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Recalcati aspetta Barlera e Brkic

Il coach della nazionale un pò amareggiato per la sconfitta con la Lettonia

Un po' amareggiato per la sconfitta («Beh, ci piaceva l'idea di vincerne cinque consecutive, ci tenevamo»), coumunque pragmatico («Siamo stati noi dei pollastri a non saperci adattare alle diverse situazioni e a non farci sorprendere dalle loro sette realizzazioni consecutive. In definitiva questo tipo di partite servono proprio per crescere») Carlo Recalcati, CT della Nazionale di basket , il giorno dopo la sconfitta con la Lettonia al Torneo Giannati di Sondrio e alla fine del primo dei tre raduni previsti per questa estate, fa il punto della situazione: «A parte qualche contrattempo di natura fisica, tutti sono stati molto disponibili e abbiamo lavorato bene insieme».
« Devo riconoscere che alcuni dei ragazzi hanno stretto i denti nonostante qualche acciacco: quando si sono fermati, è stato proprio perché non ce la facevano più. Marco Rossetti, ad esempio, che contro la Lettonia non ha giocato, è uno di questi». Domenica la Nazionale si raduna nuovamente ad Alassio. In programma, fino al 21 giugno due tornei, ad Atene (14-16 giugno) ed Alassio (19-21 giugno). Recalcati ha intenzione di convocare buona parte dei giocatori presenti a Sondrio, ma anche di allargare la rosa dei giocatori da valutare: «Le valutazioni, però non le rendiamo pubbliche. E' come se facessero parte della nostra privacy».
« Voglio dire che noi esaminiamo i ragazzi non solo da un punto di vista tecnico, ma anche fisico. I risultati dei nostri test li comunichiamo solo ai ragazzi, affinché possano lavorare anche quando non sono con noi. Voglio sottolineare che se ad Alassio, qualcuno non sarà convocato, sicuramente non sarà perché non l'ha meritato. Le valutazioni sono molto più ampie. Ad esempio Joel Zacchetti, dopo la distorsione, preferisco che recuperi pienamente. E se non convocherò Luca Garri, per fare un altro esempio, è perché Samuele Podesta ha superato i propri problemi fisici e non perché Luca non meriti la convocazione. In ogni caso questo raduno -ha continuato Recalcati- ha evidenziato chi è abituato a giocare e chi no: Garri è il più giovane, ma entra e prende iniziativa perché a Livorno è abituato a farlo. Stesso discorso per Andrea Michelori o Walter Santarossa. Di Rossetti, devo dire il contrario, si vede che non è abituato a stare per molti minuti in campo. Questi raduni ci servono appunto per conoscerci: ne esco con le idee più chiare sulle possibilità dei giocatori. Ad esempio, Pecile l'avevo conosciuto da avversario, quindi da lontano. Ha giocato in crescendo queste partite e devo dire che la vittoria con la Lettonia avrebbe esaltato maggiormente la sua prestazione (24 punti, e 100% al tiro con 1/1 da due, 6/6 da tre e 4/4 ai tiri liberi, ndr). Ma la chance di conoscerci, naturalmente, vale un po' per tutti i giocatori presenti al raduno»
L'esito dei playoff determinerà le convocazioni: «Beh, dalla Kinder mi aspetto la disponibilità di Barlera e di Brkic , ma poi vedremo come collocarli nei 16, nel rispetto di una equa presenza tra i ruoli».
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