SIENA — Venti, diciannove, diciotto. Questo non è il count down scandito dal cronometro dei 24 secondi, bensì il numero di squadre che potrebbero partecipare al prossimo campionato di serie A.
Per la verità il numero intermedio, diciannove, appare improbabile, anzi, impossibile dopo la figuretta rimediata dalla Lega nella scorsa estate. Quindi rimangono due possibilità, legate indissolubilmente alla vicenda di Verona.
La società scaligera sarebbe dovuta andare all'asta due giorni fa ma nessuno si è presentato e così l'asta è stata posticipata di cinque giorni. Ricapitolando: se Verona non troverà nessun acquirente, allora sarebbe immediatamente esclusa dal prossimo campionato che, considerata la promozione della Di Nola Napoli, conterebbe di diciotto squadre.
Altrimenti, se le voci di corridoio relative ad un gruppo di imprenditori locali, fossero confermate, si potrebbe profilare addirittura il ripescaggio di Imola per riportare in pari (a questo punto venti) il numero delle squadre di A. Problemi di non poco conto che evidenziano, però, la fragilità del movimento basket in questo momento storico.
Per quanto riguarda il mercato acquisizioni della Montepaschi, tutto è fermo. Qualche voce, semmai, sul fronte cessioni.
Per Brian Tolbert e Bulatovic il futuro potrebbe essere in Italia. Se per il secondo la destinazione è ancora top secret, per il primo, e non è un mistero, si sta muovendo Fabriano.
Anche se sulla panchina della società marchigiana non c'è più un suo estimatore, l'ex mensanino Maurizio Lasi, la dirigenza comunque continua a guardare con attenzione ed interesse al talento statunitense.
Intanto, da Reggio Emilia giunge notizia del «taglio» del coach Marcelletti, divorzio giunto nelle ore immediate alla sconfitta con Napoliche è costata la mancata promozione in A1.
Federico Cappelli
Per la verità il numero intermedio, diciannove, appare improbabile, anzi, impossibile dopo la figuretta rimediata dalla Lega nella scorsa estate. Quindi rimangono due possibilità, legate indissolubilmente alla vicenda di Verona.
La società scaligera sarebbe dovuta andare all'asta due giorni fa ma nessuno si è presentato e così l'asta è stata posticipata di cinque giorni. Ricapitolando: se Verona non troverà nessun acquirente, allora sarebbe immediatamente esclusa dal prossimo campionato che, considerata la promozione della Di Nola Napoli, conterebbe di diciotto squadre.
Altrimenti, se le voci di corridoio relative ad un gruppo di imprenditori locali, fossero confermate, si potrebbe profilare addirittura il ripescaggio di Imola per riportare in pari (a questo punto venti) il numero delle squadre di A. Problemi di non poco conto che evidenziano, però, la fragilità del movimento basket in questo momento storico.
Per quanto riguarda il mercato acquisizioni della Montepaschi, tutto è fermo. Qualche voce, semmai, sul fronte cessioni.
Per Brian Tolbert e Bulatovic il futuro potrebbe essere in Italia. Se per il secondo la destinazione è ancora top secret, per il primo, e non è un mistero, si sta muovendo Fabriano.
Anche se sulla panchina della società marchigiana non c'è più un suo estimatore, l'ex mensanino Maurizio Lasi, la dirigenza comunque continua a guardare con attenzione ed interesse al talento statunitense.
Intanto, da Reggio Emilia giunge notizia del «taglio» del coach Marcelletti, divorzio giunto nelle ore immediate alla sconfitta con Napoliche è costata la mancata promozione in A1.
Federico Cappelli