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Cantù contro Fortitudo e fattore campo

L'Oregon si gioca al PalaDozza l'accesso alla finale nella gara-5. Napoli promossa in A-1

MILANO - "Non festeggiamo né parliamo di miracoli. Dobbiamo restare umili e concentrati. Si riparte da 0-0, abbiamo quaranta minuti in cui conta spendere ogni energia". Stefano Sacripanti ci crede e non vuole sentire parlare di Cantù appagata dopo una stagione straordinaria. Giovedì sera al PalaDozza in gara-5 della semifinale cercherà di sovvertire il pronostico che vede la Fortitudo favorita e portare la sua Oregon a sfidare Treviso in un'inedita finale scudetto.E' però opinione diffusa che la Skipper non si farà scappare la sua sesta finale negli ultimi sette anni. Il pronostico pende a favore della Fortitudo non solo per il talento complessivamente superiore della squadra di Boniciolli, ma anche per il peso determinante che ha avuto in questa serie il fattore campo. Nelle due partite giocate in casa la Skipper ha vinto di 19 e di 20, mentre l'Oregon ha fatto sue le partite del Pianella di 11 e di 5.Difficile, dunque, che Cantù riesca nell'impresa di espugnare il PalaDozza, anche se l'unica sconfitta patita in casa dalla Fortitudo in stagione è stata proprio contro Cantù. Il fattore campo non è comunque l'unica chiave di una serie che ha visto delle costanti ben precise nelle varie gare disputate finora. La più importante è stata quella data dal gioco sotto canestro. Quando la Fortitudo è riuscita a dominare a rimbalzo e a servire i suoi lunghi ha vinto la partita. In gara-1 la Skipper ha preso 42 rimbalzi contro i 28 di Cantù, in gara-3 il divario è stato di 46 contro 28. Nelle due sfide perse al Pianella la lotta a rimbalzo è finita 30-30 in gara-2 e 35-28 per Cantù in gara-4. Un'altra costante è la prestazione di Gianluca Basile, il tiratore più pericoloso dei bolognesi: ottimo nelle due partite vinte dai bolognesi (10 e 24 di valutazione), nullo nelle altre due (2 e 4). Il destino di Cantù è legato alla prestazione di Sam Hines, che sta soffrendo terribilmente la marcatura del ben più fisico Milic. L'ala dell'Oregon ha comunque segnato 30 punti complessivi nelle due partite vinte da Cantù (18 e 20 di valutazione) e solo 10 (-2 e 2 di valutazione) in quelle perse. L'altro fattore importante per Cantù è dato dalla panchina, che con Hoover, Riva e Damiao ha dato alla squadra 44 punti nelle due sfide vinte e 29 in quelle perse. Questi sono i numeri della sfida. E ora la parola al campo, che spesso si diverte a smentirli.
Paolo Avanti
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