SOFFERTA, già detto. Soffertissima, mettendo la testa avanti solo a 1´30´´ dalla fine, contro una Cantù indomabile. La Skipper s´è presa così lo spareggione, eppure il timbro è stato quello di molte sue imprese dell´anno. Patire, rincorrere, non mollare: una per tutte, torna in mente quel sorpasso allo scadere su Treviso che diede il primato nella prima fase, oggi diventato il totem da difendere per arrivare al titolo. C´è spirito, in questa squadra, forse non c´è stato molto altro, vista ieri sera in una partita scabra e complicata, ma in quello spirito, ed anche nella forma fisica, c´è qualcosa che la Fortitudo è andata affinando in una stagione tutt´altro che scorrevole.
Sei finali scudetto negli ultimi 7 anni (e l´unica mancata, nel '99, per una stoppata alla sirena) sono un indubbio segnale d´eccellenza. Poi è vero che, avendone vinta una sola su 5, la Fortitudo ha fatto un raccolto magro. Ma se le 5 finali europee consecutive della Virtus (2 vinte, 3 perse) ne definiscono la vocazione continentale, le sei tricolori dell´Aquila indicano parimenti che, sul terreno nostrano, la sua continuità ai vertici è già un risultato, non un´opinione. Lo scudetto s´è dato, in questi sei anni, a 5 società diverse, concedendo il bis solo alla Virtus. Non tutte sono rimaste in alto. Milano è sull´orlo del tracollo, Varese ha ballato una sola estate, solo Treviso, fuori da queste mura, appare con regolarità all´ultimo atto: 7 finali scudetto in 10 anni (2 vinte, 4 perse). Della Virtus si sa e gli enigmi s´allargheranno: buttando fuori ieri sera il Barcellona 3-1, il Tau farà la finale spagnola col Malaga e intanto ha regalato un altro 'cliente´ a Messina, non gli bastasse la Benetton.
Da oggi, giocandosi già domani, si penetra nella sfida finale. Treviso ha più squadra, Bologna il fattore campo e quel che ieri sera le ha fatto sconfiggere la disperazione, ancor prima dell´Oregon. Degnissima, per chiudere. Doveva schiattare mesi fa, invece è caduta in piedi, e avrà mille rimpianti.
(w.f.)
Sei finali scudetto negli ultimi 7 anni (e l´unica mancata, nel '99, per una stoppata alla sirena) sono un indubbio segnale d´eccellenza. Poi è vero che, avendone vinta una sola su 5, la Fortitudo ha fatto un raccolto magro. Ma se le 5 finali europee consecutive della Virtus (2 vinte, 3 perse) ne definiscono la vocazione continentale, le sei tricolori dell´Aquila indicano parimenti che, sul terreno nostrano, la sua continuità ai vertici è già un risultato, non un´opinione. Lo scudetto s´è dato, in questi sei anni, a 5 società diverse, concedendo il bis solo alla Virtus. Non tutte sono rimaste in alto. Milano è sull´orlo del tracollo, Varese ha ballato una sola estate, solo Treviso, fuori da queste mura, appare con regolarità all´ultimo atto: 7 finali scudetto in 10 anni (2 vinte, 4 perse). Della Virtus si sa e gli enigmi s´allargheranno: buttando fuori ieri sera il Barcellona 3-1, il Tau farà la finale spagnola col Malaga e intanto ha regalato un altro 'cliente´ a Messina, non gli bastasse la Benetton.
Da oggi, giocandosi già domani, si penetra nella sfida finale. Treviso ha più squadra, Bologna il fattore campo e quel che ieri sera le ha fatto sconfiggere la disperazione, ancor prima dell´Oregon. Degnissima, per chiudere. Doveva schiattare mesi fa, invece è caduta in piedi, e avrà mille rimpianti.
(w.f.)
Fonte: La Repubblica