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La Kinder non vuole abdicare

Madrigali: «Spero ancora di rivedere il vero Griffth»

Lo aspettano tutti. Lo aspetta anche il suo presidente. Marco Madrigali, deluso dal rendimento di Griffith, spera sempre che la lampadina di Black Macigno (il suo nickname, nelle chat dei tifosi, ha preso un altro indirizzo, diciamo gastronomico…), quasi per magia si riaccenda. Ieri, nessuna cena insieme nella casa del presidente, ma Madrigali si è comunque presentato al PalaMalaguti, per scambiare quattro chiacchiere con i suoi ragazzi. «Griffith? In questo momento non salta. Fatica. Non possiamo aspettarlo. Ma possiamo sperare che cambi e migliori. Lo fece la Juve con Del Piero, proviamoci anche noi.
Anche se i tempi si restringono. E potrebbe non bastare».
Questa sera (palla a due alle 20,30) la Kinder avrà un compito tutt'altro che agevole. Cercare di portare in parità la serie con la Benetton. Qualche segnale, però, si è visto. «A Treviso – dice Madrigali – ho visto una bella Virtus. Contro una bellissima Benetton, d'accordo, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare. La gara è stata stupenda. Vedremo oggi…».
Messina, domenica, ha concesso una giornata di riposo. Per staccare mentalmente, per recuperare le energie nervose e ripetere, magari, l'esperienza di gara due. «Non possiamo star qui a fare della filosofia – commenta Messina – dobbiamo vincere se vogliamo restare attaccati alla serie. Vincere anche se per un motivo o per l'altro ci mancano tre giocatori. L'infortunato Smodis, Griffith e Becirovic, afflitto da una latente depressione».
Ci vuol riprovare, la Kinder, anche perché Ginobili vorrebbe togliersi una curiosità. «Vedere quel che potrebbe accadere in gara cinque – commenta Manu -. Dite che loro hanno una panchina più lunga? In questo momento può essere. Ma si gioca cinque contro cinque e non siamo inferiori».
Ci crede, Ginobili, che come il presidente e l'allenatore prova a scuotere Griffith. «Noi – insiste – dobbiamo solo cercare di recuperarlo. E' in difficoltà, per questo va aiutato».
Torna mentalmente a sabato pomeriggio. Alla grande occasione (per espugnare al Palaverde), a una partita che la Virtus non è riuscita a vincere nonostante gli sforzi. «Hanno trovato qualche canestro che ci ha ammazzato – dice – quando potevamo rientrare. Un autocanestro, una tripla di Bulleri, quando eravamo lì, pronti a rientrare. Azioni che ci hanno fatto male e che, di fatto, ci hanno tagliato le gambe. Ma si tratta anche di situazioni delle quali vogliamo fare tesoro. Perché sappiamo che per vincere dobbiamo mettere in campo la nostra difesa più aggressiva».
Dalla Grecia, infine, gli ormai tradizionali “rumour” di fine stagione. La Kinder, dicono a Salonicco, sarebbe interessata, per la prossima stagione, al nazionale Nikos Hatzivrettas, guardia di 25 anni e 197 centimetri. Il primo greco a rivincere la classifica dei marcatori dal tempo di Galis. Un bel biglietto da visita, certo, ma c'è anche un passato. Con la Grecia, la Virtus – da Patavoukas a Ekonomou, passando per Papanikolau – non è mai stata molto fortunata…
Alessandro Gallo
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