PESARO - Che domenica! Meglio di così non poteva onorare la festa della Repubblica, lui, azzurro con la bandiera tricolore sul petto e la maglia biancorossa virtualmente sempre incollata al torace.
Andrea Pecile è stato per la prima volta il top scorer della Nazionale e nel match contro le Filippine si è espresso su livelli altissimi.
22 punti con queste percentuali: 6/7, 1/1. Vi ricorda qualcosa? «E’ vero, a Fabriano disputai una gara simile! E’ andata bene. Ho giocato una ventina di minuti e sono anche partito in quintetto».
E pensare che i presupposti non erano stati dei migliori: prima di partire gli avevano “abilmente sottratto" il cellulare...
Lo contattiamo dopo l’allenamento mattutino e ci facciamo raccontare sensazioni ed emozioni direttamente da Sondrio.
Parlantina più accentuata del solito («perchè ci sono i Mondiali e devo pranzare tra cinque minuti... Sono di frettissima»), caschetto ridotto per esigenze di “copione" e spavalderia “pozzecchiana" in campo.
«Mi sono appena arrivati i plantari che avevo chiesto. Qui c’è un’efficienza incredibile!».
A proposito: come sta la caviglia? «Meglio, quando gioco me la fasciano. Sono un po’ affaticato nelle gambe, ma è bello essere stanchi così... Mi massaggiano e ci sono un sacco di medici a disposizione».
E’ uno dei più piccoli, e se cullandolo si ottengono questi risultati...
Come si è trovato con il nuovo C.T.? «Alla grande! Charlie mi lascia libero di esprimere il mio basket e c’è spazio per la fantasia, senza la minima pressione. Siamo un bel gruppo».
L’Italia di oggi è giovane e veloce, ma gli avversari non sono eccessivamente sgomitanti... «Beh, nemmeno loro saranno impegnati con i Mondiali. Hanno facce nuove e stanno facendo esperimenti».
Quali i compagni che vedrebbe bene nel suo club? «Guarda ho giocato al fianco di Lamma, che è un ’76. Avevo già provato a fare la guardia con Melvin play nella Scavolini e devo dire che questa combinazione non mi dispiace per niente. Un altro che vedrei bene a Pesaro è Michele Mian (l’appetito non gli ha offuscato la vena ironica -ndr)... Ma in primis c’è il mio grande amico Rossetti di Siena».
I passatempi non sono tantissimi e il computer nuovo di zecca è rimasto a casa. «Quindi non ho sentito Brad. Non so se è nato il suo primogenito... Melvin? Siamo in contatto telefonico. Ma parliamo di tutto tranne che di basket (liberissimi di non crederci... -ndr)».
Sta seguendo le semifinali scudetto e le finali Nba? «Solo suo giornali. In Italia tifo Kinder, nel mondo spero vinca New Jersey. La mia preferita era Sacramento, i Lakers non mi piacciono proprio, mi hanno stancato, ma l’altra notte mi sono guardato gara-7 per intero».
Ieri sera (alle 20,30) Pecile e soci hanno sfidato l’Ucraina, oggi incontreranno nuovamente le Filippine e chiuderanno la prima fase del raduno giocando contro la Lettonia.
Poi, dopo un mini-riposo che il nostro trascorrerà a Trieste, il 9 giugno ci si ritroverà ad Alassio per l’ultima parte dell’estate azzurra.
Camilla Cataldo
Andrea Pecile è stato per la prima volta il top scorer della Nazionale e nel match contro le Filippine si è espresso su livelli altissimi.
22 punti con queste percentuali: 6/7, 1/1. Vi ricorda qualcosa? «E’ vero, a Fabriano disputai una gara simile! E’ andata bene. Ho giocato una ventina di minuti e sono anche partito in quintetto».
E pensare che i presupposti non erano stati dei migliori: prima di partire gli avevano “abilmente sottratto" il cellulare...
Lo contattiamo dopo l’allenamento mattutino e ci facciamo raccontare sensazioni ed emozioni direttamente da Sondrio.
Parlantina più accentuata del solito («perchè ci sono i Mondiali e devo pranzare tra cinque minuti... Sono di frettissima»), caschetto ridotto per esigenze di “copione" e spavalderia “pozzecchiana" in campo.
«Mi sono appena arrivati i plantari che avevo chiesto. Qui c’è un’efficienza incredibile!».
A proposito: come sta la caviglia? «Meglio, quando gioco me la fasciano. Sono un po’ affaticato nelle gambe, ma è bello essere stanchi così... Mi massaggiano e ci sono un sacco di medici a disposizione».
E’ uno dei più piccoli, e se cullandolo si ottengono questi risultati...
Come si è trovato con il nuovo C.T.? «Alla grande! Charlie mi lascia libero di esprimere il mio basket e c’è spazio per la fantasia, senza la minima pressione. Siamo un bel gruppo».
L’Italia di oggi è giovane e veloce, ma gli avversari non sono eccessivamente sgomitanti... «Beh, nemmeno loro saranno impegnati con i Mondiali. Hanno facce nuove e stanno facendo esperimenti».
Quali i compagni che vedrebbe bene nel suo club? «Guarda ho giocato al fianco di Lamma, che è un ’76. Avevo già provato a fare la guardia con Melvin play nella Scavolini e devo dire che questa combinazione non mi dispiace per niente. Un altro che vedrei bene a Pesaro è Michele Mian (l’appetito non gli ha offuscato la vena ironica -ndr)... Ma in primis c’è il mio grande amico Rossetti di Siena».
I passatempi non sono tantissimi e il computer nuovo di zecca è rimasto a casa. «Quindi non ho sentito Brad. Non so se è nato il suo primogenito... Melvin? Siamo in contatto telefonico. Ma parliamo di tutto tranne che di basket (liberissimi di non crederci... -ndr)».
Sta seguendo le semifinali scudetto e le finali Nba? «Solo suo giornali. In Italia tifo Kinder, nel mondo spero vinca New Jersey. La mia preferita era Sacramento, i Lakers non mi piacciono proprio, mi hanno stancato, ma l’altra notte mi sono guardato gara-7 per intero».
Ieri sera (alle 20,30) Pecile e soci hanno sfidato l’Ucraina, oggi incontreranno nuovamente le Filippine e chiuderanno la prima fase del raduno giocando contro la Lettonia.
Poi, dopo un mini-riposo che il nostro trascorrerà a Trieste, il 9 giugno ci si ritroverà ad Alassio per l’ultima parte dell’estate azzurra.
Camilla Cataldo