CANTU' — Boniciolli, giustamente, alla fine vede il bicchiere mezzo pieno: «Chiunque farebbe salti di gioia potendo giocare la bella di una semifinale scudetto in casa. Noi la giochiamo perchè l'abbiamo meritato con il primo posto in stagione regolare. Quindi niente ansia e niente angoscia perchè sappiamo cosa hanno portato in passato. Solo voglia di spremere fino all'ultima goccia di sudore per arrivare al traguardo». Della partita persa in un Pianella esaltato dal vecchio eroe Antonello, Boniciolli ricorda le cose migliori: «Io ho visto una squadra che si è impegnata a trovare buoni tiri. Li ha trovati direi quasi sempre ma, specialmente nel secondo quarto, non li ha mai centrati (e alla fine anche le cifre segnalano un modesto 45 per cento totale e un orrendo 30 per cento, 8/27, da tre punti). Un paio di palle perse banalmente sono poi la fotografia di un match che Cantù ha vissuto come fosse un bel sogno e forse questo dovevamo evitare che potesse succedere. Ma voglio sottolineare il fatto che abbiamo perso contro una squadra che ha giocato alla grande e che merita di essere arrivata alla bella. Davvero. Complimenti sinceri a Cantù.
Adesso torniamo a Bologna e, lo ripeto, chiunque farebbe la firma per trovarsi al nostro posto. Torniamo al PalaDozza avendo anche la certezza di aver giocato le precedenti due sfide casalinghe su ottimi livelli e questo dovrà darci ulteriore forza. Dall'altra parte Sacripanti fa chiaramente capire che se Cantù ha ancora qualche carta se le giocherà tutte domani. «Alla fine _ dice _ mi sono arrabbiato con il pubblico. Capisco la felicità per una vittoria prestigiosa ma non vorrei che il troppo entusiasmo possa farci vedere uno scenario virtuale. Per adesso non abbiamo vinto nulla vedremo dopo la quinta se sarà il caso di scatenare la festa».
Gianni Cristofori
Adesso torniamo a Bologna e, lo ripeto, chiunque farebbe la firma per trovarsi al nostro posto. Torniamo al PalaDozza avendo anche la certezza di aver giocato le precedenti due sfide casalinghe su ottimi livelli e questo dovrà darci ulteriore forza. Dall'altra parte Sacripanti fa chiaramente capire che se Cantù ha ancora qualche carta se le giocherà tutte domani. «Alla fine _ dice _ mi sono arrabbiato con il pubblico. Capisco la felicità per una vittoria prestigiosa ma non vorrei che il troppo entusiasmo possa farci vedere uno scenario virtuale. Per adesso non abbiamo vinto nulla vedremo dopo la quinta se sarà il caso di scatenare la festa».
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino