LIVORNO. Definita anche l'ultima squadra che l'anno prossimo farà parte del grande circo della serie A. É la Di Nola Napoli, che in gara cinque di finale playoff di LegAdue ha regalato un'altra beffa alla Bipop, espugnando il PalaBigi di Reggio Emilia proprio come fece un anno fa la Mabo di Miles Simon e Ken Barlow. A trascinare i partenopei al blitz un grande Jones, ma anche l'ex livornese John Turner, autore di 12 punti, mentre l'altro ex amaranto, Cittadini, stavolta ha dovuto masticare amaro nonostante i 13 centri.
Quella dell'anno prossimo insomma sarà una A1 un pò più meridionale, visto che alle trasferte a Reggio Calabria ed Avellino si aggiungerà quella di Napoli. Adesso resta da capire se Verona farà parte della carovana oppure no. É l'ultimo enigma prima di disegnare la cartina definitiva dell'A1 2002-2003. Se la Scaligera alla fine riuscirà ad iscriversi, il numero delle squadre resterebbe a 19 e scatterebbe probabilmente il ripescaggio di Imola, altrimenti comincerà automaticamente la riduzione a 18 squadre, in attesa della discesa a 16 prevista tra due stagioni. Comunque sia, non dovrebbero esserci modifiche in vista per quanto riguarda le retrocessioni in LegAdue che resteranno una come quest'anno.
Livorno lotterà di nuovo per la salvezza o punterà a traguardi più ambiziosi? É presto per dirlo. In questi giorni in casa Mabo si lavora in palestra, con un gruppo estremamente ridotto (l'unico giocatore del roster della prima squadra è Sambugaro), ma soprattutto si lavora alle scrivanie. La prossima settimana i soci si ritroveranno per tirare le somme degli incontri avuti a livello cittadino, con istituzioni, enti, banche e imprenditori. Fino ad allora ogni movimento di mercato resterà bloccato. La regola, illustrata più volte dal giemme Faraoni, è chiara: «Prima di muoverci dovremo sapere su quale budget potremo contare».
Nasce spontanea una domanda: quanto Livorno ha deciso di stringersi intorno al basket e alla sua squadra di serie A? I contatti, a quanto pare, sono stati numerosi ed intensi. Il momento di raccogliere i «sì» definitivi tuttavia è questo. La speranza è che un sostegno da parte della città, arrivi e sia sostanzioso. Un modo per aiutare il basket amaranto è anche quello di staccare la tessera Vip, un contributo al basket amaranto che ai molti liberi professionisti tifosi di questa squadra non dovrebbe pesare troppo.
Di certo si sa che l'intenzione del consiglio della società è quella di fare una squadra più competitiva di quella che quest'anno ha centrato la salvezza. L'obiettivo insomma sarebbe firmare l'ingresso nei playoff e poi capire che cosa potrà accadere. Vedremo se ci saranno le risorse e quale squadra realmente potrà essere allestita.
«Noi intanto teniamo le antenne puntate sul mercato americano - dice ancora Faraoni - abbiamo già individuato diversi giocatori interessanti». Il tassello straniero da cui partire dovrebbe essere Rodney Elliott. E poi la ricerca si sposterebbe immediatamente sul pivot vero che quest'anno è mancato fino all'arrivo di Slater (che sarà difficile riportare in Italia), e su una guardia con tanti punti nelle mani. Un tentativo sicuramente verrà fatto anche con Simon, che prima però vorrà provare la carta Nba.
Giulio Corsi
Quella dell'anno prossimo insomma sarà una A1 un pò più meridionale, visto che alle trasferte a Reggio Calabria ed Avellino si aggiungerà quella di Napoli. Adesso resta da capire se Verona farà parte della carovana oppure no. É l'ultimo enigma prima di disegnare la cartina definitiva dell'A1 2002-2003. Se la Scaligera alla fine riuscirà ad iscriversi, il numero delle squadre resterebbe a 19 e scatterebbe probabilmente il ripescaggio di Imola, altrimenti comincerà automaticamente la riduzione a 18 squadre, in attesa della discesa a 16 prevista tra due stagioni. Comunque sia, non dovrebbero esserci modifiche in vista per quanto riguarda le retrocessioni in LegAdue che resteranno una come quest'anno.
Livorno lotterà di nuovo per la salvezza o punterà a traguardi più ambiziosi? É presto per dirlo. In questi giorni in casa Mabo si lavora in palestra, con un gruppo estremamente ridotto (l'unico giocatore del roster della prima squadra è Sambugaro), ma soprattutto si lavora alle scrivanie. La prossima settimana i soci si ritroveranno per tirare le somme degli incontri avuti a livello cittadino, con istituzioni, enti, banche e imprenditori. Fino ad allora ogni movimento di mercato resterà bloccato. La regola, illustrata più volte dal giemme Faraoni, è chiara: «Prima di muoverci dovremo sapere su quale budget potremo contare».
Nasce spontanea una domanda: quanto Livorno ha deciso di stringersi intorno al basket e alla sua squadra di serie A? I contatti, a quanto pare, sono stati numerosi ed intensi. Il momento di raccogliere i «sì» definitivi tuttavia è questo. La speranza è che un sostegno da parte della città, arrivi e sia sostanzioso. Un modo per aiutare il basket amaranto è anche quello di staccare la tessera Vip, un contributo al basket amaranto che ai molti liberi professionisti tifosi di questa squadra non dovrebbe pesare troppo.
Di certo si sa che l'intenzione del consiglio della società è quella di fare una squadra più competitiva di quella che quest'anno ha centrato la salvezza. L'obiettivo insomma sarebbe firmare l'ingresso nei playoff e poi capire che cosa potrà accadere. Vedremo se ci saranno le risorse e quale squadra realmente potrà essere allestita.
«Noi intanto teniamo le antenne puntate sul mercato americano - dice ancora Faraoni - abbiamo già individuato diversi giocatori interessanti». Il tassello straniero da cui partire dovrebbe essere Rodney Elliott. E poi la ricerca si sposterebbe immediatamente sul pivot vero che quest'anno è mancato fino all'arrivo di Slater (che sarà difficile riportare in Italia), e su una guardia con tanti punti nelle mani. Un tentativo sicuramente verrà fatto anche con Simon, che prima però vorrà provare la carta Nba.
Giulio Corsi