I Colori Uniti erano molto temuti e si temeva di perdere il servizio già in gara 1, il match di partenza che è spesso il più delicato per la pressione che comporta sulla squadra di casa. Grande è stata ugualmente la delusione alla sirena ed anche il coach Boniciolli l'ha subito manifestata in particolare verso i tanti tifosi. «Sono molto dispiaciuto per il nostro pubblico che si aspettava un inizio diverso. Non voglio portare una giustificazione ma una constatazione: non potevamo fare di più dopo la grande fatica fatta per venire a capo di Cantù solo due giorni fa. Sarebbe bastato giocare domenica per vedere una Skipper un po' diversa. La fatica fatta ci ha presentato un conto troppo salato e la Benetton è stata brava ad approfittarne».
Come giudica la squadra di D'Antoni ?
«Debbo fare i complimenti ai nostri avversari, perchè sono stati veramente molto bravi. Loro hanno sempre fatto canestro, mentre noi purtroppo collezionavamo molti errori e, come detto, diversi dei miei ragazzi non potevano dare più di così. Direi che un esempio della squadra trevigiana è stato Tsikitishvili, appena entrato ha fatto subito canestro ed una buona azione difensiva».
Ad un certo punto ha provato anche la zona, era previsto?
«Sì, perché avevamo notato che anche contro la Kinder in gara 4 avevano fatto fatica. Però ho dovuto tornare a cambiare perché i miei non gliela facevano, arrivavano sempre un secondo troppo tardi a chiudere». L'assenza di Edney doveva essere un grosso vantaggio per la Skipper, ma non è stato così.
«L'hanno sostituito bene due giocatori bravi e diversi fra loro come Bulleri e Bell. Il primo attraversa un garn momento e lo si è visto anche contro la Kinder, il secondo è stato impeccabile».
Nel finale ha tenuto in campo per moltio minuti il secondo quintetto. Per quale motivo?
«Avevo già visto che non saremmo risuciti a rovesciare il match ed allora ho pensato a risparmiare al massimo i miei titolari per la prossima partita. Martedì a Treviso giocheremo una gara sicuramente molto diversa. Avremo reuperato buona parte delle energie fisiche e mentali spese in queste ultime due gare. Ho piena fiducia di vedere i miei lottare fino in fondo».
Cosa le dà questa fiducia?
«Chiariamo subito che belli non lo siamo mai stati e non lo saremo mai, ma in passato abbiamo già dimostrato che sappiamo uscire da situazioni pesanti. E lo faremo ancora perché questa squadra non si basa tanto sul talento puro quanto sulla fatica, sul carattere, sull'intensità, sulla concentrazione e queste doti le abbiamo ancora e le useremo. Avremo un approccio diverso sotto tutti gli aspetti. Inoltre voglio sottolineare una cosa: quando sei sotto di 20 ed hai un pubblico che continua ad applaudirti non puoi arrenderti. Era una cosa che mi faceva venire i brividi e mi dava tanti stimoli a lottare ancora con tutte le mie forze».
Mario Becca
Come giudica la squadra di D'Antoni ?
«Debbo fare i complimenti ai nostri avversari, perchè sono stati veramente molto bravi. Loro hanno sempre fatto canestro, mentre noi purtroppo collezionavamo molti errori e, come detto, diversi dei miei ragazzi non potevano dare più di così. Direi che un esempio della squadra trevigiana è stato Tsikitishvili, appena entrato ha fatto subito canestro ed una buona azione difensiva».
Ad un certo punto ha provato anche la zona, era previsto?
«Sì, perché avevamo notato che anche contro la Kinder in gara 4 avevano fatto fatica. Però ho dovuto tornare a cambiare perché i miei non gliela facevano, arrivavano sempre un secondo troppo tardi a chiudere». L'assenza di Edney doveva essere un grosso vantaggio per la Skipper, ma non è stato così.
«L'hanno sostituito bene due giocatori bravi e diversi fra loro come Bulleri e Bell. Il primo attraversa un garn momento e lo si è visto anche contro la Kinder, il secondo è stato impeccabile».
Nel finale ha tenuto in campo per moltio minuti il secondo quintetto. Per quale motivo?
«Avevo già visto che non saremmo risuciti a rovesciare il match ed allora ho pensato a risparmiare al massimo i miei titolari per la prossima partita. Martedì a Treviso giocheremo una gara sicuramente molto diversa. Avremo reuperato buona parte delle energie fisiche e mentali spese in queste ultime due gare. Ho piena fiducia di vedere i miei lottare fino in fondo».
Cosa le dà questa fiducia?
«Chiariamo subito che belli non lo siamo mai stati e non lo saremo mai, ma in passato abbiamo già dimostrato che sappiamo uscire da situazioni pesanti. E lo faremo ancora perché questa squadra non si basa tanto sul talento puro quanto sulla fatica, sul carattere, sull'intensità, sulla concentrazione e queste doti le abbiamo ancora e le useremo. Avremo un approccio diverso sotto tutti gli aspetti. Inoltre voglio sottolineare una cosa: quando sei sotto di 20 ed hai un pubblico che continua ad applaudirti non puoi arrenderti. Era una cosa che mi faceva venire i brividi e mi dava tanti stimoli a lottare ancora con tutte le mie forze».
Mario Becca
Fonte: Il Resto del Carlino