BOLOGNA. Fuori dal Palamalaguti un gruppetto di irriducibili inveisce contro D'Antoni che sta montando sul pullman: i campioni di tutto hanno abdicato a casa loro e a qualcuno non va giù, anche perchè si è chiuso un ciclo favoloso. E ricominciare, per la Virtus, non sarà facile. La soddisfazione, ovvio, è tutta colorata di biancoverde: esulta il manipolo di tifosi arrivati da Treviso, si abbracciano i giocatori anche fuori dallo spogliatoio. E' la settima finale scudetto trevigiana, colta sul campo dei tricolori uscenti: che sia un ideale passaggio di consegne?
«Sono certamente contento di come abbiamo giocato - è l'esordio di D'Antoni - Diversi giocatori hanno dato un grosso contributo, ma Bulleri alla fine è stato grande: non c'è tanta gente che ha il coraggio di tirare dopo un paio di errori consecutivi. E' questa la sua forza, avere un grossissimo cuore. Piuttosto, spero di recuperare Edney per garauno (piccolo stiramento dietro una coscia ndr), lui deve fare come Bulleri, un paio di giorni di riposo e via».
Se non si infortunava Tyus, magari Bulleri non sarebbe stato in campo...
«Già. Ma lui ha questo coraggio, è una cosa che si ha o non si ha, non si insegna».
Mike, tornando a Treviso, ti aspettavi subito una nuova finale scudetto?
«Uno ci spera sempre, ma bisogna anche avere un po' di buona sorte. Io alla Benetton ho trovato una buonissima squadra, e comunque eravamo tra le favorite, abbiamo anche noi grandi campioni. Come la Kinder, del resto, nei confronti della quale stiamo fisicamente un po' meglio».
Strane, quelle difficoltà contro la zona...
«In effetti, di solito non le abbiamo: capite, talvolta subentra un po' di paura. All'inizio abbiamo attaccato bene, poi abbiamo sbagliato canestri facili, con Pittis abbiamo un attaccante in meno, e la Virtus ne ha approfittato. Ma abbiamo sempre segnato 88 punti senza Edney per 15': sono soddisfatto».
Questa finale toglie un po' di pressione, dopo le voci sul tuo conto?
«Posso solo ripetere che non so nulla, ma ogni tanto mi fa piacere leggere le cose che non conosco...»
A proposito, chi preferisci tra Skipper ed Oregon?
«Bah, dico Oregon solo perché in quel caso avremmo il vantaggio del fattore campo. Ma solo per quello».
Messina ha l'aria di chi dice le ultime parole da coach della Virtus: «Complimenti alla Benetton, una grande serie. Anche noi abbiamo giocato bene, ma loro vanno in finale con merito, anche se ci sarebbe piaciuto portarli allo spareggio. Pazienza».
«Sono certamente contento di come abbiamo giocato - è l'esordio di D'Antoni - Diversi giocatori hanno dato un grosso contributo, ma Bulleri alla fine è stato grande: non c'è tanta gente che ha il coraggio di tirare dopo un paio di errori consecutivi. E' questa la sua forza, avere un grossissimo cuore. Piuttosto, spero di recuperare Edney per garauno (piccolo stiramento dietro una coscia ndr), lui deve fare come Bulleri, un paio di giorni di riposo e via».
Se non si infortunava Tyus, magari Bulleri non sarebbe stato in campo...
«Già. Ma lui ha questo coraggio, è una cosa che si ha o non si ha, non si insegna».
Mike, tornando a Treviso, ti aspettavi subito una nuova finale scudetto?
«Uno ci spera sempre, ma bisogna anche avere un po' di buona sorte. Io alla Benetton ho trovato una buonissima squadra, e comunque eravamo tra le favorite, abbiamo anche noi grandi campioni. Come la Kinder, del resto, nei confronti della quale stiamo fisicamente un po' meglio».
Strane, quelle difficoltà contro la zona...
«In effetti, di solito non le abbiamo: capite, talvolta subentra un po' di paura. All'inizio abbiamo attaccato bene, poi abbiamo sbagliato canestri facili, con Pittis abbiamo un attaccante in meno, e la Virtus ne ha approfittato. Ma abbiamo sempre segnato 88 punti senza Edney per 15': sono soddisfatto».
Questa finale toglie un po' di pressione, dopo le voci sul tuo conto?
«Posso solo ripetere che non so nulla, ma ogni tanto mi fa piacere leggere le cose che non conosco...»
A proposito, chi preferisci tra Skipper ed Oregon?
«Bah, dico Oregon solo perché in quel caso avremmo il vantaggio del fattore campo. Ma solo per quello».
Messina ha l'aria di chi dice le ultime parole da coach della Virtus: «Complimenti alla Benetton, una grande serie. Anche noi abbiamo giocato bene, ma loro vanno in finale con merito, anche se ci sarebbe piaciuto portarli allo spareggio. Pazienza».