Milano - Dunque Dino Meneghin, purtroppo, non ce l'ha fatta ad entrare, per il momento, nella Hall of Fame, insieme a Cesare Rubini, l'unico italiano già presente.
Il Comitato d'Onore, difatti, ha eletto, come extra-americano, Drazen Petrovic, il leggendario e sfortunato campionissimo croato, scomparso nove anni fa in un incidente stradale, già stella dei Portland Trail Blazers e, soprattutto, dei New Jersey Nets (con una media di 15,4 puntio a partita), oltre che pluri vincitore di Europei e Mondiali sia di Club che di Nazionale Yugoslava o Croata, più l'argento Olimpico nel '92.
Assieme a lui, nell'ambito degli statunitensi, sono stati eletti Magic Johnson e Larry Brown, più il coach di Arizona Lute Olson e l'allenatrice di North Carolina femminile Kay Yow. Da ultimo, l'elezione degli Harlem Globetrotters. Con questi ultimi inserimenti, nella Hall of Fame sono presenti 246 personaggi e 5 squadre.
I candidati, assieme alla mamma di Petrovic, sono stati presentati in un albergo di Los Angeles a poca distanza dallo Staples Center, dove Lakers e King giocavano Gara 1 di finale: era la prima volta che tale cerimonia veniva celebrata sulla costa del Pacifico. In settembre, poi, a Springfield avverrà l'effettiva cerimonia di ingresso alla Hall of Fame.
"Sono emozionato, è un gran momento per me e la mia famiglia," ha detto Magic. "Lo sarà ancora di più in settembre. Rappresentare la città di Los Angeles e l'organizzazione dei Lakers è il massimo ch'io potessi mai sperare. Già questo sarebbe una sufficiente ricompensa. Ogni giovcatore con cui ho giocato merita un pezzo di questo onore."
Johnson arrivò ai Lakers nel 1979, dopo aver vinto la NCAA con Michigan: oltre a consentire ai Lakers di dominare gli anni '80, era il direttore del famoso "showtime" ed, insieme a Larry Bird, consentì all'intera NBA di assurgere a livelli di popolarità senza precedenti. Oltre a tutto ciò, Johnson è stato uno dei membri del primo Dream Team, a Barcellona 1992. Probabilmente la più memorabile prestazione di Magic fu nel 1980, quando, assente Jabbar nella sesta partita di finale contro i 76ers a Philadelphia, giocò da centro segnando 42 punti e catturando 15 rimbalzi, oltre a 7 assist.
Dopo il suo ritiro, avvenuto come noto per positività al test per l'AIDS, Johnson, ora 42enne, ha intrapreso varie attività economiche, giocando anche in Europa (Svezia) per un po'. Attualmente collabora con i Lakers.
Il 61enne coach Larry Brown ha vinto più di 1200 partite nella sua carriera, comprese l'ABA ed il college. Ha vinto il titolo NCAA a Kansas nel 1988, e guidato i 76ers nelle Finali dello scorso anno, dopo essere stato eletto coach of the year per la prima volta nella sua carriera.
"Non avrei mai creduto potesse accadere, " ha dichiarato Brown. "Insiemme, poi, a Magic, i Globetrotters, gente come questa, poi, è assolutamente qualcosa di incredibile."
Il 67enne Lute Olson ha un record di 767-255 in 29 anni di coach di Division 1, di cui gli ultimi 18 ad Arizona. Per cinque volte alle Final Four, vincendo con i Wildcats nel 1997.
Fondati nel 1927, i Globetrotters hanno divertito milioni di spettatori nel mondo intero, autentici ambasciatori del loro Paese e del nostro sport, giocando più di 20.000 partite.
Infine, la 60enne Yow ha un record di 611-252 suddiviso fra Elon (1972-75) e North Carolina State (dal 1976 ad oggi).
Franco Casalini
Il Comitato d'Onore, difatti, ha eletto, come extra-americano, Drazen Petrovic, il leggendario e sfortunato campionissimo croato, scomparso nove anni fa in un incidente stradale, già stella dei Portland Trail Blazers e, soprattutto, dei New Jersey Nets (con una media di 15,4 puntio a partita), oltre che pluri vincitore di Europei e Mondiali sia di Club che di Nazionale Yugoslava o Croata, più l'argento Olimpico nel '92.
Assieme a lui, nell'ambito degli statunitensi, sono stati eletti Magic Johnson e Larry Brown, più il coach di Arizona Lute Olson e l'allenatrice di North Carolina femminile Kay Yow. Da ultimo, l'elezione degli Harlem Globetrotters. Con questi ultimi inserimenti, nella Hall of Fame sono presenti 246 personaggi e 5 squadre.
I candidati, assieme alla mamma di Petrovic, sono stati presentati in un albergo di Los Angeles a poca distanza dallo Staples Center, dove Lakers e King giocavano Gara 1 di finale: era la prima volta che tale cerimonia veniva celebrata sulla costa del Pacifico. In settembre, poi, a Springfield avverrà l'effettiva cerimonia di ingresso alla Hall of Fame.
"Sono emozionato, è un gran momento per me e la mia famiglia," ha detto Magic. "Lo sarà ancora di più in settembre. Rappresentare la città di Los Angeles e l'organizzazione dei Lakers è il massimo ch'io potessi mai sperare. Già questo sarebbe una sufficiente ricompensa. Ogni giovcatore con cui ho giocato merita un pezzo di questo onore."
Johnson arrivò ai Lakers nel 1979, dopo aver vinto la NCAA con Michigan: oltre a consentire ai Lakers di dominare gli anni '80, era il direttore del famoso "showtime" ed, insieme a Larry Bird, consentì all'intera NBA di assurgere a livelli di popolarità senza precedenti. Oltre a tutto ciò, Johnson è stato uno dei membri del primo Dream Team, a Barcellona 1992. Probabilmente la più memorabile prestazione di Magic fu nel 1980, quando, assente Jabbar nella sesta partita di finale contro i 76ers a Philadelphia, giocò da centro segnando 42 punti e catturando 15 rimbalzi, oltre a 7 assist.
Dopo il suo ritiro, avvenuto come noto per positività al test per l'AIDS, Johnson, ora 42enne, ha intrapreso varie attività economiche, giocando anche in Europa (Svezia) per un po'. Attualmente collabora con i Lakers.
Il 61enne coach Larry Brown ha vinto più di 1200 partite nella sua carriera, comprese l'ABA ed il college. Ha vinto il titolo NCAA a Kansas nel 1988, e guidato i 76ers nelle Finali dello scorso anno, dopo essere stato eletto coach of the year per la prima volta nella sua carriera.
"Non avrei mai creduto potesse accadere, " ha dichiarato Brown. "Insiemme, poi, a Magic, i Globetrotters, gente come questa, poi, è assolutamente qualcosa di incredibile."
Il 67enne Lute Olson ha un record di 767-255 in 29 anni di coach di Division 1, di cui gli ultimi 18 ad Arizona. Per cinque volte alle Final Four, vincendo con i Wildcats nel 1997.
Fondati nel 1927, i Globetrotters hanno divertito milioni di spettatori nel mondo intero, autentici ambasciatori del loro Paese e del nostro sport, giocando più di 20.000 partite.
Infine, la 60enne Yow ha un record di 611-252 suddiviso fra Elon (1972-75) e North Carolina State (dal 1976 ad oggi).
Franco Casalini