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Marines, ordini dal Capitano

Marzorati. "La finale per Cantù è possibile, la Skipper non è irresistibile"

CANTU' — «Il miracolo della finale è possibile. Basterà mantenere la stessa intensità e concentrazione di gara4. Se poi Mc Cullough sarà superlativo come l'altra sera e Riva avrà la stessa determinazione, per l'Oregon sarà tutto più facile. La Skipper non è irresistibile e soprattutto Cantù non ha nulla da perdere». Parola di Pierluigi Marzorati. L'ultimo capitano di Cantù a vincere lo scudetto, 21 anni fa, è fiducioso per la bella di stasera (alle 20,30, diretta RaiSportSat) a Bologna.
Martedì, dal parterre del vecchio «Pianella» di Cucciago, Marzorati ha visto Nembo Kid trascinare i biancoblù allo spareggio. Il «Pierlo» è entusiasta di questa truppa di «marines»: «Non era facile superare lo choc di una sconfitta di 20 punti in gara3. Ma Sacripanti ha saputo ricaricare la squadra. E i giocatori hanno sfoderato una reazione super. L'Oregon ha dimostrato di possedere un carattere straordinario. Adesso la Fortitudo è obbligata a vincere e i nervi possono giocare brutti scherzi. E sono sicuro che Cantù sarà pronta ad affondare il coltello».
«Lotteremo fino all'ultima goccia di energia per andare in finale». Il presidente Francesco Corrado non sta più nella pelle. «Per due volte ci davano per spacciati e per due volte siamo risorti. E ora eccoci alla bella. Una serie di semifinale da sogno. Speriamo di svegliarci in finale». Sull'incredibile vittoria in gara3, il patron rivela un retroscena: «La mattina ho parlato con i giocatori nello spogliatoio. Ho detto loro che non avevano nulla rimproverarsi. Ho ripetuto che non volevo vedere musi lunghi. Bisognava capire dove avevamo sbagliato e scendere in campo convinti di non essere inferiori alla Skipper. Mi hanno dato retta». Sul big match di stasera, Corrado ostenta sicurezza e serenità: «Andiamo a Bologna per vincere. Ma anche se non dovessimo riuscirci, sarà comunque stata una stagione fantastica. Se vincerà la Skipper vorrà dire che sarà stata capace di disputare una grandissima partita».
Coach Stefano Sacripanti ha messo a punto la strategia per gara5: «Tatticamente non ci sono novità. Le due squadre ormai si conoscono molto bene. Non abbiamo segreti. Né assi nella manica. Non abbiamo niente da perdere, mentre la Fortitudo è obbligata a vincere. E un eccesso di agonismo può essere dannoso per la Skipper. La tensione, l'ansia di vincere, la fretta di chiudere la partita possono avvantaggiarci sul piano psicologico. L'importante per noi è restare calmi, avere la pazienza di ribattere colpo su colpo. Restare attaccati alla Skipper, perché sono convinto che in un finale punto a punto i bolognesi potrebbero la lucidità. E noi dovremo essere spietati, approfittarne e piazzare i colpi del ko».
Paolo Marelli
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