenica sera. L'Oregon è stata gelata da un -20 punti (84-64). Ma il tecnico brianzolo non ha smarrito la fiducia. Ieri ha vissuto una giornata col cuore in gola. Più che nervoso, è stato impaziente. Ha visto e rivisto il film del naufragio emiliano e adesso non vede l'ora di tornare in campo: «Faremo tesoro di tutti gli errori che abbiamo commesso e lotteremo con tutte le forze per tornare a Bologna».
Sul disastro del Paladozza, Sacripanti è millimetrico nell'analisi: «La partita si è decisa negli ultimi 3 minuti del terzo quarto e nei 4 minuti dell'ultimo periodo. Sette minuti di buio, in attacco e in difesa: la Skipper ci è scappata via e noi non abbiamo avuto più lucidità ed energia per riprenderla».
Sacripanti domina la delusione. Ma non si rassegna. E come lui capitan Riva e compagni. «Stavolta più che la tattica, conteranno le motivazioni - dice "Nembo Kid" -. Noi vogliamo vincere a tutti i costi. La Skipper non s'illuda». L'Oregon potrà anche contare sul sostegno del suo pubblico. Il vecchio «Pianella» sarà tutto esaurito: «Quattromila e 200 tifosi che si meritano un successo - afferma Dan Gay -. Facciamoci onore. Sarà durissima, ma la Skipper non è imbattibile. Il risultato di gara3 è bugiardo, non c'è un divario così ampio fra le due squadre».
Dal suo osservatorio, il presidente Francesco Corrado vede una formazione in salute, caricata e concentrata: «Ci porteremo sul 2-2. Ne sono convinto». E intanto la società brianzola ha deciso di installare un maxischermo nel palasport Parini, in centro città, per accontentare i tifosi che non hanno trovato posto al palazzetto di Cucciago.
Bootsy Thornton, leader silenzioso e trascinatore dell'Oregon, è concreto. Misura le parole: «Non dobbiamo commettere troppi errori al tiro a inizio match, quando occorrerà tener testa alla Skipper. In difesa non concederemo niente. Ormai conosciamo l'avversario e loro conoscono noi. La tattica è chiara». Hines, Stonerook e Lindeman sono chiamati a cancellare la brutta prestazione di domenica. L'Oregon ha bisogno di loro per pareggiare il conto con una Skipper che sente già profumo di finale.
Paolo Marelli
Sacripanti è su di giri, nonostante il crollo verticale di domenica sera. L'Oregon è stata gelata da un -20 punti (84-64). Ma il tecnico brianzolo non ha smarrito la fiducia. Ieri ha vissuto una giornata col cuore in gola. Più che nervoso, è stato impaziente. Ha visto e rivisto il film del naufragio emiliano e adesso non vede l'ora di tornare in campo: «Faremo tesoro di tutti gli errori che abbiamo commesso e lotteremo con tutte le forze per tornare a Bologna».
Sul disastro del Paladozza, Sacripanti è millimetrico nell'analisi: «La partita si è decisa negli ultimi 3 minuti del terzo quarto e nei 4 minuti dell'ultimo periodo. Sette minuti di buio, in attacco e in difesa: la Skipper ci è scappata via e noi non abbiamo avuto più lucidità ed energia per riprenderla».
Sacripanti domina la delusione. Ma non si rassegna. E come lui capitan Riva e compagni. «Stavolta più che la tattica, conteranno le motivazioni - dice "Nembo Kid" -. Noi vogliamo vincere a tutti i costi. La Skipper non s'illuda». L'Oregon potrà anche contare sul sostegno del suo pubblico. Il vecchio «Pianella» sarà tutto esaurito: «Quattromila e 200 tifosi che si meritano un successo - afferma Dan Gay -. Facciamoci onore. Sarà durissima, ma la Skipper non è imbattibile. Il risultato di gara3 è bugiardo, non c'è un divario così ampio fra le due squadre».
Dal suo osservatorio, il presidente Francesco Corrado vede una formazione in salute, caricata e concentrata: «Ci porteremo sul 2-2. Ne sono convinto». E intanto la società brianzola ha deciso di installare un maxischermo nel palasport Parini, in centro città, per accontentare i tifosi che non hanno trovato posto al palazzetto di Cucciago.
Bootsy Thornton, leader silenzioso e trascinatore dell'Oregon, è concreto. Misura le parole: «Non dobbiamo commettere troppi errori al tiro a inizio match, quando occorrerà tener testa alla Skipper. In difesa non concederemo niente. Ormai conosciamo l'avversario e loro conoscono noi. La tattica è chiara». Hines, Stonerook e Lindeman sono chiamati a cancellare la brutta prestazione di domenica. L'Oregon ha bisogno di loro per pareggiare il conto con una Skipper che sente già profumo di finale.
Paolo Marelli