FABRIANO — E se il prossimo fosse un Fabriano basket molto più «europeizzato» e meno caratterizzato dagli americani di colore? Solo una supposizione, al più un'ipotesi di lavoro, visto che la dirigenza non ha ancora preso le decisioni maggiormente importanti e quindi prioritarie inerenti giemme e tecnico, ma qualcosa in pentola comincia a bollire.
Vento dell'Est. Anche se a livello informale e quindi di semplici contatti, la società sta dando uno sguardo alle «offerte» provenienti dell'Europa orientale. Russia, ex paesi della stessa nazione, Jugoslavia, Croazia, Slovenia e quant'altro di simile sono già nel mirino. Un mercato fin qui inesplorato da parte dei biancoblù che nella loro storia hanno «pescato» Vetra dalla Lettonia (ma era già affermato, vantando alle spalle due stagioni perfino nella Nba…) e praticamente null'altro. Ora, forse, è giunto il momento di saperne di più, così tra i «sondaggi» portati avanti dalla dirigenza sono cominciati anche quelli inerenti una realtà tutta da scoprire e, chissà, capace di fornire gradite sorprese nel rapporto qualità-prezzo.
Coppia vincente. Ma anche se potrebbe farsi largo l'idea di «indirizzarsi» verso il continente piuttosto che oltreoceano, su due nomi la società sembra ugualmente intenzionata a insistere. I nomi sono i soliti, ovvero quelli delle «bandiere» Rodney Monroe e Chandler Thompson. A loro (anche se poi bisognerà vedere cosa ne penserà il nuovo coach…) da queste parti non vogliono proprio rinunciare per accontentare le richieste di una platea fortemente legata ai simboli delle ultime stagioni. Dunque, l'intenzione è di «trattare» l'eventuale conferma dei due, confidando che Monroe risolva le questioni extra-cestistiche e se la senta di tornare in Italia e che entrambi dicano «no, grazie» alle offerte quasi certamente provenienti da mezza Europa.
Doppia incognita. Tanti possibili scenari tecnici, insomma, ma nessuna certezza. Non foss'altro perché le prime mosse sulla scacchiera del nuovo team — come il «canovaccio» di ogni dirigenza sportiva impone — dovranno essere compiute in altre direzioni. Scontato il riferimento, inanzitutto, al general manager, verso la cui scelta non si è ancora sciolto il dubbio legato alla conferma della soluzione locale con la permanenza di Pierpaolo Perulli nello stesso ruolo della scorsa stagione o la possibilità di «indirizzarsi» verso una nuova figura «esterna». Una volta dipanata la matassa delle scrivanie si passerà (finalmente) ad affrontare il capitolo allenatore, per il quale le incognite allo stato attuale sono ancor più nette. Nel senso che i nomi circolano con insistenza e riguardano le piste marchigiane con in prima fila la possibile promozione di Luca Ciaboco a head coach e il ritorno di Roberto Carmenati a guidare la formazione della sua città. Ultimamente, però, radio piazza ha cominciato a «sfornare» altre possibilità, legate a Luca Dalmonte che ha appena «divorziato» da Avellino e al giovane tecnico prima di Roseto (in serie B), poi di Ferrara, Trullo. Anche di questo si parlerà a metà settimana quando il Cda tornerà a riunirsi forse per prendere le prime decisioni che contano.
Alessandro Di Marco
Vento dell'Est. Anche se a livello informale e quindi di semplici contatti, la società sta dando uno sguardo alle «offerte» provenienti dell'Europa orientale. Russia, ex paesi della stessa nazione, Jugoslavia, Croazia, Slovenia e quant'altro di simile sono già nel mirino. Un mercato fin qui inesplorato da parte dei biancoblù che nella loro storia hanno «pescato» Vetra dalla Lettonia (ma era già affermato, vantando alle spalle due stagioni perfino nella Nba…) e praticamente null'altro. Ora, forse, è giunto il momento di saperne di più, così tra i «sondaggi» portati avanti dalla dirigenza sono cominciati anche quelli inerenti una realtà tutta da scoprire e, chissà, capace di fornire gradite sorprese nel rapporto qualità-prezzo.
Coppia vincente. Ma anche se potrebbe farsi largo l'idea di «indirizzarsi» verso il continente piuttosto che oltreoceano, su due nomi la società sembra ugualmente intenzionata a insistere. I nomi sono i soliti, ovvero quelli delle «bandiere» Rodney Monroe e Chandler Thompson. A loro (anche se poi bisognerà vedere cosa ne penserà il nuovo coach…) da queste parti non vogliono proprio rinunciare per accontentare le richieste di una platea fortemente legata ai simboli delle ultime stagioni. Dunque, l'intenzione è di «trattare» l'eventuale conferma dei due, confidando che Monroe risolva le questioni extra-cestistiche e se la senta di tornare in Italia e che entrambi dicano «no, grazie» alle offerte quasi certamente provenienti da mezza Europa.
Doppia incognita. Tanti possibili scenari tecnici, insomma, ma nessuna certezza. Non foss'altro perché le prime mosse sulla scacchiera del nuovo team — come il «canovaccio» di ogni dirigenza sportiva impone — dovranno essere compiute in altre direzioni. Scontato il riferimento, inanzitutto, al general manager, verso la cui scelta non si è ancora sciolto il dubbio legato alla conferma della soluzione locale con la permanenza di Pierpaolo Perulli nello stesso ruolo della scorsa stagione o la possibilità di «indirizzarsi» verso una nuova figura «esterna». Una volta dipanata la matassa delle scrivanie si passerà (finalmente) ad affrontare il capitolo allenatore, per il quale le incognite allo stato attuale sono ancor più nette. Nel senso che i nomi circolano con insistenza e riguardano le piste marchigiane con in prima fila la possibile promozione di Luca Ciaboco a head coach e il ritorno di Roberto Carmenati a guidare la formazione della sua città. Ultimamente, però, radio piazza ha cominciato a «sfornare» altre possibilità, legate a Luca Dalmonte che ha appena «divorziato» da Avellino e al giovane tecnico prima di Roseto (in serie B), poi di Ferrara, Trullo. Anche di questo si parlerà a metà settimana quando il Cda tornerà a riunirsi forse per prendere le prime decisioni che contano.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino