Le guerre stellari non sono finite. Abbattuta l'astronave bianconera, per raggiungere la galassia tricolore, la deve fare altrettanto con quella biancoblù. E la prima battaglia comincia nel tardo pomeriggio all'interno della «bombonera» di piazza Azzarita, dove oggi ci sarà il solito casino pazzesco: non facile il compito dei pur collaudati La Monica e Mattioli, gli stessi di garaquattro a Casalecchio. Settima finale scudetto per la Benetton, sesta per la Skipper, e si comincia senza un grande personaggio come Edney, sempre bloccato da uno stiramento non ancora completamente guarito. Assenza pesante, il moretto è il propulsore principale, una turbina che fisicamente sarà rimpiazzata dal rientrante Mario Stojic.
E poi, in effetti, dal duo «Bull & Bell». «Bell lo conosciamo, Bulleri sappiamo come sta giocando: certo che sarebbe stato meglio avere Tyus ma non posso mica strapparmi i capelli, anche perché non dipende da me, io non ci posso fare niente», sorride Mike D'Antoni la cui serenità dovrà essere presa ad esempio dai suoi giocatori, contro un avversario più «operaio» della Kinder e che nella sua semifinale ha sofferto ben di più di Treviso. «Spero che contro di noi soffrano meno, nel senso che li stacchiamo subito... - ironizza il coach - ma poi non sono stati battuti in Coppa Italia ed eliminati dalle Final Four? Mi pare che anche loro sappiano perdere... Resta una buona squadra, la Fortitudo, ma non ha vinto molto come la Kinder, e ciò vale pure per noi. Quindi tutti e due dobbiamo dimostrare di poter vincere lo scudetto e partiamo alla pari: Bologna ha dalla sua il fattore campo, noi sappiamo di avere i mezzi per vincere anche lì». Già: dopo averlo fatto in Coppa, la Benetton ci stava riuscendo anche in campionato, e se Facchini non fischiava quel fallo a Bell a metà campo oggi si sarebbe giocato al Palaverde. A parziale consolazione, c'è l'impressione che, come somma di valori individuali, Treviso sia superiore, e non di poco, alla Skipper.
«Sì, ma non si può mai dire, ogni sfida non è mai uguale alle altre. Importante sarà anche mantenere i nervi saldi, con la massima lucidità e concentrazione». Contro Cantù la Skipper ha vinto senza arrivare a 70 punti: a maggior ragione cercherà di tenere il ritmo basso anche stavolta.
«Concordo, saremo noi a dover fare il nostro basket: quest'anno li abbiamo battuti tre volte su quattro e mi sembra che i punteggi siano sempre stati piuttosto alti». Contro di voi di solito Fucka fa sempre delle grandi gare. «Lui è forte, non c'è dubbio, Basile sta giocando bene, e dovremo fare un buon lavoro anche sugli altri, vedi Meneghin, Marcelic eccetera». Senza Edney vi mancherà un po' di velocità ed imprevidibilità. «Questo senz'altro, ma è una mancanza che può essere colmata da diversi giocatori. Stojic naturalmente ha un altro ruolo, ma, se ci sarà bisogno, non esiterò ad utilizzarlo». Bell e Garbajosa, i peggiori a Casalecchio, sono attesi ad un pronto riscatto. «Beh, stiamo parlando di una gara, e comunque Charlie infilò una bomba fondamentale, mentre Garba prese il rimbalzo decisivo». Pronti per la bolgia? «Pronti. Vedremo di non far esaltare troppo i loro tifosi». Come? «Stando sempre avanti noi...».
E poi, in effetti, dal duo «Bull & Bell». «Bell lo conosciamo, Bulleri sappiamo come sta giocando: certo che sarebbe stato meglio avere Tyus ma non posso mica strapparmi i capelli, anche perché non dipende da me, io non ci posso fare niente», sorride Mike D'Antoni la cui serenità dovrà essere presa ad esempio dai suoi giocatori, contro un avversario più «operaio» della Kinder e che nella sua semifinale ha sofferto ben di più di Treviso. «Spero che contro di noi soffrano meno, nel senso che li stacchiamo subito... - ironizza il coach - ma poi non sono stati battuti in Coppa Italia ed eliminati dalle Final Four? Mi pare che anche loro sappiano perdere... Resta una buona squadra, la Fortitudo, ma non ha vinto molto come la Kinder, e ciò vale pure per noi. Quindi tutti e due dobbiamo dimostrare di poter vincere lo scudetto e partiamo alla pari: Bologna ha dalla sua il fattore campo, noi sappiamo di avere i mezzi per vincere anche lì». Già: dopo averlo fatto in Coppa, la Benetton ci stava riuscendo anche in campionato, e se Facchini non fischiava quel fallo a Bell a metà campo oggi si sarebbe giocato al Palaverde. A parziale consolazione, c'è l'impressione che, come somma di valori individuali, Treviso sia superiore, e non di poco, alla Skipper.
«Sì, ma non si può mai dire, ogni sfida non è mai uguale alle altre. Importante sarà anche mantenere i nervi saldi, con la massima lucidità e concentrazione». Contro Cantù la Skipper ha vinto senza arrivare a 70 punti: a maggior ragione cercherà di tenere il ritmo basso anche stavolta.
«Concordo, saremo noi a dover fare il nostro basket: quest'anno li abbiamo battuti tre volte su quattro e mi sembra che i punteggi siano sempre stati piuttosto alti». Contro di voi di solito Fucka fa sempre delle grandi gare. «Lui è forte, non c'è dubbio, Basile sta giocando bene, e dovremo fare un buon lavoro anche sugli altri, vedi Meneghin, Marcelic eccetera». Senza Edney vi mancherà un po' di velocità ed imprevidibilità. «Questo senz'altro, ma è una mancanza che può essere colmata da diversi giocatori. Stojic naturalmente ha un altro ruolo, ma, se ci sarà bisogno, non esiterò ad utilizzarlo». Bell e Garbajosa, i peggiori a Casalecchio, sono attesi ad un pronto riscatto. «Beh, stiamo parlando di una gara, e comunque Charlie infilò una bomba fondamentale, mentre Garba prese il rimbalzo decisivo». Pronti per la bolgia? «Pronti. Vedremo di non far esaltare troppo i loro tifosi». Come? «Stando sempre avanti noi...».